Sabato 12 febbraio 2022 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Bologna 3-0
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12 febbraio 2022 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XX Vgiornata - inizio ore 20.45
LAZIO: Strakosha, Lazzari, Luiz Felipe, Patric (77' Radu), Marusic, Milinkovic-Savic (82' Basic), Leiva (65' Cataldi), Luis Alberto, Pedro (65' Felipe Anderson), Immobile, Zaccagni (77' Moro). A disposizione: Reina, Adamonis, Kamenovic, Hysaj, André Anderson, Cabral, Romero. Allenatore: Sarri
BOLOGNA: Skorupski, Soumaoro (58' Bonifazi), Medel, Theate, Hickey (78' Vignato), Svanberg, Schouten (65' Aebischer), Soriano (46' Barrow), Dijks (46' Kasius); Orsolini, Arnautovic. A disposizione: Bardi, Molla, Binks, Mbaye, Viola, Sansone. Allenatore: Mihajlović
Arbitro: Sig. Piccinini (Forlì) - Assistenti Sigg. Bottegoni e Zingarelli - Quarto uomo Sig. Volpi - V.A.R. Sig. Orsato- A.V.A.R. Sig. Passeri.
Marcatori: 13' Immobile (rig.), 53' Zaccagni, 63' Zaccagni.
Note: ammonito al 21' Svanberg, al 40' Luis Alberto, al 45' Medel, al 59' Leiva. Angoli . Recuperi: 1' p.t., 4' s.t.
Spettatori: .
► I calciatori convocati per la partita odierna
► La Gazzetta dello Sport titola: "È una Lazio a due facce. Il Bologna non vince più. Immobile e Zaccagni bis: i biancocelesti reagiscono al tonfo in Coppa Italia. Mihajlovic senza successi dal 22 dicembre".
Continua la "rosea": All’inferno e ritorno. Nella sua stagione vissuta costantemente sulle montagne russe la Lazio, dopo essere sprofondata a San Siro col Milan, ritrova subito il sorriso. Lo fa con il largo e convincente successo su un Bologna che, viceversa, non sembra almeno per il momento avere alcuna voglia di risalire dal suo, di inferno. Mihajlovic, come sempre accade quando torna nell’Olimpico laziale, è osannato dai suoi ex tifosi. Ma c’è poco da gioire per Sinisa, giunto alla quarta sconfitta in cinque partite giocate nel 2022 (e nell’altra è arrivato un pareggio).
Super Zac. Sui palesi imbarazzi attuali del Bologna la Lazio passeggia con fin troppa facilità. È vero che per sbloccare la gara le serve uno di quei tipici rigori «televisivi» del calcio contemporaneo, (anche se a decretarlo è il direttore di gara Piccinini e non il Var), ma il penalty arriva quando la squadra di casa ha già dato dimostrazione di essere nella sua modalità giusta. Sarri ripropone la Lazio dai piedi buoni, con Luis Alberto a centrocampo e Lazzari in difesa e la differenza è evidente. Il gioco scorre fluido in mezzo e l’ampiezza è garantita dal super-lavoro di Zaccagni sulla sinistra e Lazzari sulla destra. Con l’altro esterno offensivo Pedro che riempie l’area per non lasciare solo Immobile. Il bomber, in campo nonostante una caviglia malconcia, la sblocca dal dischetto. E si prende così la rivincita su Skorupski da cui l’anno scorso era stato ipnotizzato sul dischetto. Poi lascia il proscenio ad uno Zaccagni incontenibile. Sotto gli occhi interessati del c.t. Mancini l’ex veronese segna la sua prima doppietta laziale, con un gol di sinistro su delizioso assist di Luis Alberto e uno di destro su traversone di Lazzari. Zac in questo momento è l’uomo in più di Sarri. Il tecnico esulta per i tre punti che, almeno per una sera, issano la sua Lazio a tre soli punti dalla zona Champions. Ma si rallegra pure per il quarto clean sheet consecutivo in campionato. Era dal 2015 che la Lazio non infilava in A quattro gare consecutive senza gol al passivo. Un filotto che, appena due mesi fa, sembrava impossibile. Certo, il rovescio di mercoledì a San Siro resta lì a ricordare che da un momento all’altro i problemi di tenuta difensiva possono riemergere in tutta la loro drammaticità. Ma se la squadra gioca compatta e concentrata, come col Bologna, i rischi sono decisamente bassi.
Fragilità e coraggio. Quello della solidità (nel suo caso non da confermare, ma da ritrovare) è anche il problema principale di Mihajlovic. Con le tre prese all’Olimpico sale a 40 il numero delle reti al passivo per il Bologna. Sinisa prova a ripetere la prestazione-perfetta della gara di andata con la Lazio. Le consegne sono giuste, l’interpretazione decisamente no. Rispetto alla partita stravinta al Dall’Ara mancano fame e ferocia agonistica. Luis Alberto e Milinkovic hanno troppo libertà di impostare (Svanberg e Soriano non mordono come dovrebbero) e sulle fasce Hickey e ancor di più Dijcks sono molli. Se poi si aggiungono anche gli errori individuali (il rigore è quello che è, ma Soumaoro avrebbe potuto tranquillamente evitare la sbracciata) il risultato va da sé. Nella ripresa Mihajlovic prova ribaltare il match con un 3-4-3 da rischiatutto (esce Soriano, Barrow si affianca a Orsolini e Arnautovic). La mossa favorisce una maggiore produzione offensiva (pallagol di Arnautovic sull’1-0 sventata da Strakosha), ma apre anche praterie al contropiede laziale. Esperimento comunque da rivedere contro avversari meno qualitativi. O magari quando il 2022 bolognese sarà finalmente iniziato.
Il Corriere dello Sport titola: .
Prosegue il quotidiano sportivo romano:
Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano:
► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:
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