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PADOVA -LAZIO 1-1 Padova ,23.

La Lazio ha conquistato sul campo Appiani un prezioso punto, perfettamente meritato dalla saldezza dei suoi reparti difensivi. La partita si è svolta con una giornata magnifica, ma fredda. Un pubblico foltissimo ha assistito all' incontro incitando i patavini, che nel primo tempo specialmente, hanno premuto con insistenza contro la rete di Sclavi il quale si è esibito in una serie di difficilissime parate, confermando ancora una volta le doti eccelse della sua classe. Forse egli è stato assistito anche un pochino dalla fortuna: ma è pur vero che con un altro guardiano in porta , i laziali non avrebbero ottenuto il pareggio. Essi hanno potuto segnare il primo pun to della giornata in seguito all' unica azione armonica che hanno potuto imbastire. I patavini che avevano ottenuto fino a quel momento ben sette calci d' angolo a proprio favore, senza riuscire a segnare, per arrestare la veloce discesa degli azzurri, si sono salvati a loro volta in calcio d'angolo. Ha tirato Filo' e Bisigato, con preciso colpo di testa ha infilato il pallone nella rete dei bianco-rossi. Da questo momento (22') sino al termine del primo tempo, invano i patavini superati i primi istanti di sbandamento, dovuti all' inatteso scacco, sono tornati a invadere l'area avversaria.

La difesa romana ha rotto ogni loro azione: Del Debbio e Bertagna sono stati ammirevoli nel loro gioco di spazzamento e quando essi,raramente, sono stati tagliati fuori, Sclavi non si è mai lasciato sorprendere e con parate che talvolta sono sembrate miracolose, ha sempre saputo allontanare il pericolo. Il primo tempo è finito così in vantaggio dei laziali che all'inizio della ripresa, spinti dal miraggio di una probabile vittoria, sono scattati decisi all' attacco. I concittadini però hanno prontamente reagito, e dopo fasi alterne sull'uno e sull'altro campo, sono pervenuti al pareggio. Il goal è scaturito, al 14', su azione Corsi-Perazzolo-Spivach. Questo ultimo dopo aver giocato il centro sostegno avversario e Del Debbio, ha calciato imparabilmente in rete. Tanto gli ospiti che i locali hanno continuato fino all' ultimo minuto di gioco a combattere con accanimento nella speranza di poter strappare il punto della vittoria, ma il fischio finale dell'arbitro trovava la situazione immutata. La Lazio ha giocato nella seguente formazione: Sclavi; Bertagna, Del Debbio; Serafini, Pardini, Fantoni II; Filo', Fantoni I; Pastore, Bisigato, De Maria.

Edit by GRC: il testo di una cronaca deve essere "congruo" nella sua stesura come da me rettificato sopra. Ogni 8-10 righe, per agevolare la lettura del nostro utente, va creata una separazione con una riga lasciata vuota in bianco. Nel testo di cui sopra mancano i link ai nomi dei giocatori. Occhio cortesemente alla punteggiatura: dopo l'apostrofo non ci vuole lo spazio e la virgola deve essere attaccata alla parola che la precede ed avere subito dopo di lei uno spazio.


Nuova esercitazione:

Domenica 1 settembre 1907 - Perugia - Sport Club Siena-Lazio 0-5

Concorso ginnastico interprovinciale di Perugia


Tra le feste sportive che hanno avuto luogo finora in questa bella città di Perugia, la più riuscita e la più geniale è stata quella del Concorso Ginnastico, svoltosi nei giorni 31 Agosto e 1° Settembre.

La straordinaria animazione della cittadinanza entusiasta e dei forestieri, che sono accorsi numerosissimi per assistere allo spettacolo imponente dell'anfiteatro, hanno reso attraentissima questa città, nelle cui vie si ammiravano le divise elegantissime di circa 400 ginnasti.

Le gare si sono svolte con ordine unico e maestria insuperabile, ed il merito principale va attribuito al direttore delle gare, prof. Giovanni Carattoli.

Dopo le gare delle numerose squadre, delle quali furono classificate prime la Roma di Roma e la Fortebraccio di Perugia, terminarono domenica quelle speciali col gioco del foot-ball fra la Lazio di Roma e la squadra di Siena, alle presenze di migliaia di persone che gremivano l'anfiteatro e fra cui si distinguevano le autorità e le nostre più eleganti signore e signorine.

Riuscì vittoriosa la Società Lazio di Roma. Si distinsero nelle gare speciali i ginnasti della Roma, guidati dal bravissimo maestro cav. Cesare Tifi. Furono assegnati premi speciali alla Società Fortebraccio di Perugia, al direttore delle gare, al presidente del Comitato esecutivo, al direttore del Concorso ed a parecchi altri che hanno contribuito alla completa riuscita della festa.

