Storia della stagione 1934/35
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Lo scudetto 1934/35 viene vinto dalla Juventus che totalizza 44 punti e precede l'Ambrosiana ferma a 42, la Fiorentina con 39, la Roma con 35 e in quinta posizione la Lazio con 32 punti. Retrocedono in serie B il Livorno e la Pro Vercelli, mentre vengono promossi il Bari e il Genova. La Lazio disputa un buon campionato ma il risultato finale è inferiore alle attese del presidente Eugenio Gualdi, del trainer Walter Alt e dei sostenitori biancocelesti. Il rendimento dell'attacco risulta abbastanza positivo mentre la difesa non svolge al meglio il proprio compito e subisce ben 46 reti. La squadra fa riscontrare nette sconfitte in casa con il Milan (1-4), con la Fiorentina (3-5) e con la modesta Alessandria (0-1). Pessima la gara persa con la Juventus a Torino (6-1).
I successi più prestigiosi si rilevano con la Juventus in casa (5-3), con la "bestia nera" Napoli che viene sconfitto per 3-1 e con l'Ambrosiana all'ultima giornata per 4-2. Questa sconfitta costerà ai nerazzurri lo scudetto. Le due stracittadine finiscono in parità (1-1 e 0-0). Il goleador più prolifico è Silvio Piola che segna 20 reti e che finirà al secondo posto assoluto dietro il romanista Guaita. Otto reti le segnano Juan Fantoni e Guarisi mentre 7 reti le mette a segno Antonio Bisigato. Il campionato della Lazio è pesantemente condizionato dalla tragica morte di Octavio Fantoni che si spegne per i postumi di un incidente di gioco avvenuto durante Lazio-Torino del 20 gennaio 1935.
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