Domenica 10 novembre 2002 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Parma 0-0
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10 novembre 2002 - 3012 - Campionato di Serie A 2002/03 - IX giornata
LAZIO: Peruzzi, Stam, Negro, Mihajlovic, Pancaro (55' Simeone), Fiore (68' Sorin), Stankovic, Liverani, Cesar, Corradi, Lopez (90' Castroman). A disposizione: Marchegiani, Fernando Couto, Favalli, Chiesa. Allenatore: Mancini.
PARMA: Frey, Bonera, P.Cannavaro (82' Diana), Ferrari, Gresko, Lamouchi, Donati, Barone, Nakata (62' Bresciano), Adriano (74' Gilardino), Mutu. A disposizione: Taffarel, Junior, E. Filippini, Brighi. Allenatore: Prandelli.
Arbitro: Sig. Messina (Bergamo).
Note: espulso Liverani al 35' del primo tempo per gesto violento nei confronti di Ferrari. Ammoniti Negro e Mutu per gioco scorretto, Mihajlovic per proteste e Ferrari per comportamento non regolamentare. Recuperi: 3' p.t., 5' s.t.
Spettatori: 9.788 per un incasso di € 213.629,00, abbonati 27.367 per una quota di € 494.064,50.
La Gazzetta dello sport titola: "Lazio, il rigore resta tabù".
Continua la "rosea": Mihajlovic sbaglia come nel derby. Poi Liverani si fa cacciare, ma il Parma non ne approfitta. Messina grazia Negro autore di un altro fallo da espulsione. Il Parma colpisce un palo con Ferrari di testa.
La Lazio fallisce la possibilità di avvicinarsi ancora di più alla vetta della classifica del Campionato al termine di una partita comunque ben disputata. Come nel Derby di tre giornate prima, anche in questa gara i biancocelesti falliscono la realizzazione di un calcio di rigore con Mihajlovic (la palla finisce sul palo interno ma non entra), dopo un fallo di mano in area di rigore commesso ingenuamente da Adriano. Il Parma colpisce poi un palo con Ferrari ma al 35' la partita si accende improvvisamente: Liverani tira in faccia allo stesso difensore parmense un pallone che sfiora anche il direttore di gara, meritandosi una giusta espulsione. Pochi minuti dopo è la volta di Negro a rischiare veramente grosso dopo un brutto fallo su Mutu, con Messina che ammonisce soltanto il difensore biancoceleste.
Nonostante l'inferiorità numerica, la Lazio non rinuncia a ricercare la via della vittoria: la partita è giocata da due formazioni impegnate continuamente a provare a superarsi. Prova ne sono i vari cambi tattici che Mancini sciorina durante l'incontro alla ricerca del successo, dando comunque equilibrio alla squadra ma forte propensione offensiva. Anche il Parma, con gli spazi creatisi per via della superiorità numerica, non resta a guardare ma il conto delle occasioni, nonostante alcuni interventi del portiere laziale, è a favore della "banda Mancini" che nel finale ha l'opportunità di passare con due limpide occasioni non capitalizzate da Corradi e Simeone con Claudio Lopez in veste di rifinitore.
Da segnalare Peruzzi che resta a difesa dei pali con una vistosa fasciatura dopo uno scontro involontario con Mutu.