Domenica 26 ottobre 1969 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 2-1
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26 ottobre 1969 - 1616 - Campionato di Serie A 1969/70 - VII giornata
ROMA: Ginulfi, Bet, Spinosi, Salvori, Cappelli, Santarini, Cappellini, Landini, Peirò, Capello, Cordova. A disp. Evangelista, Scaratti. All. Helenio Herrera.
LAZIO: Di Vincenzo, Wilson, Facco, Cucchi, Soldo, Marchesi, Massa, Governato, Chinaglia, Ghio, Morrone. A disp. Sulfaro, Fortunato. All. Lorenzo.
Arbitro: Toselli (Cormons).
Marcatori: 64' Spinosi, 73' Landini, 90' Massa.
Note: cielo sereno, temperatura mite, terreno in ottime condizioni. Ammoniti Spinosi per gioco scorretto e Ghio per proteste. Calci d'angolo: 8-7 a favore della Roma.
Spettatori: 80.000 circa di cui 54.000 paganti. Incasso £.119.820.000 (record per lo stadio Olimpico).
Un derby così atteso non si vedeva a Roma da molti anni. Le due squadre, entrambe con 7 punti in classifica e reduci da due successi di grande prestigio, sanno che questa è l'occasione giusta per spiccare il volo e questo pensiero è anche nella testa dei loro tifosi. Olimpico gremito all'inverosimile con i laziali che occupano la curva Nord e una buona fetta della Tevere. A un'ora dall'inizio è talmente tanta la gente della curva laziale che centinaia di spettatori scavalcano le barriere e si accomodano in Monte Mario. Herrera e Lorenzo confermano gli undici vittoriosi del turno precedente. Partono bene i giallorossi e Landini entra di slancio in area venendo frenato da un'ottima uscita di Di Vincenzo. Risponde la Lazio ma i tiri di Cucchi e Morrone non sorprendono Ginulfi. Al 19', servito da Peirò, Spinosi spara una bordata che il portiere laziale devia sulla traversa con il pallone che ricade a terra senza superare la linea fatale. Dopo pochi istanti il giovane terzino dell'Under 21 ci riprova sfiorando stavolta la trasversale. La Roma dopo le due grandi occasioni sembra placarsi e la Lazio prende in mano le redini dell'incontro. Prima Massa e quindi Cucchi scaldano i guanti del portiere giallorosso che al 28' deve salvarsi su un tiro velenoso di Morrone. Vi è solo la Lazio in campo e la Roma è tutta raccolta indietro ad eccezione di Landini che con la sua velocità tenta qualche sortita in avanti. Alla ripresa del gioco sono ancora i biancocelesti a cercare la via del goal. Al 48' Cucchi si fa largo e tocca a sinistra per Chinaglia ignorando Ghio tutto solo al centro dell'area: "Long John" calcia alle stelle. Trascorrono due minuti e Ghio di testa sfiora il bersaglio. E' quindi il turno di Morrone che si libera bene e costringe Ginulfi ad una super parata. Al 64' ancora una ghiotta occasione è sprecata da Chinaglia che non corregge in rete un cross al bacio dell'onnipresente Cucchi. Troppi errori si pagano cari e la Lazio viene inesorabilmente punita. Al 64' Cappellini entra in area e serve Landini che calcia violento: il pallone centra il palo e finisce sui piedi del solitario Spinosi che non ha difficoltà a spedirlo in rete. Lazio che non ci sta e che potrebbe subito rimettere le cose a posto. Massa mette sui piedi di Chinaglia un pallone d'oro ma la girata del numero nove fallisce il bersaglio. Dopo un miracolo di Di Vincenzo con un'uscita spericolata sui piedi di Cappellini, la Roma perviene al raddoppio. Peirò è lesto a calciare una punizione e a trovare a pochi metri dalla porta la testa di Landini che trafigge l'incolpevole Di Vincenzo. Proprio allo scadere arriva il goal della bandiera. E' Massa con un gran colpo di testa a battere Ginulfi a seguito di una punizione calciata da Morrone. La Lazio perde così un derby dove per lunghi tratti ha mostrato il calcio migliore, soprattutto fino a quando i suoi senatori del centrocampo (Governato in primis) hanno retto fisicamente. Purtroppo troppe sono state le occasioni da goal gettate al vento contro una Roma protagonista anch'essa di un'ottima prova. Per i giallorossi la concretezza e la lucidità hanno fatto la differenza nell'esito della stracittadina.