Domenica 4 novembre 1973 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Fiorentina 0-0
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4 novembre 1973 - 1.786 - Campionato di Serie A 1973/74 - IV giornata
LAZIO: F.Pulici, Petrelli, L.Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, Manservisi (60' D'Amico). A disposizione: 12 Moriggi, 13 Facco. Allenatore: Maestrelli.
FIORENTINA: Superchi, Galdiolo, Roggi, Beatrice, Brizi, Della Martira, Caso, Merlo, Desolati, Antognoni, Speggiorin (I) (83' Saltutti). A disposizione: 12 Favaro, 13 Guerini. Allenatore: Radice.
Arbitro: Sig. Gonella (Torino).
Note: giornata nuvolosa con temperatura rigida, terreno in ottime condizioni. Al 21' Superchi respinge un calcio di rigore a Chinaglia.
Spettatori: 43.083 circa, di cui 18.315 abbonati. Incasso £. 65.901.000.
La Lazio si imbatte in un Superchi in giornata di grazia. E' il portiere viola a negare la vittoria ai biancocelesti che comunque non brillano nel corso della gara. L'episodio chiave avviene al 21', quando Nanni cade in area atterrato da Merlo. Si incarica del penalty Chinaglia che spreca tirando addosso a Superchi. Nella ribattuta è sempre Long John a tirare sopra la traversa. Nella ripresa sono invece i viola a rendersi più pericolosi con Antognoni prima e con Desolati poi ma Pulici riesce a sventare le occasioni più pericolose. L'attacco della Lazio risulta sterile, con un Manservisi in ombra sostituito dal giovane D'Amico che mostra ottima visione di gioco e si rende più volte pericoloso per la difesa viola. La Lazio rimane al 2° posto in classifica con 5 punti; in testa è solitario il Napoli con 6.
l'Unità titola: "Equo ma poco entusiasmante 0-0 tra Lazio e Fiorentina. Mancato un rigore da Chinaglia il nervosismo ha fatto il resto. Per i toscani un punto utile che ridà respiro e speranze per il futuro".
L'articolo così prosegue: La Fiorentina, mancante di De Sisti (sostituito da Caso), ha impattato meritatamente all'Olimpico, contro una Lazio che si è lasciata sfuggire la grossa occasione di poter vincere, quando Chinaglia ha tirato, al 22' del primo tempo, un rigore centrale che Superchi ha respinto, rigore concesso da Gonella per fallo di Merlo ai danni di Nanni. Detto della mancanza di De Sisti, c'è da registrare, da parte laziale, l'inserimento di Petrelli che ha rilevato Facco, apparso sfasato nell'incontro di domenica scorsa contro la Juve, e non in buone condizioni fisiche tanto da disertare la partita di giovedì contro l'Armata Rossa. Ma veniamo al dunque. Squadre apparse entrambe nervose per la smania di riscattarsi dalle sconfitte subite nel precedente turno (la Lazio a Torino con la Juve e la Fiorentina in casa con il Foggia) hanno dato vita a 90' di gioco dignitoso, con occasioni da entrambe le parti per poter pervenire alla vittoria. Ma se i "viola" hanno avuto il gran merito di conquistare un pareggio prezioso in trasferta, la Lazio fallito il rigore, ha difettato soprattutto a centro campo, dove Nanni, Re Cecconi e Frustalupi non hanno mai innestato, in fase di contropiede, quella marcia in più capace di fornire a Chinaglia dei lanci smarcanti, mettendolo in condizione di portarsi a un tiro di schioppo da Superchi. Eppure Chinaglia, nonostante il penalty fallito, era in grande giornata e soltanto dal suo piede (salvo la gran botta di Nanni, proprio allo scadere dei 90', deviata in angolo da Superchi), sono venuti i pericoli per la porta del bravo Superchi.
La verità è che l'attuale Lazio è soltanto una pallida copia di quella dello scorso anno e il suo gioco di centrocampo è ancora troppo elaborato e poco incisivo, per di più frenato da una approssimata condizione di forma tanto di Garlaschelli che di Manservisi (Maestrelli ha fatto uscire quest'ultimo al 20' della ripresa, per far posto al giovane D'Amico che si è distinto per lanci lunghi a favore di Chinaglia). La difesa ha oggi riscattato, in parte, il disastroso secondo tempo di Torino, grazie a un Petrelli che oltre ad aver marcato bene Speggiorin, con le buone e con le cattive (l'ala ha dovuto abbandonare il campo zoppicante a 5' dalla fine), si è anche distinto in fase di fluidificazione, ad un Oddi più attento che ha concesso poco spazio a Desolati e ad un Wilson più disciplinato, mentre Martini non è stato efficace come in altre occasioni. Pulici ha dimostrato, con ottimi interventi su tiri di Speggiorin, Desolati, Antognoni, di non essere condizionato dalle batoste di Ipswich (4 gol) e di Torino (3 reti), distinguendosi anche su uscite volanti. Dal canto suo la Fiorentina dei giovani ha messo in mostra un gioco spumeggiante, dinamico, con punte di valore per quanto riguarda Antognoni e Speggiorin, anche se è apparsa difettosa di esperienza. Un pari, quello di oggi, che suona gran merito e che è di buon auspicio per il cammino futuro, pur se i " viola" hanno le loro ragioni di recriminare nei confronti del sig. Gonella che ha punito soltanto con un calcio a "due" in area, un vistoso fallo di ostruzione di Wilson ai danni di Antognoni (18' della ripresa), e ha sorvolato su un altro fallo in area contro Speggiorin. II reparto forse più zoppicante è apparso la difesa che, salvo Superchi e Galdiolo (ottimo francobollatore di Chinaglia, che oggi era difficile tenere a freno), ha mostrato una certa approssimazione in Roggi, Brizi e Beatrice (quest'ultimo prelevato dalla Ternana e che, forse, per reazione al gioco-corto di Viciani, si lancia spesso in "galoppate" dissennate che sguarniscono il settore di sua competenza).
Tirando le somme, comunque, non vi è dubbio che se occasioni di pervenire al gol vi sono state da entrambe le parti, le più favorevoli sono state alla portata dei "viola". Nel primo tempo, al 18', Speggiorin ha tirato una punizione-bomba che Pulici è stato bravo a sventare in angolo e sul conseguente corner, con colpo di testa di Desolati, ha parato, non trattenendo e la palla ha picchiato sul palo sinistro per poi tornare tra le braccia del portiere. Nella ripresa un tiro a spiovere di Desolati è mancato poco non facesse secco Pulici in uno sbandamento della difesa, ma, per fortuna, la palla ha picchiato sulla traversa uscendo sul fondo. Per la Lazio si era incaricato Chinaglia di portare insidie alla porta di Superchi, al 15' su cross di Nanni e tiro di sinistro che Superchi ha parato; al 26' su servizio di Frustalupi con respinta di istinto del guardiano viola, mentre Re Cecconi non ha avuto miglior fortuna su un tiro di testa al 40' del primo tempo. Concludendo, se possiamo rilevare una supremazia territoriale dei biancazzurri, per tutto l'arco dei 90' in contropiede sono apparsi più pericolosi gli ospiti, ma il pareggio è stato, in definitiva, il risultato più giusto, perché nessuna delle due squadre è riuscita ad imporre il proprio gioco.