Domenica 20 febbraio 2022 - Udine, Dacia Arena - Udinese-Lazio 1-1
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20 febbraio 2022 – Udine, Dacia Arena - Campionato di Serie A, XX VI giornata - inizio ore 20.45
UDINESE: Silvestri, Becao, Pablo Marì, Perez, Soppy (62' Zeegelaar), Arslan (62' Pereyra), Walace, Makengo, Molina; Deulofeu (73' Successo), Beto. A disposizione: Padelli, Gasparini, Jajalo, Udogie, Pussetto, Samardzic, Ballarini, Benkovic, Nestrorovski. Allenatore: Cioffi
LAZIO: Strakosha, Marusic, Luiz Felipe, Patric, Hysaj, Milinkovic, Cataldi, Basic (78' Andrè Anderson), Pedro (23' J. Cabral), Felipe Anderson, Zaccagni. A disposizione: Reina, Adamonis, Akpa Akpro, Kamenovic, Romero, Radu, Moro. Allenatore: Sarri
Arbitro: Sig. Massimi (Termoli) - Assistenti Sigg. Vecchi e Cecconi - Quarto uomo Sig. Marcenaro - V.A.R. Sig. Nasca- A.V.A.R. Sig. Margani.
Marcatori: 5' Deulofeu, 45' Felipe Anderson.
Note: esordio in Serie A per Jovane Cabral. Ammonito al 28' Arslan, al 44' Perez, al 53' Makengo, al 70' Cataldi, al 72' Zaccagni. Angoli . Recuperi: 3' p.t., 3' s.t.
Spettatori: .
► I calciatori convocati per la partita odierna
► La Gazzetta dello Sport titola: "Udinese, che rimpianto. Lazio, la svolta non arriva. Apre Deulofeu e pari di Anderson: i biancocelesti sprecano, la traversa di Molina nel recupero li salva".
Continua la "rosea": Non hanno perso la partita, ma l’occasione sì. Però senza smettere di provarci, fino a recupero inoltrato. Udinese e Lazio negli spogliatoi prima del via avranno appeso la classifica per far capire quanto valeva questa sfida. E quando sono rientrate alla fine l’avranno riguardata con rammarico. L’evoluzione dei risultati precedenti poteva dare alla Lazio il quinto posto, oltre l’Atalanta e a due punti dalla Juve. Oppure poteva allontanare di più l’Udinese dalla terz’ultima piazza, dopo il pareggio del Venezia e in attesa del Cagliari. Serviva però una vittoria che non arriva. Dire che ci va più vicina l’Udinese, per la traversa di Molina al 93’, è un’impressione cronologica. Anche i laziali prima potevano portarsi avanti dopo una partenza in salita, molto preoccupante per Sarri. Mentre i friulani non si sono fatti schiacciare quando sono andati in difficoltà, ma hanno sempre cercato una via per uscire dall’inferiorità.
I motivi. Esito corretto dunque, firmato dagli schizzi di classe di Deulofeu e Anderson, i migliori. Va detto che l’Udinese non segnava su azione dal nove gennaio: il primo problema viene risolto subito. Quasi come se avesse addosso ancora la rabbia per quanto sprecato sotto porta a Verona, dopo 5’ arriva l’esultanza tramite Deulofeu, con la gentile partecipazione della difesa laziale, soprattutto di Luiz Felipe che guarda la sponda di Perez. I bianconeri inguaiano la Lazio con un avvio aggressivo, i due esterni si allineano alle punte e mettono in crisi le protezioni laterali di Sarri. Inoltre i difensori mordono (anche troppo) Zaccagni e compagni a tutto campo: 22-9 i falli alla fine. Il torto dell’Udinese è di mancare subito il raddoppio, a porta vuota, con Makengo. Poi però rimette a tratti la faccia stropicciata dalle preoccupazioni: ha una classifica indefinita, perché con due partite da recuperare vale tutto e il suo contrario. Però la tendenza al basso è indubitabile e il punto non aiuta la fuga dal pericolo. Ma la prestazione è solida, di personalità.
Il risveglio. Ci sono anche diversi disagi che appesantiscono i laziali e ne condizionano l’avvio: temono la stanchezza per l’euroviaggio di giovedì in Portogallo. E in trasferta dopo le coppe avevano sempre perso. Poi il carico di assenze rilevanti, da Immobile a Luis Alberto, da Acerbi a Lazzari e Leiva. Lazio quindi mutevole, con Patric e Felipe Anderson al centro di attacco e difesa. Il brasiliano dovrebbe scambiare le posizioni soprattutto con Pedro, per sfrangiare la legnosa difesa di casa. Ma resta invece inchiodato come un vero nove. Però quando si fa male Pedro, costretto a uscire dopo 24’, anziché piangersi addosso la Lazio sale d’intensità. Debutta Cabral, va al centro con Anderson a destra. E in quell’angolo i sarriani passano spesso: attirano gli avversari a centrocampo e con scambi in anticipo li prendono alle spalle in profondità. La rete del pari arriva su punizione, ma è lo sviluppo dell’ennesima azione di fascia dove Anderson sfrutta meglio velocità e tecnica. Il calcio piazzato nasce da un’altra sua fuga, interrotta da un fallo da ammonizione di Perez. Una scena simbolica degli affanni udinesi.
Le mosse. Per cercare di limitare le intrusioni sul quel corridoio, Cioffi fa entrare Zeegelaar nella ripresa mandando Molina a destra; si rivede anche Pereyra, fuori per infortunio dal 28 novembre: cerca tre rigori senza ottenerne uno. Anderson è in attacco e in difesa, orchestra i contropiede e chiude da mediano. Ma Cabral sbaglia ancora sotto porta, come nel primo tempo. E l’Udinese pensa al sorpasso, ma pure lo teme, con 12 corner laziali contro due. Invece l’ultimo schiocco è suo, ma sulla traversa.
Il Corriere dello Sport titola: .
Prosegue il quotidiano sportivo romano:
Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano:
► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:
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