Tutti hanno ammirato le cure del Comitato esecutivo e specialmente la Giuria che ha manifestato il ringraziamento più sentito per le infinite gentilezze ricevute dai membri del Comitato di questo Concorso, che può dirsi riuscitissimo.


Domenica 24 febbraio 1907 - Roma, Piazza d'Armi - Lazio II-Atalanta Roma 2-0

Il Campionato di Roma

Il Campionato di Roma di foot-ball, organizzato dal Club Sportivo Virtus, è riuscito una solenne manifestazione sportiva, assistito da un pubblico numerosissimo ed entusiasta.

Si iscrissero al Campionato di 1a categoria le seguenti Società: F.C.Roma, Podistica Lazio, C.S.Virtus. Nella 2a categoria rimasero iscritte: F.C.Roma, Podistica Lazio, C.S.Virtus, C.S.Atalanta, F.C.Juventus.Totale otto squadre.

Ed ora ecco l'esito delle eliminatorie fra le seconde squadre: Primo match: Atalanta e Società Podistica Lazio. La vittoria arrise a quest'ultima, che segnò due goals a zero. Secondo match: Juventus e Football Club di Roma. Dopo una lotta accanita, vinse la Juventus con due goals ad uno.

Dopo il match eliminatorio fra le seconde squadre della Società Lazio e Virtus, in cui la prima vinse con tre goals a zero, si iniziò la partita fra le due prime equipes del Club Virtus e del Football- Club.

Nella prima ripresa, dopo un eccellente lavoro d'assalto dei forwards della Virtus ed una difesa eccellente dei rosso-gialli, la prima squadra segna due punti, quantunque privata di uno dei suoi migliori elementi per un incidente di giuoco.

Nella seconda ripresa il Football-Club riesce a marcare un punto contro i due dei bianco-neri; cosicché l'interessantissimo match termina con la vittoria della Virtus per quattro goals contro uno. I due team erano così composti: Football-Club Roma: Borsarelli (capitano), C. De Fiori, Suardi, Nathan, Maraini , Casalini, Telfener, Gambetta, Olivieri, M.De Fiori, Hastings (goalkeeper); Club Sportivo Virtus: Filiberto Corelli, Delber (capitano), Gualdi,Corrado Corelli, Peroni F., Angelo Golini, Ugo Monarchi, Diena, Clearke, Carlo Venarucci, Arturo Balestrieri (goalkeeper).

Il prof.Cesare Tifi disimpegno' la difficile carica di referee con una rara ed energica valentia. Queste gare, incominciate il giorno 24, continuarono nei seguenti. Per maggior chiarezza ne riassumiamo l' esito:

I categoria- S.P.Lazio, partite 1, vinta, punti 2; F.B.C.R., partite 2, perdute 2, punti 0; C.S.V., partite 1, vinta, punti 2.

II categoria- S.P.Lazio, partite 1, vinta, punti 2; F.B.C.R., partite 1, perduta, punti 0; C.S.V., partite 1, perduta, punti 0; C.S.Atalanta, partite 1, perduta, punti 0; C.S.Juventus, partite 1, vinta, punti 2.







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LAZIO IN GRAN FORMA passeggia a Grosseto: 5-0

Grosseto, 17 Agosto

Lazio in salute, in gamba, anzi in gambissima. Queste le risultanze dell'amichevole di Grosseto, per altro condizionata dalla tranquillità e dall'inconsistenza della compagine avversaria che soltanto da sette giorni ha iniziato la preparazione vera e propria. La Lazio dunque sta a buon punto nel rodaggio, la manovra scorre fluida,

il complicato meccanismo degli scambi già funziona con un sincronismo che si può dire perfetto. Tutto è riuscito facile stasera grazie alla soddisfacente intesa raggiunta dai reparti e all' applicazione assidua, nonostante, diremmo quasi scolastica degli schemi tattici che Lorenzo è uso far effettuare nelle sedute d' allenamento per poter raggiungere quel

grado di automazione e di precisione con i quali la Lazio spera di farsi strada nel campionato che sta per iniziare, nonostante l' assenza fra le sue fila di "tenori" e di "prime donne". Ovviamente tutti contenti questa sera, dirigenti e tecnici, perché le prime risultanze stanno a confermare che la campagna estiva è stata azzeccata in pieno, oculata e tempestiva, scaltramente programmata e adeguatamente realizzata.

