Domenica 25 ottobre 2009 - Bari, stadio San Nicola - Bari-Lazio 2-0
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25 ottobre 2009 - 3.348 - Campionato di Serie A 2009/10 - IX giornata - inizio ore 15.00
BARI: Gillet, A.Masiello, Ranocchia, Bonucci, S.Masiello, Alvarez, Donati, Almiron (78' Koman), Allegretti (62' Gazzi), Barreto (68' Meggiorini), Kutuzov. A disposizione: Padelli, Stellini, Belmonte, Langella. Allenatore: Ventura.
LAZIO: Muslera, Diakite, Cribari (46' Cruz), Radu, Lichtsteiner, Brocchi (65' Dabo), Matuzalem, Kolarov, Mauri (46' Foggia), Zarate, Rocchi. A disposizione: Bizzarri, Perpetuini, Eliseu, Makinwa. Allenatore: Ballardini.
Arbitro: Sig. Peruzzo (Schio) - Guardalinee Sigg. La Rocca e Fittante - Quarto Uomo Sig. Tommasi.
Marcatori: 11' Barreto, 69' Meggiorini.
Note: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Espulso all'82' Dabo per una brutta entrata su Alvarez. Ammoniti Almiron, Ranocchia, Foggia, Alvarez, Diakite. Calci d'angolo: 3 - 6. Recuperi: 1' p.t., 5' s.t.
Spettatori: 20.000 circa con 7.521 paganti per un incasso di euro 150.428,00, abbonati 13.154 per una quota di euro 161.707,00.
La Gazzetta dello Sport titola: "E' un Bari d'alta quota. La Lazio non sa più vincere. I gol di Barreto nel primo tempo e Meggiorini nella ripresa stendono i biancocelesti, che non vincono in campionato da fine agosto. Biancorossi in zona Europa League".
Continua la "rosea": Un bel Bari batte 2-0 la Lazio con i gol di Barreto e Meggiorini e apre la crisi della Lazio, che non vince una partita in campionato dal 30 agosto, seconda giornata. In mezzo due sconfitte e quattro pareggi. Troppo poco per una squadra partita con ben altre ambizioni. Continuano a stupire invece i biancorossi di Ventura: la squadra gioca bene, diverte e ha buone individualità. I 14 punti ottenuti fin qui, che proiettano il Bari a ridosso della zona Europa League, non sono un caso. Contrariamente a quanto annunciato, nel Bari c'è Barreto in campo dall'inizio nonostante la febbre che l'ha colpito in settimana; al suo fianco c'è Kutuzov, mentre Meggiorini parte dalla panchina. Nella Lazio Ballardini conferma la difesa a tre, con Kolarov largo sulla sinistra che in fase di ripiego diventa un difensore aggiunto; in attacco tandem Rocchi-Zarate, supportati da Mauri. Il Bari parte decisamente meglio: Almiron e Donati prendono possesso del centrocampo sovrastando Brocchi e Matuzalem, Kutuzov fa un gran lavoro di raccordo fra la mediana e Barreto, il rapidissimo Alvarez imperversa sulla fascia destra. Da una giocata di Almiron, all'11', nasce il gol del vantaggio barese: il centrocampista argentino controlla a metà campo, alza lo sguardo, lancia Barreto bravissimo a scattare sul filo del fuorigioco; solo davanti a Muslera, il brasiliano non ha difficoltà a battere l'estremo difensore laziale.
Avanti di un gol, Ventura può giocare come meglio preferisce: difesa bloccata, spazi molto stretti a centrocampo e tutti pronti a lanciarsi in contropiede. Al 21' Almiron ci prova dalla lunga distanza, ma la palla è a lato; un minuto Barreto affonda in area, tocca indietro per Allegretti che dal limite calcia alto. E la Lazio ? Confusa, imprecisa, anche nei passaggi più semplici, si vede per la prima volta dalle parti di Gillet al 25', con un calcio di punizione di Zarate da posizione defilata bloccato facilmente dal portiere belga. L'occasione più ghiotta per gli ospiti arriva al 36' con un gran destro di Zarate da fuori area, Gillet vola sulla sinistra e con la punta delle dita devia in corner. L'attaccante argentino è il più vivo nella lazio, ma la squadra non lo imita. Nel finale di primo tempo il Bari è indemoniato: al 40' Allegretti manda alto un pallonetto, al 41' Muslera blocca a terra una conclusione centrale di Alvarez e al 45' Kutuzov apre per l'inserimento di Almiron che di prima intenzione calcia a lato. Alla Lazio serve una scossa. Ballardini prova a darla rivoluzionando la squadra in avvio di ripresa: dentro Cruz e Foggia, fuori Mauri e Cribari. Kolarov retrocede sulla fascia sinistra della difesa, Foggia si piazza al suo posto a centrocampo e Cruz va in avanti ad affiancare Rocchi e Zarate. Un 4-3-3 necessario ma rischioso.
