Domenica 21 aprile 2002 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Verona 5-4
Turno precedente - Turno successivo
21 aprile 2002 - 2998 - Campionato di Serie A 2001/02 - XXXII giornata
LAZIO: Peruzzi, Stam, Nesta, Fernando Couto, Favalli, Castroman, Giannichedda, Liverani (55' Simeone), Stankovic (62' Crespo), Fiore, C.Lopez (76' Pancaro). A disposizione: Marchegiani, Poborsky, Mendieta, S.Inzaghi. Allenatore: Zaccheroni.
VERONA: Ferron, Dainelli, P.Cannavaro, Teodorani, Cassetti, Italiano (56' Mazzola), L. Colucci, Melis (53' Adailton), Salvetti, Camoranesi, Frick (83' Cossato). A disposizione: Nigmatullin, Montano, Matteassi, Seric. Allenatore: Malesani.
Arbitro: Sig. Farina (Novi Ligure).
Marcatori: 10' Frick, 29' Stam, 32' C.Lopez (rig), 45' Stankovic, 52' Stankovic, 78' Crespo, 80' L.Colucci, 88' M.Cossato, 90' Adailton.
Note: Pomeriggio piovoso e terreno in buone condizioni. Espulso al 74' Stam e ammoniti Liverani, Giannichedda, Melis. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 38.000 circa.
Quinto posto in classifica, una sola lunghezza di svantaggio dal Chievo e dalla Champions League (50 a 51), sesto risultato utile consecutivo (4 vittorie e 2 pareggi). La Lazio battendo il Verona torna prepotentemente in corsa, ma il rocambolesco 5-4 ha finito con l'irritare il presidente Sergio Cragnotti: "Non amo questa squadra", ha detto al termine del match. La Lazio ha dovuto rimontare il gol a freddo di Frick (contatto Camoranesi-Couto non rilevato da Farina). Prima ci ha pensato Stam, espulso per doppia ammonizione a un quarto d'ora dalla fine, poi Lopez su rigore, contestato dai veronesi per un "braccio" di Dainelli, infine Stankovic. Il serbo, autore di una splendida doppietta, è stato il migliore in campo.
Il 5 a 1 di Crespo, in rete al rientro dopo un infortunio, sembrava aver chiuso l'incontro. Invece negli ultimi dieci minuti è accaduto l'incredibile: Colucci, Cossato e Adailton hanno semi-riaperto la partita. Contro il Bologna fuori casa e poi l'Inter all'Olimpico all'ultimo turno, la Lazio si gioca il quarto posto buono per una Champions League ritenuta "impossibile" fino a poco tempo fa.