Domenica 17 febbraio 1957 - Vicenza, stadio Romeo Menti - L.R.Vicenza-Lazio 1-1

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17 febbraio 1957 - Campionato di Serie A 1956/57 - XX giornata

L.R. VICENZA: Sentimenti (IV), Capucci, Dell'Innocenti, David, Lancioni, Bonci, Manente, Lojacono, Campana, Aronsson, Motta. All. Andreoli.

LAZIO: Lovati, Molino, Eufemi, Burini, Pinardi, Moltrasio, Muccinelli, Tozzi, Vivolo, Sentimenti (V), Selmosson. All. Carver.

Arbitro: sig. Campanati di Milano.

Marcatori: 11' Manente (rig), 15' Burini (rig).

Note: bella giornata di sole; terreno allentato. Al 5' Tozzi ha riportato uno stiramento che l'ha costretto a schierarsi all'ala sinistra praticamente immobile. Calci d'angolo 6 a 1 a favore del L.R. Vicenza.

Spettatori: 15.000.

Il pareggio laziale ottenuto da Burini che, su rigore concesso per un fallo di Capucci, spiazza Sentimenti (IV)
La Lazio, pur ridotta praticamente in dieci uomini per l'infortunio occorso a Tozzi, reagisce vivamente al goal segnato su rigore dal vicentino Manente. Qui è Selmosson che tenta di segnare ma viene ostacolato da Lancioni e David che libera di testa

Un passo indietro nel gioco e nel risultato per la Lazio, vista la posizione in classifica non eccelsa del Lanerossi. Ma non mancano gli alibi e le note positive comunque da questo sofferto pareggio in trasferta. Il problema principale è che i biancocelesti hanno giocato in dieci per l'intero incontro, se si considera che il centravanti Tozzi, dopo aver impensierito in avvio Lucidio Sentimenti, il IV°, difensore della porta del Vicenza, si è infortunato al secondo scatto, la coscia bloccata da un doloroso stiramento: era appena il quinto minuto di gioco. E, rientrato sei minuti più tardi, il brasiliano è rimasto praticamente fermo all'ala sinistra. Eppure, pensate un po', ha avuto proprio lui sul piede il pallone di una clamorosa vittoria nel finale, dopo un'affannosa respinta di Sentimenti su Selmosson: ovviamente non aveva però nella gamba la forza per rendere pericoloso il suo tiro.

Le buone notizie arrivano dunque da altri fattori: la tenuta della difesa, che ha sofferto appena un po' Lojacono, ma per il resto ha retto senza sbavature con l'uomo in meno (su tutti un gigantesco Pinardi; e l'orgoglio che ha portato la squadra a reagire subito alla seconda grana della giornata, un rigore concesso da Campanati per un fallo alquanto dubbio di Eufemi su Motta. Ma, si diceva, la Lazio ha reagito immediatamente alla secca bordata in gol di Manente e appena quattro minuti più tardi ha usufruito a sua volta di un rigore per una trattenuta di Lancioni sull'imprendibile Muccinelli, protagonista come domenica scorsa contro la Fiorentina. Preciso e sicuro Burini dal dischetto. Si era solo al 15' di gioco, ma il Vicenza ha esercitato di lì in avanti solo una sterile pressione mentre in contropiede gli ospiti avrebbero potuto punirlo se solo Selmosson non avesse sbagliato quell'occasione poi del tutto vanificata dal povero Tozzi.