Sabato 18 aprile 1987 - Modena, stadio Alberto Braglia - Modena-Lazio 1-1
Turno precedente - Turno successivo
18 aprile 1987 - 2319 - Campionato di Serie B 1986/87 - 29ª giornata
MODENA: Meani, Catellani, Torroni, Piacentini (67' Re), I.Ballardini, Santini (67' M.Ferraris), Longhi, Boscolo, Frutti, Bergamo, Rabitti. All. Mascalaito.
LAZIO: Terraneo, Filisetti, Piscedda, V.Esposito, Acerbis, Marino, Camolese, Magnocavallo (46' Caso), Fiorini, Pin, Mandelli (83' Podavini). A disp. Ielpo, Rizzolo. All. Fascetti.
Arbitro: Sig. Tarallo di Como.
Marcatori: 47' Pin, 80' M.Ferraris.
Note: giornata di sole. Terreno in buone condizioni.
Spettatori: 10.000 circa
Col gol di Pin, per la Lazio poteva essere davvero un «Sabato In». Invece è finita in parità e, data la ricorrenza pasquale, è giusto così. E' stata una partita più tattica che agonistica più tecnica che temperamentale. Ha cominciato il tecnico della Lazio, Fascetti, estraendo molte sorprese dall'uovo di Pasqua laziale: il libero Marino nelle vesti di stopper sulle orme del centravanti Frutti, Piscedda in quelle di libero e, in panchina, il fin qui intoccabile Podavini a fianco a Mimmo Caso. Mascalaito non si lascia influenzare e ritocca il suo undici di quel minimo richiesto da infortuni e squalifiche riproponendo il giovane Santini a presidio della fascia sinistra. Proprio Santini, opposto a Pin, diverrà involontario e sfortunato protagonista della partita. Pin e Santini si controllano a debita distanza per tutto il primo tempo: Santini è un centrocampista d'interdizione ma costringe Pin a ripiegare sovente ai limiti dell'area laziale. La spinta del mediano è però ininfluente ai fini della manovra e del risultato. Accade che, al ritorno delle squadre in campo (sono passati appena due minuti), Pin si avventura nella metà campo modenese e Santini ha l'occasione per esaltare la dote più congeniale: l'interdizione. Invece l'inesperienza prevale e il laziale, ricevuta una palla invitante da Mandelli, non esita e scocca un tiro forte sul quale Meani appare in ritardo. La palla si spegne nel sacco, nell'angolino basso alla destra del portiere vanamente proteso in tuffo. Al quarto d'ora della ripresa, Mascalaito ha l'invenzione geniale: fuori Piacentini e Santini, dentro Ferraris e Re. Re va a rilevare i compiti di Santini lungo la fascia sinistra costringendo Pin ad arretramenti più marcati; Ferraris (giovane centravanti proveniente dalla primavera del Genoa) va a piazzarsi in area per dar man forte a Frutti e Rabitti. Fascetti non se ne avvede e Ferraris va a bersaglio 20' dopo il suo ingresso in campo, al 34': Bergamo insiste caparbiamente sulla destra, va sul fondo, crossa rasoterra e Ferraris si inserisce prontamente battendo Terraneo da pochi passi.
Fonte: La Stampa