Certamente, gettare un po' di acqua sul fuoco degli entusiasmi non guasta mai ed è un incarico, sia pura ingrato, che il cronista è chiamato ad assolvere, non c'è da illudersi di vedere la Lazio in corsa per lo scudetto, questo no, ed è bene che i tifosi laziali se lo mettano subito in testa: la Lazio è una bella realtà, ma il suo ruolo nel campionato sara' quello di una squadra " brillante e positiva", per

la scalata alle prime posizioni non ha ancora né l'autorità, né il mestiere, né il prestigio, né la grinta necessarie: una squadra che non deluderà, ma che non potrà consentire sogni ed illusioni gratuite. Lazio, dicevamo, già molto concentrata, forse troppo, ma Lorenzo si sa, è un tipo ....................................... impostata da Marchesi, proseguita da

Governato il cui tocco preciso smarca Chinaglia; il tiro del centravanti è ribattuto fortunosamente di stinco dal portiere; ma l'ex napoletano si riscatta prontamente al 26' si inserisce scaltramnete tra due difensori grossetani, sorprendendoli in fase di scambio, conquista di forza la sfera, avanza, scarta il libero Cecurani e da

venti metri lascia partire un autentico mmissile a fil di traversa che il portiere nemmeno vede. Bellissimo per potenza e precisione. Rotto il ghiaccio la Lazio impone rapidamente la sua superiorità di classe e di manovra; non passano tre minuti che arriva il raddoppio di Morrone; a distanza ravvicinata su grande invito di

Fortunato; il terzo goal (41') lo realizza Massa a conclusione di una lunga e felice iniziativa personale portata avanti attraverso una serie di eleganti e precise serpentine in slalom. La ripresa è decisamente scadente. La Lazio non forza più tanto, il Grosseto presenta una formazione imbottita di ragazzi: ad ogni modo (49') i romani portano a quattro il bottino, dopo uno

scambio con Cucchi, Morrone infila di sinistro nell'angolo basso imprendibile per il portiere grossetano Nonostante il clima cavalleresco e amichevole della contesa Morrone trova il modo di infortunarsi al 58', rimedia una botta alla gamba destra, nulla di serio per fortuna, e Lorenzo per eccesso di prudenza, lo rimpiazza con Nanni.

Al 75' la Lazio porta a cinque il suo bottino: Massa anticipa lo stopper avversario, scarta terzino e portiere avversario uscitogli incontro e mette dentro, a porta vuota. Fioccano gli applausi: 5 a 0.


LAZIO-GROSSETO 5-0 (3-0)

MARCATORI: Chinaglia al 26'; Morrone al 29'; Massa al 41'; Morrone al 49' ; Massa al 75'.


8 LAZIO:Di Vincenzo (Sulfaro), Chiossi ( Wilson dal 75'), Facco, Governato, Soldo (Papadopulo), Marchesi, Morrone ( Nanni dal 73'), Chinaglia, Fortunato, Massa (Stellone dal 75'), Dolso (Cucchi)

GROSSETO: Tommasi (Bonguerrieri); Buffetto, Pelosi (Cappelli), Menciassi, Angelini, Sicurani, Cugino (Masillo), Zecchini (Petri), Masillo (Martelli), Squarcia (Scotti), Brumana.

ARBITRO: Tini, di Livorno

Edit by GRC: Flavio, cortesemente, tieni presente che i link ai giocatori vanno messi senza il nome di battesimo nella parte descrittiva del link. Esempio: Di Vincenzo, così va linkato in formazione un nostro calciatore.

Sintassi da utilizzare: [[Di Vincenzo Rosario|Di Vincenzo]], [[Sulfaro Michelangelo|Sulfaro]] ecc...

Provvedi pertanto alla relativa rimozione dei nomi di battesimo nella formazione qui sopra. I calciatori, poi, anche quelli avversari, separali sempre con le virgolette e non con i punti e virgola che trovi nell'articolo e fai attenzione agli spazi tra un nome ed un altro (vedi Dolso/Cucchi) e a quelli dopo una parentesi che non devono esserci (vedi Martelli e Scotti del Grosseto). Ricordati inoltre di sistemare il testo che ha trascritto sopra. Prima di salvare, effettua sempre un'anteprima del tuo lavoro. Rileggi attentamente ciò che hai scritto ed eventualmente apporta le correzioni necessarie. Poi, a verifica conclusa, salva il tuo lavoro. Prendi l'abitudine di lavorare sempre così. P.S.: me l'hai detto tu di seguirti come un cieco... Grazie



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Gruppo Laziale

Lazio b.Fortitudo 3-2

Nonostante che il campo non fosse nelle sue migliori condizioni gli arbitri hanno fatto svolgere gli incontri stabiliti sul campo della Rondinella dove il pubblico era accorso numerosissimo. La Fortitudo ha dato il calcio d'inizio. Le prime azioni sono favorevoli ai rosso-bleu poi i bianco-celesti si riprendono in una loro discesa Consiglio porta un

insidioso pallone che Sansoni IV nell' orgasmo della difesa con un colpo di testa spediva nella propria rete senza che il portiere fortitudiano che aveva il sole in faccia potesse tentare la parata. Sono passati appena 11 minuti dall'inizio della partita.

