Domenica 27 febbraio 2022 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Napoli 1-2

Da LazioWiki.

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27 febbraio 2022 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XXVII giornata - inizio ore 20.45

LAZIO: Strakosha, Marusic, Luiz Felipe, Patric (84' Acerbi), Radu (71' Hysaj), Milinkovic, Leiva (84' Basic), Luis Alberto, Felipe Anderson (65' Pedro), Immobile, Zaccagni. A disposizione: Reina, Adamonis, Kamenovic, Akpa Akpro, Andrè Anderson, J. Cabral, Moro, Romero. Allenatore: Sarri

NAPOLI: Ospina, Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui, Demme (81' Lobotka), Fabian Ruiz, Politano (81' Ounas), Zielinski (57' Elmas), Insigne (90'+6' Juan Jesus), Osimhen. A disposizione: Meret, Marfella, Ghoulam, Zanoli, Mertens, Petagna. Allenatore: Spalletti

Arbitro: Sig. Di Bello (Brindisi) - Assistenti Sigg. Passeri e Tegoni - Quarto uomo Sig. Cosso - V.A.R. Sig. Massa- A.V.A.R. Sig. Preti.

Marcatori: 62' Insigne, 88' Pedro, 90'+4' Fabian Ruiz.

Note: ammonito al 71' Radu, al 79' Immobile, all'82' Zaccagni, al 90'+3' Mario Rui, al 90'+5' Fabian Ruiz. Angoli . Recuperi: 3' p.t., 6' s.t.

Spettatori: .


Una fase di gioco
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Ciro Immobile
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Pedro in azione
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Sergej Milinkovic-Savic
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Patric in azione di contrasto
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Luiz Felipe
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Mattia Zaccagni
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Felipe Anderson
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Adam Marusic
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L'esultanza di Pedro dopo la marcatura
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I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Napoli sfida alla pari al Milan. Fabian stende la Lazio al 94'. Pioli agganciato in vetta e domenica scontro diretto. Insigne porta avanti la squadra di Spalletti. Il finale cambia due volte lo scenario: Pedro illude Sarri, Ruiz lancia i suoi".

Continua la "rosea": All’ultimo respiro il Napoli azzecca il tiro da biliardo con Fabian Ruiz e balza in testa alla classifica (con il Milan) dove mancava dal 4 dicembre. E domenica al Maradona arrivano i rossoneri. Il 2022 sorride a Luciano Spalletti che ha conquistato più punti di tutti (18) e ritrova la sua squadra nel momento più delicato, dopo la sbandata in Sardegna e la sbornia catalana. Il modo in cui arriva questo successo è una risposta forte degli azzurri al campionato e alle milanesi. Sì perché in un finale bellissimo e intenso la squadra non si scompone dopo lo splendido pari segnato da Pedro al volo, quando si era vicinissimi al novantesimo.

Che reazione. Da quel momento il Napoli si è catapultato in attacco, ha avuto un’altra occasione con Osimhen e poi ha segnato con Fabian. Riguardate il suo sinistro di rara bellezza e precisione, imparabile: per quasi 20 metri rade l’erba dell’Olimpico mentre la traiettoria “esce” dalla luce della porta, per rientrarci con l’effetto dato dal suo piattone interno, quasi fosse comandato dal joystick della playstation. L’assist era arrivato da Lorenzo Insigne, che aveva segnato già il primo gol. Ecco, il Napoli rinasce da due suoi pilastri, criticatissimi al Maradona giovedì scorso ma che con questa prestazione danno un segnale forte al campionato. La Lazio di Sarri ancora una volta al bivio dei buoni propositi prende la direzione sbagliata e dà l’addio alla Champions. Non demeritano i biancocelesti, ma il loro compitino finisce nel momento in cui il Napoli dimostra di avere più fame.

Pronti, via, Sarri. La Lazio sembra riattaccare il filo del proprio gioco da come aveva chiuso, bene, con il Porto tre giorni prima. Raddoppi sulle fasce e azioni avvolgenti con la palla che gira veloce e la difesa del Napoli che sembra ancora non essersi ripresa dalla giostra catalana del tagadà, pardon tiqui-taka. Dopo 10’ i biancocelesti hanno già costruito 3 palle gol, con Zaccagni e Luis Alberto che ispirano Immobile, stavolta non perentorio o impreciso al tiro. Servono almeno venti minuti al Napoli per ritrovare misure e tempi giusti del suo 42-3-1, quelli smarriti in settimana. Ma con calma i ragazzi di Spalletti cominciano a salire con più continuità. Demme appare più sicuro in mediana e il capitano Insigne ispirato. È lui a cominciare a creare problemi alla difesa laziale e a chiudere in crescendo il tempo.

Cambi decisivi. Nella ripresa riparte bene la Lazio ma è un fuoco di paglia, anche se Felipe Anderson e Milinkovic impegnano Ospina. Spalletti decide di rinunciare all’estro, poco ispirato, di Zielinski per inserire un Elmas decisamente in palla. Il macedone entra subito nel clima partita ed è lui in pressing a credere di poter riprendere il pallone alto. Patric lo aiuta sbagliando l’appoggio e l’ultimo entrato porge l’assist a Insigne che - in posizione di centravanti - scocca un destro imprendibile. A questo punto è solo Napoli con il capitano in gran spolvero che diventa immarcabile: costruisce e conclude la bella azione dello 0-2, peccato che dopo il tiro di Osimhen respinto sia finito in fuorigioco Lorenzo, tornato magnifico per una notte. Ma è sempre la squadra azzurra a martellare, con una Lazio allungata e diventata vulnerabile. Elmas in verticale manda in porta Politano che tira incredibilmente addosso a Strakosha. Intanto i padroni di casa diventano frenetici nella manovra, sbagliando tanti appoggi. La luce si accende con l’ingresso di Pedro che di sinistro costringe Ospina alla parata più difficile. E sempre col mancino al volo dal limite dell’area segna il bellissimo pareggio. Ma stavolta il Napoli non ci sta e nel finale dimostra di meritare questo successo rivitalizzante.

Pensierino della sera. Che senso ha posticipare di 5’ l’inizio per la pace in Ucraina, mandare negli altoparlanti la splendida “Imagine” di John Lennon e poi consentire la guerra sugli spalti? Dalla curva Nord, senza soluzione di continuità, sono arrivati: cori contro i napoletani; «buu» ripetuti a ogni tocco palla - e anche quando era a terra infortunato - per Osimhen prima e Koulibaly dopo; insulti vari e auguri di passare a miglior vita per Lotito; minacce ad Acerbi. Niente di nuovo e tanto di brutto all’ombra (scura) del calcio italiano.


Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:

Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano:



La formazione biancoceleste:
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La formazione iniziale biancoceleste in grafica




► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

  • Portieri: Adamonis, Reina, Strakosha;
  • Difensori: Acerbi, Hysaj, Kamenovic, Luiz Felipe, Marusic, Patric, Radu;
  • Centrocampisti: Akpa Akpro, A. Anderson, Basic, Leiva, Luis Alberto, Milinkovic;
  • Attaccanti: Cabral, F. Anderson, Immobile, Moro, Pedro, Romero, Zaccagni.
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I convocati in grafica






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