Ceccarini Lucio
Pallanuotista e nuotatore, nato a Roma il 13 dicembre 1930 e deceduto il 14 luglio 2009.
Si mette in mostra nel primo dopoguerra militando con la Rari Nantes di Roma. Allievo di Sirio Banchelli si applica nello stile libero e partecipa con profitto a molte gare di fondo sul Tevere. E' quarto alla Coppa Sannibale e secondo alla Santoni. Nel 1945 si laurea Campione d'Italia tra gli allievi sulle distanze dei 100 e 400 stile libero e si aggiudica la Coppa Santoni. Successivamente entra nei quadri della Libertas dove inizia a gareggiare sia nel dorso quanto nella pallanuoto. Si laurea campione agli assoluti Laziali nuotando in 1'19'9. Nel 1949 fa il suo ingresso alla Lazio Nuoto. Entra in breve nella prima squadra agli ordini di Camillo De Giovanni trovando al tempo stesso ottimi risultati come dorsista. Agli Assoluti è secondo alle spalle di Egidio Massaria e vince con la staffetta 3 x 100 artistica il suo primo titolo tricolore. Replica questo succeso l'anno seguente ottenendo anche il podio più alto nella 4 x 200 s.l. in compagnia di Aurelio Crugnola, Carlo Pedersoli e Pennechini. In campionato è secondo di un soffio alle spalle della Rari Nantes di Napoli. Dopo un'annata non eccelsa, il suo nome torna presto alla ribalta. Nel maggio 1952 viene convocato per la prima volta in Nazionale in occasione dell'incontro con l'Austria a Vienna (3-4 maggio). Partecipa con il Settebello alle Olimpiadi di Helsinki con gli azzurri che conquistano il bronzo. A Torino, ai campionati italiani in settembre, è terzo nell'artistica e secondo sui 100 dorso.
L'anno seguente vince il titolo italiano con la 4 x 100 mista nuotando con Vittorio De Pità, Carlo Pedersoli e Jeradi ed è per la terza volta secondo sui 100 dorso. Il primo gennaio 1954 gareggia nel Tevere nel Cimento Invernale. Continua la sua attività come dorsista e come metà campo nella pallanuoto. E' convocato come riserva per gli Europei di Torino, ma non è mai impiegato nella circostanza in cui gli azzurri conquistano il terzo gradino del podio. Nel 1955 gli impegni lavorativi (è agente di cambio) fanno si che decida di occuparsi quasi esclusivamente al waterpolo. Con la squadra di club è protagonista del vittorioso campionato italiano indoor che si disputa in maggio, mentre il torneo estivo riserva una cocente delusione finale ai ragazzi di Camillo De Giovanni grandi favoriti della vigilia. Qualche problema di salute lo porta ad annunciare il suo ritiro dall'agonismo e il suo nome scompare dai quadri sociali. A sorpresa però dopo più di un anno di assenza dalle piscine torna in squadra a Firenze il 5 settembre 1956 giusto in tempo per partecipare alla conquista del primo storico scudetto che giunge undici giorni più tardi con il successo alla piscina dello Stadio Torino nei confronti della Canottieri Napoli. Continua il suo impegno con la squadra ancora per due anni riuscendo a vincere un altro titolo ai Primaverili di Roma nel 1958. Lasciato l'agonismo divenne arbitro di pallanuoto e successivamente fu tra i fondatori nonché storico presidente del Centro Sportivo Aventino che, dopo pochissimi anni di attività, sfiorò la promozione in serie A nel 1981. Padre di Enrico, giocatore di Serie A di Pallanuoto con le Fiamme Oro, e di Andrea, Campione Italiano dei 50 stile libero ed olimpionico ai Giochi Olimpici di Mosca e Seoul.
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