La Fortitudo si riprende rabbiosamente e la prima linea, mirabile per efficacia, metterà a ben dura prova la difesa laziale. Il piccolo Bernardoni (Bernardini n.d.r) si fa spesso applaudire per le belle parate. Ma se gli assalti dei bianco-celesti sono meno numerosi di quelli dei rosso-bleu riescono più proficui e più pericolosi a causa di qualche deficienza nella difesa della Fortitudo.

È così che al 26° minuto Varini fugge rapido lungo la linea laterale e giunto nell'area della porta centra con precisione. Raffo raccoglie e segna magnificamente nell'angolo superiore della porta. Dopo questo secondo goal laziale gli animi si riscaldano. In una serrata azione della Fortitudo sotto la porta avversaria i primi rosso-bleu, sono addosso al portiere che è terra col pallone.

Dosio indignato interviene in difesa del compagno e passa a vie di fatto contro Degni. Allora l'arbitro espelle Dosio e Degni cosicché entrambe le squadre sono ridotte a dieci uomini. La Fortitudo ha sempre una certa prevalenza dovuta alle azioni brillanti dei propri avanti.

Il fischio dell'arbitro segna subito la fine della prima ripresa su un goal che la Fortitudo ha saputo segnare per merito di Alessandroni. Il secondo tempo si è svolto con le medesime caratteristiche del primo. Al 9° minuto la Fortitudo perviene al pareggio su tiro di Montemezzo.

Ma non sono trascorsi più di due minuti che la Lazio che la Lazio porta a tre il numero dei suoi goals su shoot di Giubertoni che coronava una bella discesa in linea dei laziali. Da questo punto le azioni offensive da ambo le parti si bilanciavano in quanto che la Fortitudo ha perduto un po' della sua bella foga.

A dieci minuti dalla fine giunse intempestivamente il fischio dell'arbitro a sospendere la partita quando l' oscurità non era ancora tale da giustificare un atto tanto grave. Il pubblico sfollo' lentamente ed un po' deluso il campo commentando l' inaspettata fine di una partita intensamente attesa e più intensamente combattuta.

Le due squadre erano scese in campo nella seguente formazione: Lazio: Bernardini, Dosio, Saraceni, Parboni, Maneschi, Faccani, Fioranti, Giubertoni, Consiglio, Raffo, Varini.

Fortitudo: Antona, Ferraris, Sansoni IV, Sansoni III, Sansoni I, Sansoni II, Corbjons, Alessandroni, Degni, Montemezzo, Guidotti.


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La seduta di presidenza della Lega Sud (6 Novembre)

Presenti Bolognesi, Palmieri, Baldoni e avvocato Ambrosini

Incontro I squadre S.P.Lazio-S.S.Alba del 28-X-1923- Visto l'incarico relativo ed udito le ulteriori dichiarazioni dell'arbitro: 1) si rimanda a fine del girone di ritorno la ripetizione della partita a spese e beneficio del C.R.L.S;2) si ammonisce solennemente il giuocatore Bernardini Fulvio della S.P.Lazio per ripetuto giuco irregolare;

3) si sospende il giuocatore Degni Giovanni per una domenica effettiva di campionato già scontata per aver colpito con un pugno un avversario gettato su di lui da un proprio compagno; 4) si sospende per 4 domeniche effettive di campionato il giuocatore Proietti Luigi della S.S. Alba per atti di estrema violenza verso un giucatore in campo;

5) si sospende per 4 domeniche effettive di campionato il giuocatore Mariani Cesare della S.P.Lazio, per comportamento molto scorretto e tentate vie di fatto contro un avversario; 6) si sospende per 4 domeniche effettive di campionato il giuocatore Orazi (II) Vezio della S.P. Lazio per aver invaso il campo fra i primi suscitatori della mischia, partecipandovi con estrema violenza;

7) si sospende per 4 domeniche effettive di campionato il giucatore Buratti Attilio della S.S. Alba per contegno scorretto, provocatore e violento e per vie di fatto verso avversario e pubblico e si demandano al C.L.S. i definitivi provvedimenti a suo carico; 8) si infligge multa di L. 500 alla S.P. Lazio per aver parte del pubblico, nonostante le previdenti misure d' ordine preso, invaso il campo contribuendo in tal modo a indurre l' arbitro a sospendere la partita;

9) si infligge multa di L. 500 alla S.S. Alba per aver parte del suo pubblico invaso il campo in seguito ad incidenti la cui prima responsabilità risaliva a propri giuocatori, ed aver così contributo ad indurre l'arbitro a sospendere la partita; 10) si invita la S.S. Alba a voler prendere severi provvedimenti (da comunicare a questa Lega) a carico del sig Meda, il quale in funzione di guardalinee aggrediva giuocatori avversari e pubblico.