Infatti la manovra laziale resta lenta, ma il Bari va a nozze in contropiede: al 4' una rapida ripartenza della squadra di Ventura, con azione tutta di prima, libera sulla destra Alvarez, che entra in area e calcia in diagonale centrando il palo interno. La Lazio non incide: Ballardini le prova tutte e manda in campo Dabo per Lichtsteiner. L'unico brivido per la porta del Bari arriva da Gillet, che al 21' rischia due dribbling in area prima di spazzare. Sul contropiede che ne consegue, Alvarez entra in area da destra, dribbla Kolarov che allunga una gamba, l'esterno dell'Honduras cade ma non sembra fallo. Cambia anche Ventura: fuori Barreto, che non ha i 90' nelle gambe, dentro Meggiorini: proprio il 24enne attaccante di scuola Inter, smarcato in area da Kutuzov, al 24' batte Muslera mettendo al sicuro la vittoria. Un fallaccio di Dabo su Alvarez al 37' provoca l'espulsione, sacrosanta, del francese. Con la Lazio in dieci, la partita finisce praticamente qui.
Il Messaggero riporta:
La banda Ventura umilia la Lazio di Ballardini con un 2-0 che non rende l'idea dello strapotere dei pugliesi in campo. Un gol per tempo degli attaccanti Barreto e Meggiorini per affermare un successo costruito con un mix di velocità (Alvarez a tratti è stato inafferrabile) e classe. I biancazzurri, privi dello squalificato Baronio e reduci dall'impegno europeo, non solo sono apparsi sotto tono sul piano atletico, ma hanno pagato la sufficienza con cui sono scesi in campo: difesa imballata, centrocampo sempre in inferiorità numerica, pochi rifornimenti per le punte e praticamente mai un tiro in porta. Poi l'ingiustificata spregiudicatezza di Ballarini nello sbilanciare ulteriormente il modulo in avvio di ripresa (con gli inserimenti di Foggia e Cruz per Mauri e Lichtsteiner) ha completato la giornata da dimenticare per Brocchi e compagni. La squadra di Lotito, non vince in campionato dal 30 agosto (con il Chievo al Bentegodi) e scivola così a solo quattro punti dalla zona retrocessione. Fin dall'avvio il Bari è stato debordante. Il vantaggio all'11': lancio millimetrico di Almiron, Barreto brucia Cribari e batte Muslera. La Lazio accusa il colpo e i pugliesi iniziano a penetrare costantemente nella difesa avversaria. La reazione degli ospiti è modestissima. Nella ripresa Ballardini invece di rafforzare la diga a centrocampo, inserisce Cruz e Foggia: una mossa che permette al Bari di arrivare senza nessun ostacolo davanti alla porta di Muslera. Al 24' un triangolo tra Kutuzov e il nuovo entrato Meggiorini libera al tiro il bomber veneto che raddoppia (è il suo primo gol stagionale). Il finale è accademia per i pugliesi, mentre Dabo perde la testa e si fa cacciare per una entrataccia su Alvarez. Dopo il 90' Gillet e compagni festeggiano sotto la curva mentre i mille tifosi laziali se la prendono un po' con tutti, e cantano cori contro il presidente Lotito.
"Oggi chiunque fosse sceso in campo non avrebbe evitato la brutta figura che abbiamo fatto. Ha fatto una brutta figura la squadra e ha fatto una brutta figura l'allenatore". E' onesta l'analisi di Davide Ballardini, sconfitto senza appello a Bari per 2-0 da una squadra, quella di Ventura, che ha dominato dall'inizio alla fine. "Il Bari oggi era una squadra con gambe e idee, noi al contrario, poca squadra e poche idee, in più le gambe non giravano", continua il tecnico della Lazio ai microfoni di Sky Sport. La vittoria in casa biancoceleste manca da due mesi, la classifica non è di certo un bel vedere e nelle ultime sette partite sono stati raccolti appena quattro punti. "Sono preoccupato non tanto per la sconfitta ma per come è venuta - spiega Ballardini. Anche altre volte avevamo perso facendo però una buona partita. Questa Lazio - dice il tecnico - è una squadra diversa rispetto all'anno scorso, non ci sono più De Silvestri e Rozehnal e non abbiamo mai utilizzato né Pandev né Ledesma".
Proprio la vicenda dei "dissidenti" viene citata da Ballardini che però precisa: "Ci sono delle scelte che non si fanno solo da un punto di vista tecnico e quindi bisogna rispettare questo. Ho detto che questa Lazio è diversa rispetto all'anno scorso, tra l'altro giochiamo in Europa il giovedì e questo porta ad avere qualche difficoltà in più. Ma non vuole essere un alibi". E poi non è da sottovalutare la questione infortuni. "Per un mese e mezzo non abbiamo avuto giocatori come Rocchi e Brocchi, che per qualità ed esperienza sono importanti, rischi di pagare le loro assenze. Adesso - conclude Ballardini - li abbiamo ritrovati. Vediamo da qui in avanti cosa succederà".
Fonte: Agi/Italpress