Domenica 10 dicembre 1967 - Roma, stadio Flaminio - Lazio-Venezia 2-1
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10 dicembre 1967 - Campionato di Serie B 1967/68 - XIV^ Giornata
Lazio: Cei, Zanetti, Adorni, Ronzon, Soldo, Governato, Bagatti, Cucchi, Morrone, Gioia, Fortunato. A disp. 12° Di Vincenzo. All. Gei.
Venezia: Bubacco, Tarantino, Grossi, Neri, Lenzi, Spagni, Bertogna, Penzo, Mencacci, Ragonesi, Bellinazzi. A disp. 12° Terreni. All. Segato.
Arbitro: Carminati (Milano).
Marcatori: 62' Neri, 68' Morrone, 89' Bagatti.
Note: giornata rigida, campo allentato. Ammoniti: Cucchi, Mencacci e Ragonesi. Calci d'angolo: 11-2 a favore della Lazio.
Spettatori: 10.000 circa con 2.577 paganti e 5.300 abbonati per un incasso di £. 4.006.000.
Un goal di Bagatti in "zona Cesarini" consegna la vittoria a una buona Lazio. In una fredda e piovosa domenica, la squadra di Gei mostra finalmente una buona tenuta atletica per tutti i novanta minuti di gioco. Sin dalle prime battute i biancocelesti mostrano di essere ben predisposti. Fortunato e Morrone già al 2' creano in coppia una buona opportunità quindi Cucchi calcia piano da buona posizione. All'8' Fortunato supera il portiere, ma sullo slancio porta il pallone oltre il fondo. Poco più tardi uno splendido traversone di Morrone viene girato fuori di non molto dalla testa di Cucchi. Trascorrono due minuti e Carminati chiude gli occhi su un atterramento dello stesso Cucchi in area e la stessa scena si ripete alla mezz'ora e in questo caso l'arbitro addirittura ammonisce il centrocampista per simulazione. Il pubblico rumoreggia ancor di più quando Lenzi commette un fallaccio ai danni di Morrone senza incorrere in alcuna sanzione. Nella ripresa il motivo conduttore non cambia con la Lazio perennemente in attacco e i veneti arroccati in difesa. Fioccano le occasioni come al 57' quando un traversone radente di Cucchi non viene raccolto dalle punte e quando Governato è preceduto da un'ardita uscita di Bubacco. Al 63', al primo tentativo, i neroverdi passano. Fallo di Adorni su Bertogna e punizione capolavoro di Neri che non dà scampo a Cei. Occorrono sei minuti per ristabilire i conti. Bagatti crossa in mezzo e Tarantino respinge corto di testa anticipando il suo portiere: Morrone con un guizzo s'impadronisce della sfera e la sospinge comodo in rete. Con rabbia la Lazio tenta in ogni modo di raddoppiare riuscendoci solo a una manciata di secondi dal termine. Così Mario Pennacchia descrive sul Corriere dello Sport il goal della vittoria: "Gran rovesciata di Zanetti dalla destra, Governato gettava via lo stile e s'avventava da pirata. Carminati forse vedeva forse non vedeva, certo non si faceva sentire. Governato toccava verso l'irrompente Soldo e questi in avanti a Bagatti, che si trovava a una decina di metri e di spalle alla porta. L'ala si avvitava come un cavatappi, girandosi destramente e fulmineamente sulla sua destra. Agganciare e girare il pallone nell'angolino, a sfiorare la base del palo, era un tutt'uno. Tutt'uno col gol, tutt'uno con la vittoria, tutt'uno con la follia di entusiasmo che si impadroniva del Flaminio."
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