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L'inizio del Campionato sui campi Centro-Meridionali

Domenica scorsa ha finalmente avuto luogo l'inizio del campionato centro-meridionale. Per ora solamente Lazio e Puglia sono entrate in lizza. Prossimamente anche nella Campania e nella Sicilia comincieranno gli incontri. Nel Lazio le squadre hanno mantenuto un perfetto equilibrio; nelle Puglie invece risultati ricchi di sorprese.

A Roma, le due squadre che giustamente sono considerate all'avanguardia nel calcio centro-meridionale hanno disputato una partita che se pur nulla di risultati agli effetti di classifica in campionato, è stata ricca di emozioni e di insegnamenti.Domenica scorsa, sul campo del Rondinella, si sono trovati di fronte due metodi di lotta.

La squadra albina, pur essendo nei suoi valori individuali più insidiosa dell' avversaria, ha il grave difetto di svolgere un giuoco basato quasi unicamente sul virtuosismo dei suoi singoli componenti:E se ieri, per merito di Scioscia e di Degni, ha potuto pareggiare quando ormai ogni speranza era perduta, è pur vero che parecchie belle occasioni sono state sciupate per mancanza d' intesa dei giuocatori albini.

La squadra laziale, invece, pur essendo complessivamente inferiore a quella albina, ha saputo sfruttare a proprio vantaggio, con un largo giuoco, imperniato sulle due ali, in tutte le occasioni propizie. Le due squadre erano abbastanza in forma, leggermente a corto di fiato la Lazio.

Della squadra azzurra il migliore è stato Sclavi, che ha avuto delle parate spettacolose. I due <<bachs>> sono stati di gran lunga inferiori a quelli albini.Parboni si è lasciato cogliere dagli avanti albini diverse volte a metà campo, e non ha potuto coadiuvare efficacemente Saraceni (II).

I laziali, nel primo tempo e nella prima parte della ripresa hanno dominato l' Alba; nella seconda parte, a corto di fiato si sono lasciati cogliere in fallo diverse volte, e senza l' abilità del portiere Sclavi sarebbero stati puniti assai più duramente. Le squadre sono scese in campo nella seguente formazione:

ALBA: Mattei, Ricci, Corbion (Corbjons n.d.r.), Delle Fratte, Berti I, Faccani, Lo Prete, Rovida, Degni, Scioscia, Ziroli. LAZIO: Sclavi, Saraceni(II), Parboni, Nesi, Pardini, Mariani, Frascetti (Fraschetti n.d.r.), Filippi, Bernardini, Iockl (Okely (I) n.d.r), Cattaneo.

Ottimo l'arbitraggio di Dani del Genoa, che ha saputo frenare sin dall'inzio qualunque accenno di giuoco pesante.



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La Fortitudo piega la Lazio per 3 a 0

Sul bel campo Aurelio la Fortitudo ieri l'altro ha colto la vittoria sui laziali battendoli nettamente per tre a zero. Benché l'andamento della partita parli di una superiorità laziale per numero di azioni offensive e per una prolungata insistenza nella metà campo avversaria, pure i rosso-bleu hanno meritato l'ambito premio e per la maggiore nitidezza difensiva e per quella sacra fiamma per i colori sociali che trasforma gli uomini e li rende veramente formidabili.

Gli applausi che hanno coronato la fine della bella ed appassionante partita hanno dimostrato quanto intensamemte fosse atteso l' esito dell'urto dei due undici e come alla gioia del successo fosse accoppiata la speranza di un prossimo domani foriero di nuovi ed ambiti allori.

La squadra di Borgo, allenatasi silenziosamente nella lontana solitudine campestre della Madonna del Riposo, ha confermato il valore eccellente fatto intravedere sin dalla prima uscita contro gli audaciani ed ha consacrato una squadra che può, attualmente, aspirare con seri titoli alla conquista del primato.

Vittori ha avuto delle parate veramente eccezionali e ha dimostrano di aver riacquistato quella bella forma che gli valse qualche anno fa il titolo del più valente portiere di Roma e poco dopo quel periodo di decadenza dovuto ad una troppo rimarcata auto-gonfiatura. Vigile, dalla presa potente, pronto alla parata a terra, a districarsi nelle situazioni più critiche con agilità e prontezza: i difensori rosso-bleu possono

quindi essere tranquilli e lavorare senza assillanti preoccupazioni. La coppia dei terzini ha fatto miracoli. Lommi, rientra to nelle file borghigiane ha avuto nel primo tempo delle decisioni e delle manchevolezze dovute, si dice, al malessere che negli ultimi istanti dei primi 45 minuti del giuoco lo fece cadere a terra semisvenuto.

