Domenica 29 giugno 1958 - Palermo, stadio Comunale - Palermo-Lazio 2-2
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29 giugno 1958 - Coppa Italia 1957/58 - IV turno - inizio ore 17,45
PALERMO: Danti (46' Forte), De Bellis, Sereni, Lodi, Piovanelli, Malavasi, Barbieri, Biagini, Sandri, Azzali, Checchi. All. Rigotti.
LAZIO: Cei, Lo Buono, Di Veroli, Carradori, Napoleoni, Castellazzi, Bizzarri, Burini, Tozzi, Fumagalli, Prini. All. Bernardini.
Arbitro: sig. Angelini di Firenze.
Marcatori: 12' Checchi, 14' Tozzi, 21' Malavasi, 36' Burini.
Note: giornata di sole, senza vento; calci d'angolo 10-2 in favore della Lazio.
Spettatori: 7.000 circa, numero irrisorio per una partita di cartello.
Il Corriere dello Stadio dedica la prima pagina al Brasile vincitore della Rimet in Svezia, ma all'interno Giuseppe Geraci scrive: Doppia rimonta laziale contro un battagliero Palermo.
Il risultato non fa una grinza, Palermo e Lazio si sono equivalse, l’undici siciliano è apparso battagliero ed animoso; grintoso, forse un po’ classicheggiante, forse un po’ meno volonteroso, ma sempre sbarazzino e spigliato quello ospite. Due reti hanno segnato i rosa ed altrettante gli uomini di Bernardini, i conti alla fine tornano, in verità non s’è trattato di un incontro trascendentale, la Coppa Italia non è il campionato e l’estate non è la stagione che più si addice al football. Ma se Palermo e Lazio non hanno entusiasmato non hanno nemmeno deluso; infatti niente di eccezionale, ma un pizzico d’impegno ed alcune cose buone si sono viste. La Lazio non si è scaldata troppo, si è limitata semplicemente a contrastare energicamente l’iniziativa del Palermo, quando s’è trattato di reagire e di passare al contrattacco però l’ha saputo fare con lodevole risultato. Il reparto migliore è risultato quello difensivo dove è emerso il giovane e coraggioso Cei, autore di applauditissimi e coraggiosi interventi, molto bene i due terzini ed il centromediano Napoleoni. In attacco il più intraprendete è risultato Fumagalli. Tozzi, dopo un inizio in sordina, ha avuto momenti buoni soprattutto verso la fine del primo tempo pe poi ritornare nella mediocrità. Molto efficaci le due ali e Burini il solito gran lavoratore.
Nel Palermo il migliore in assoluto è apparso Malavasi e la mediana il miglior reparto dei siciliani. Ma hanno disputato un buon incontro Sandri ed il neo acquisto Piovanelli, molto migliorato rispetto all’ultima prestazione, ed i due interni Azzali e Biagini; bene anche il laterale Lodi, l’esordiente Checchi ha segnato un bellissimo gol e si è distinto in due o tre buone occasioni, troppo poco per un giudizio definitivo. L’inizio dell’incontro non s’è rivelato un gran che: le squadre giocherellavano senza scaldarsi, soprattutto la Lazio che aveva tutto da guadagnare da una condotta remissiva, ma anche il Palermo sonnecchiava, ma all’avvento della prima rete di Checchi, la prima azione di rilievo Piovanelli impostava sulla destra, raccoglieva Sandri che andava in fuga, scartava un terzino e concludeva effettuando un magnifico cross in velocità e per il debuttante Checchi era un giochetto raccogliere e sparare prepotentemente a rete. Ma dopo appena due minuti risposta biancazzurra: traversone di Fumagalli dalla destra con Prini che, appostato al limite dell’area, raccoglieva di testa e liberava Tozzi al centro dell’area, gran tiro e rete. Le cose tornavano come prima con la Lazio accondiscendente ed il Palermo aggressivo, ma non troppo. Al 19’ si faceva notare Sandri con un bel tiro al volo che sfiorava la traversa e che il pubblico, ingiustamente, fischiava.
Cei si esibiva in tre o quattro interventi molto apprezzati, il frutto di questa intraprendenza palermitana era di Malavasi che infatti al 21’ raccoglieva il frutto dei suoi sforzi: sparava una bordata da circa trenta metri che s’infilava imparabilmente nell’angolo basso alla destra di Cei, ma al 2-1 la Lazio reagiva con una certa grinta, otteneva un qualcosa come cinque corner in suo favore, che però restavano infruttuosi, ma dopo un gran tiro di Tozzi che sfiorava il palo riotteneva la parità al 36’ più per demerito dei difensori rosa che per merito delle punte biancazzurre, nell’area di porta palermitana si creava un’inutile mischia e Burini s’incuneava tra gli incerti Piovanelli e Danti ed infilava la rete. Nient’altro da segnalare fino all’intervallo eccetto una bella sforbiciata di Sandri in area sventata prontamente da Cei. Il ritmo della ripresa è immutato, forse leggermente più sostenuto, ma senza niente d’eccezionale, la Lazio gioca con maggior vena, il Palermo ha sostituito il portiere e si mostra ancor più confusionario sotto porta; Fumagalli si fa notare con un bel colpo di testa a due passi da Forte, ma il portiere sventa con un prodigioso intervento; la Lazio ottiene altri due pericolosi calci d’angolo rimasti infruttuosi; Sandri viene caricato da Napoleoni, ma la conseguente punizione, al pari di un corner a favore del Palermo, non sortiscono alcun effetto; Malavasi in rovesciata manda un pallone di poco fuori e Sandri sbaglia banalmente un tiro dopo una bella azione in tandem con Checchi. La Lazio si accontenta più del Palermo del risultato che infatti si trascina immutato fino al termine.
Dal Corriere dello Sport del 30 giugno