Domenica 27 ottobre 1985 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Cagliari 3-1
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27 ottobre 1985 - 2253 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie B 1985/86 - VIII giornata
LAZIO: Malgioglio (87' Ielpo), Podavini, Calisti, Galbiati, Calcaterra, Magnocavallo, Poli, Vinazzani, Fiorini (71' G.Damiani), Caso, Garlini. A disp. Filisetti, Spinozzi, Dell'Anno. All. Simoni.
CAGLIARI: Sorrentino, Giancamilli, Davin, L.Bernardini, Chinellato, Vignoli (46' Branca), R.Bergamaschi, Pulga, Montesano, Occhipinti, G.De Rosa. A disp. Pappalardo, Venturi, Atzeri, Pani. All. Ulivieri.
Arbitro: Magni (Bergamo).
Marcatori: 4' Garlini, 13' Caso, 16' Garlini (rig), 59' Branca.
Note: giornata nuvolosa con pioggia, terreno leggermente scivoloso. Esordio in serie B per Mario Ielpo classe 1963.
Spettatori: :20.623 paganti per 224.011.000 lire di incasso più 9145 abbonati per una quota di £. 142.895.000.
La partita degli esordi. Quello di Mario Ielpo, portiere, romano, 22 anni: cui Simoni concede i tre minuti finali per la sua “prima” in serie B. E quello di Giuseppe Oscar Damiani, veterano di mille battaglie, ingaggiato il giorno prima nel mercato autunnale e subito spedito in campo “a tener palla” con la sua riconosciuta esperienza per ammansire le ultime velleità del Cagliari. Già, perché la Lazio la sua pratica l’ha assolta nei primi 16 minuti, seppellendo i sardi di Ulivieri sotto un irrecuperabile 3-0. Chi mena per primo mena due volte, si dice dalle nostre parti. E questo è accaduto: prima Caso è sgaiattolato a sinistra per offrire morbido a Garlini il solito smash di testa; poi Mimmo ha raddoppiato di giustezza, un pallonetto di ginocchio sull’uscita del portiere Sorrentino su invito di Poli; infine ancora Garlini (nel frattempo divenuto capocannoniere) con una rasoiata dal dischetto per il rigore concesso da Magni per l’atterramento ancora dello sgusciante Poli.
Come detto, la partita è finita qui. E non poteva andare altrimenti: i tifosi hanno dovuto sopportare il resto fatto di niente, se non delle velleità cagliaritane. Che comunque al 14’ della ripresa hanno prodotto il frutto: i rossoblù sono andati a segno con Branca e hanno se non altro creato qualche imbarazzo psicologico ai biancocelesti, graziati dall’impreciso De Rosa. Ci volevano insomma i due cambi raccontati all’inizio per vivacizzare lo spettacolo. Damiani è stato accolto con applausi (non dimentichiamo che fu lui a segnare il gol della vittoria del Napoli nel ’73, che di fatto tolse alla Lazio le speranze residue di spareggio-scudetto) e ha iniziato con un retropassaggio a Malgioglio: "Non volevo sbagliare il primo pallone", ha ammesso ridendo negli spogliatoi. Soddisfatto ma non euforico Simoni, sempre preoccupato dalle condizioni di Fiorini, decisamente cupo Chinaglia che vorrebbe ingaggiare il mediano Corti ma soprattutto mandare a giocare Torrisi, Vianello e Piscedda, che scalpitano e si agitano non trovando posto neanche in panchina. Servirebbe un po’ di ossigeno per le malmesse casse societarie. Ma intanto la Lazio è prima in classifica insieme all’Ascoli.