Rimessosi durante l'<<half-time>> egli ha giuocato una partita magnifica per decisione e potenza, frustrando tutti i tentativi laziali e rinviando lontano palloni su palloni; Bianchi P. ha funzionato egregiamente da quarto <<half>>, e, con una decisione alquanto spinta, ha impedito il tiro agli avanti azzurri.

La vera forza della squadra è nella linea dei secondi che hanno ridonato all' undici di Belluoce tutta quella vitalità e quella robustezza, per cui è giunto alla vittoria. Ferraris (IV), Pacchini, Sansoni III, sono stati gli eroi della lotta ed a loro si deve il risultato conseguito.

Gli avanti hanno giuocato di astuzia ed abilità. Le due ali-Alessandroni e Sansoni IV-hanno una velocità estrema e passaggi precisi, che il trio centrale sa sfruttare con decisione, specie Miliotti. Il ben pasciuto Mariano ha agilità sorprendenti per il non piccolo strato di adipe che mostra e ha riacquistato la brillante forma del passato.

Insiste forse un po' troppo nel mantenersi in posizione di fuori giuoco che, a seconda dei comperenti, potrebbe procurargli continui arresti. I fortitudiani , domenica hanno compreso ed attuato il giuoco da farsi contro i laziali e, perciò, hanno vinto. Onore ad essi. La Lazio ieri ha deluso e parecchio. Diremo che i tre <<goals>> segnati a Sclavi erano imparabili.

Il portiere laziale ha dimostrato ancora una volta di essere di grande classe e di sapersi salvare anche nelle più critiche circostanze. I terzini si sono fatti sorprendere in profondità ed in velocità, e alternando moltissime azioni a improvvise incertezze, hanno dato la vittoria ai rivali.

Specie il primo <<goal>> è imputabile esclusivamente a Saraceni (II) che non ha avuto la prontezza di spirito per riprendersi dell'errore commesso. Quindi è necessario che il piccolo Saraceni si abitui a non incantarsi ad infortunio avvenuto.La seconda lnea ha trovato subito la sua efficienza quando Parboni ha scambiato il posto con Pardini e la squadra, frustrata dallo smacco, si è gettata tutta all'attacco.

La pressione laziale, lunga ed insistente, ha procurato fino ad un dieci minuti dalla fine una certa ansia nelle file dei <<supporters>> fortitudiani, a cui raccomandiamo un po' di calma e anche un po' di rispetto verso chi dirige. lo scontro. Quei quattro scalmanati facilmente individuabili, possono creare imbarazzi alla propria società: il troppo amore nuoce.

La prima linea laziale ha trovato una marcatura assidua e costante che le ha impedito ogni conclusione; si aggiunga la notevole imprecisione, per non dir altro, di Fraschetti e il compito dei fortitudiani è agevolato. Ai laziali è da prescriversi una buona dose di amor sociale perché non si abbia a ripetere la dolorosa sorpresa.







Stagione 1921 22 Divisione Laziale 1 giornata Lazio- Roman 1-0

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Stagione 1921-22 Girone Laziale I giornata Lazio-Roman 1-0

Vittoria meritata e netta più di quel che dica il risultato inglese dell'incontro, i più forti hanno vinto: e se avessero saputo approfittare della loro manifesta superiorità, avrebbero potuto arricchire il modesto score. La prima linea azzurra difatti è stata il tallone d'Achille della squadra. Priva di Saraceni (I) e quindi già diminuita di efficienza, pur contando un atout del valore di Filippi, è mancata interamente nei suoi lusides. Migliore invece è apparsa quando nel secondo tempo, Fioranti è passato a mezzala sostituendosi a Saraceni (II).

Sostenuto ammirabilmente dalla seconda linea, sulla quale è emerso l'inesauribile Faccani, nella forma dei tempi migliori, ottimamente coadiuvato dai fratelli Orazi (Orazi (I) e Orazi (II) n.d.r), il quintetto d'assalto laziale avrebbe dovuto senza troppa difficoltà aumentare il punteggio a favore della squadra. Il trio di difesa è stato all'altezza della sua fama ed ha saputo sempre spezzare le insidiose trame dell'attacco giallo rosso, che al contrario di quello avversario ci è apparso veramente pericoloso per le doti di velocità non comuni, e per il tiro preciso e potente.

