Domenica 23 luglio 2006 - Ilz, Sportarena - Lazio-Persepolis Teheran 4-1
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LAZIO: Ballotta, Belleri, Siviglia (55' Stendardo), Cribari II (78' Diakite), Zauri, Manfredini (55' Baronio), Mutarelli (73' De Silvestri), Ledesma (75' Greco), Mauri (71' Bonetto, Pandev (75' Buelli), Rocchi (46' Tare). Allenatore: D.Rossi.
PERSEPOLIS TEHERAN: Karimi, Zaret, Vessely, Baghert (46' Seyedabbasi), Caha (46' Ashobi), Badamaki, Hajizadeh, Asadi, Madanchi (46' Vahedi), Kazemian (46' Nouri), Swoboda (73' Ghavidez) Allenatore: Haan.
Arbitro: n.d.
Marcatori: 9' Rocchi (rig.), 12' Kazermian, 16' Pandev, 21' Rocchi, 79' Diakite.
Note: assenti Peruzzi ed Oddo in permesso post-Mondiale, Mudingayi, Behrami e S.Inzaghi per infortuni; ammoniti Belleri, Ledesma, Asadi e Zaret.
Spettatori: 1.000 circa.
Su La Gazzetta dello Sport Stefano Cieri scrive: Rocchi e Pandev vanno in fretta. Il tandem d'attacco della Lazio è già in forma e colpisce a ripetizione. Le incertezze, i dubbi e le paure restano tutti a Roma. Dentro quel salone dell'hotel Parco dei Principi adibito ad aula giudiziaria per il processo di secondo grado del calcio scandalo. Nel quale tra oggi e domani si decide il futuro della Lazio. Nell'attesa la squadra non pare risentire minimamente di quanto sta accadendo ad un migliaio di chilometri. E, incurante della tegola che potrebbe abbattersi sul suo destino, continua puntuale ed imperterrita la sua marcia di avvicinamento alla stagione che verrà. Alla quarta amichevole stagionale, la prima di una certa consistenza anche come toni agonistici (quattro ammoniti) vince con facilità e dimostra di essere in linea con i programmi sia per condizione fisica che come progetto tecnico. Contro il Persepolis Teheran, formazione che ha vinto otto scudetti iraniani ed è attualmente allenata da quel Haan che con l'Olanda ci fece fuori nei mondiali del 1978, Rossi ha voluto fare il tagliando ai suoi dopo due settimane di ritiro. Per questo, anziché la solita girandola di sostituzioni, ha tenuto in campo la squadra titolare per un'ora abbondante di gioco. L'esame è andato abbastanza bene per una ventina di minuti, con una Lazio capace di fare tre gol, prendere un palo e creare altre occasioni da rete, oltre al neo di una rete al passivo. Poi, col passare dei minuti la fatica s'è fatta sentire, ma pur in debito d'ossigeno i biancocelesti hanno sostanzialmente tenuto.
Nei venti minuti formato-campionato s'è ancora una volta messa in luce la coppia la coppia d'attacco di Delio Rossi. Rocchi ha prima colpito un palo, poi realizzato una doppietta (il primo gol su rigore, da lui stesso procurato, il secondo con un tapin dopo una conclusione di Manfredini respinta dal portiere). Le due reti del veneziano sono state intervallate da quella di Pandev, bravo ad approfittare di una distrazione della difesa avversaria. E sono così salite ad otto (su 12 complessive) le realizzazioni del tandem d'attacco in questo primo scorcio di stagione. Il punteggio è stato poi arrotondato nel quarto d'ora finale, quando in campo c'erano ormai le riserve, dal giovane Diakite che, venti secondi dopo l'ingresso in campo s'è trovato al posto giusto (area piccola avversaria) al momento giusto (subito dopo una respinta difettosa del portiere). Per il difensore francese è il primo gol in biancoceleste, forse un segno del destino. Perché questo ragazzone arrivato in sordina sembra avere numeri molto interessanti.
Neanche il Corriere dello Sport indica il nome dell'arbitro dell'incontro dove l'articolo di Pietro Cabras riporta: "Lazio, comanda Rocchi. Doppietta agli iraniani, a segno anche Pandev ed il baby Diakitè, con Ledesma e Mutarelli al centro del gioco e Mauri e Manfredini protagonisti sulle fasce, sugli spalti 700-800 persone.