Domenica 17 aprile 1966 - Roma, stadio Flaminio - Lazio-Catania 1-1
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17 aprile 1966 - 29 - Campionato di Serie A 1965/66 - XIX^ Giornata
LAZIO: Cei, Zanetti, Vitali, Carosi, Pagni, Dotti, Renna, Sacco, D'Amato, Governato, Ciccolo. All. Mannocci.
CATANIA: Vavassori, Buzzacchera, Rambaldelli, Magi, Lampredi, Bicchierai, Calvanese, Artico, Fanello, Cella, Facchin. All. Valsecchi.
Arbitro: sig. De Marchi (Pordenone).
Marcatori: 4' Fanello, 33' Vitali.
Note: tempo bello, terreno buono. Ammonito Rambaldelli. Angoli: 6-3 (3-1) per la Lazio. Sorteggio antidoping negativo.
Spettatori: 20.000 circa con 8.800 paganti per un incasso di £. 9.745.000.
La settimana che precede questo incontro si divide tra la soddisfazione del punto conquistato a Torino e le voci di calciomercato che stizziscono Lenzini. D'Amato continua a essere inseguito dalle grandi con la Juve che si fa sotto proponendo in cambio Del Sol, la metà di Sacco e 100 milioni. Vitali è nei pensieri del Bologna che darebbe in cambio Vastola; Governato piace al Napoli e Dotti alla Fiorentina. Lenzini afferma che mai venderà D'Amato e che queste voci premature non fanno altro che distrarre la squadra dalle vicende del campionato. Al Flaminio scende un Catania deficitario in classifica e che per sperare ancora deve per forza di cose prendere punti. L'inizio sembra dar ragione agli etnei che già al 4' sbloccano il risultato. Cross di Calvanese raccolto dalla testa di Facchin che serve di precisione Fanello, il quale indovina un bel sinistro che sorprende Cei non piazzato a dovere. Ancora una volta la Lazio subisce un goal in casa nelle prime battute di gioco. Reazione rabbiosa dell'undici biancoceleste e Catania (nell'occasione in maglia bianca) tutto indietro a difesa di Vavassori. D'Amato cerca di svincolarsi dalla ferrea guardia che gli montano Lampredi e Bicchierai, ma malgrado gli sforzi e il totale predominio non si riesce a sfondare anche perché la linea di centrocampo siciliana (Magi, Artico e Cella) è tutta disposta a protezione della difesa. Solo i calci da fermo procurano quindi delle favorevoli occasioni. Al 32' Vavassori è costretto a una grande risposta a terra su violenta punizione di Vitali. Un minuto dopo ancora una punizione dal limite per fallo di Rambaldelli su Renna. Stavolta il portiere nulla può sul missile del terzino che s'insacca sotto la traversa. Ottenuto il pari, la Lazio insiste e Ciccolo (a secco da 15 giornate) spreca una ghiotta occasione su ottimo lancio di Governato. I tifosi che hanno sostenuto con entusiasmo la squadra per tutto il tempo accompagnano con gli applausi i giocatori verso gli spogliatoi. Ma l'applauso più grande il Flaminio lo tributa quando l'altoparlante comunica la vittoria di Felice Gimondi alla Parigi-Roubaix. Al primo minuto della ripresa D'Amato spara a rete, ma Bicchierai s'interpone sulla traiettoria. Romani che minuto dopo minuto scadono in vigore e lucidità e ospiti abbottonati tutti in difesa. Solo negli ultimi minuti della contesa si registrano due opportunità per incamerare i 2 punti. Al 78' Ciccolo schiaccia di testa per Governato in area e ci vuole tutto il coraggio di Vavassori che si catapulta sui piedi del "professore" per impedire la segnatura. Quattro minuti più tardi una bella girata al volo di Sacco si spegne sulla rete esterna degli ospiti. Negli spogliatoi durissima reprimenda di Mannocci ai suoi: "Siete una truppa senza orgoglio !" tuona il tecnico livornese, soddisfatto solo dell'andamento dei primi 45 minuti e imbestialito letteralmente per il lassismo mostrato nella seconda frazione di gioco.