Meille e Guadagno ad ogni modo se la sono sempre cavata con onore e sono apparsi la colonna del loro team. Raggi, in porta, pur non sfoggiando delle parate classiche ha salvato con prontezza le più critiche situazioni. L' inizio è fischiato dall'arbitro Cerchia alle ore 3,20; il giuoco in gran parte si svolge nel campo del Roman tuttavia i giallo rossi trovano il modo di impegnare sovente e seriamente la difesa laziale. Il primo tempo termina così malgrado gli sforzi dei due teams senza che alcuno riesca a segnare. La ripresa vede la Lazio protesa all'attacco, decisa a trovare la via del goal. Al 15' Fioranti passa a mezz'ala; ora la prima linea azzurra combina meglio e gli attacchi alla rete di Raggi divengono più pericolosi.

Al 25' su calcio d'angolo di destra Faccani raccoglie e segna, ma l'arbitro annulla il goal. Finalmente al 27' su passaggio di Cella (I), Filippi manda la palla nella rete romanista. È il goal della vittoria. Il Roman si scuote e corre all'attacco e per poco non riesce a pareggiare, ma è un fuoco di paglia. Altre discese da una parte e dall'altra e sopravviene la fine.


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Stagione 1921-22 Girone Laziale II giornata Juventus Audax-Lazio 1-1

Sul campo della Rondinella le due squadre si sono presentate ben decise a non cedere di una linea nella loro prerogativa di superiorità. Lo stato del terreno non ha permesso il pieno svolgimento e il miglior disimpegno delle reciproche intenzioni e capacità. Se gli juventini durante il corso della partita si sono dimostrati leggermente superiori, con il loro attacco veloce e insidiosamente tramato, i laziali all'opposto hanno superato sé stessi nella difesa, dove ha emerso in grande stile Maneschi, reduce da Parigi, dove pare abbia avuto occasione di migliorare ancora il proprio giuoco. Ben difendendosi i laziali hanno anche saputo contrattaccare a tempo e con buon esito, riuscendo al match nullo.

Gli azzurri avrebbero potuto ieri giuocare una magnifica carta, se Dosio non fosse venuto a mancare, presentandosi in una formazione inaspettatamente formidabile; avrebbero forse, con Saraceni (I) collocato avanti, ottenuto una vittoria che li avrebbe decisamente posti a fianco delle più indicate leaders del campionato. Anche i nero-bianchi hanno ragione di rammaricarsi, di credersi sfuggito un successo iniziale che avrebbe potuto significar loro probabilità e possibilità più che incoraggianti. L'improvviso rinforzo delle file avversarie ha disturbato i loro calcoli e ribilanciato due forze che a parità hanno dovuto rassegnarsi ad un temporaneo fenomeno di elisione, o per lo meno di mutua menomazione, con vantaggio indiretto ma tangibile di altre forze concorrenti.


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Stagione 1921-22 Girone Laziale III giornata Lazio-U.S. Romana 1-0

Anche sul campo della Rondinella le riserve della Lazio e della U.S.Romana riuscivano ad incontrarsi ed i laziali risultavano vincitori per 1 goal a 0. Scendevano in campo anche le prime squadre delle suddette società, e per tutto il primo tempo erano capaci di tentare ed abbassare il giuoco, su un terreno per metà abbassato e per metà reso poltiglia. Su terreno in condizioni più favorevoli, con ogni probabilità si sarebbe potuto assistere ad una magnifica partita, data la formazione delle due squadre, e tenendo presente quelle azioni che nonostante il terreno impossibile pure a tratti ieri si formavano tanto dall'una che dall'altra delle parti in competizione.

All' inizio, Spaziani si fa applaudire per una bella parata su un bolide di Fraschetti; contrattaccando, un passaggio di Papi, Ceresi I spara, ma il tiro va di poco alato. Un corner di sinistra contro la Lazio viene respinto. Invece un corner destro, tirato di precisione da Faccani e raccolto di testa da Fioranti (I), è tramutato da questi in splendido goal per la Lazio. Gli unionisti contrattaccano vigorosamente con Scaramucci a centro secondo e Fioritta arretrato a terzino; lo stringente assalto unionista viene tuttavia solo a due tiri respinto da Bernardini.La ripresa, non ha luogo constatata anche dall'arbitro l'impossibilità a proseguire.


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Stagione 1921-22 Girone Laziale IV giornata Fortitudo-Lazio 2-1

Sul campo della Madonna del Riposo reso pesante e faticoso dalla pioggia dei giorni precedenti ieri gli azzurri della Lazio incappavano in una sconfitta di misura che impone loro il primo <<alt>> alla promettente avanzata iniziale. I <<rosso-bleu>> guadagnavano invece altri due punti, saltando con piena evidenza alla testa della classifica, e dove, vivendo sul vantaggio per tempo acquistatosi, possono attendere con fiducia i prossimi attacchi che Alba e Juventus Audax non mancheranno portar loro. Ieri la vittoria apparteneva alla squadra più resistente.

All'inizio i laziali, per circa una ventina di minuti davano una brillante impressione per la vivacità e l'intreccio fine e deciso del loro giuoco, costringendo i rosso-bleu ad una difesa serrata, accanita ed emozionante.

Poi a poco a poco la foga dei laziali si smorzava sotto il gioco della fatica e le pastoie obbligate dello scarso fiato, con l'eccezione degli inesauribili Faccani e Parboni; subentrava invece, a gradi il predominio fortitudiano invero ieri poco brillante e di rado esente da pecche e deficienze, ma stringente ed efficace per la sua assiduità e ferocia. Alla ripresa di fronte a buoni risvegli laziali, soppressi del tutto negli ultimi venti minuti, l'incalzante aggressività fortitudiana dava la caratteristica principale all'andamento del giuoco. La pesantezza del terreno ha influito grandemente nel rendere ineguale, povera ed inelegante l'azione di ambedue le squadre, meglio a loro agio, l'una e l'altra, al terreno sodo e al pallone secco.

Frequenti gli scontri per giuoco duro e le cadute: nel primo tempo Lommi doveva lasciare il campo, per rientrare al 10 minuto del secondo, dopo il <<goal>> segnato dalla Lazio:verso la fine usciva, per rientrare più tardi, anche Ferraris (IV): a Fraschetti posto <<knock-out>> per una pallonata al viso, accadeva altrettanto. Arbitro Cerchia, le due squadre scendono in campo nella seguente formazione: FORTITUDO: Vittori-Lommi, Ferraris (IV)-Sansoni II, Ferraris (IV), Sansoni IIII, Sansoni IV, Bramante, Barni, Bianchi, Canestrelli. LAZIO: Bernardini-Dosio, Parboni-Faccani, Maneschi, Orazi (I)-Fraschetti, Saraceni (I), Filippi, Fioranti, Varini.

La palla è alla Lazio, che attacca decisa: un bolide in angolo di Varini è respinto di testa da Lommi: Fioranti riprende tirando sotto la traversa, ma Vittori para e respinge; segue un calcio d'angolo tirato da Fraschetti, respinto. Durante una discesa fortitudiana Dosio è colto in <<mani>>, provocando un calcio di punizione da 17 metri tirato da Lommi; ne seguono due brevi mischie, finché Bramante da 5 metri raccoglie e spara fulmineo segnando al 29° il primo <<goal>> per la Fortitudo. Quasi subito, su uscita di Bernardini e ribattuta contro Barni, il pallone va a Sansoni IV che spara in goal vuoto segnando, ma l'arbitro ha già fischiato l'<<off-side >> per Barni, annullando. Esito nullo ottiene anche un calcio di punizione tirato da Maneschi respinto da Vittori, come pure un calcio d'angolo di Sansoni IV sulla rete laziale.

Alla ripresa i rosso-bleu benché in 10 uomini si mostrano alquanto aggressivi; la seconda linea laziale fornisce un lavoro attivissimo, che tuttavia esaurisce Maneschi, sino allor prezioso per il suo contributo alla prima linea. È uscito Fraschetti per il già detto <<knock-out>>, e i due << undici>> sono a parità di dieci, che i sostegni laziali ottengono il premio della loro particolare fatica, su punta di Maneschi che passa corto a Filippi e questi, se pur marcato, spara, segnando in angolo il <<goal>> per la Lazio al 7° minuto. Attacchi e contrattacchi caratterizzano i primi venti minuti di questa ripresa, finché i rosso-bleu prendono netto il sopravvento profittando della stanchezza degli attaccanti, tra i quali è tornato Fraschetti, e del centro-sostegno. Su calcio d'angolo tirato da Sansoni IV, Bianchi ha una maravigliosa rovesciata a volo, che Bernardini para per miracolo.

Scontrandosi con Faccani, Ferraris (IV) è a terra, e deve lasciare il campo. Vittori salva in <<corner>> un traversone di Fraschetti e poi respinge un tiro di Varini. Rientra Ferraris (IV). La palla è allungata al più piccolo dei Sansoni sorprende in velocità Orazi (I), e mentre si scontra con Parboni, che resta a terra, spara un potente traversone che fila come un bolide sotto la traversa laziale, segnando il <<goal>> della vittoria per la Fortitudo al 40° minuto. I rosso-bleu hanno ormai vinto; stringono ancora d'assedio Bernardini , finché l'arbitro segnala la fine.


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Stagione 1921-22 Girone Laziale V giornata Alba-Lazio 1-0



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