Domenica 12 aprile 1987 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Cesena 1-0
Turno precedente - Turno successivo
12 aprile 1987 - 2318 - Campionato di Serie B 1986/87 - 28ª giornata
LAZIO: Terraneo, Podavini (52' Caso), Acerbis, V.Esposito, Gregucci, Marino, Camolese, Magnocavallo, Fiorini, Pin, Mandelli (70' Filisetti). A disp. Ielpo, Piscedda, Rizzolo. All. Fascetti.
CESENA: S.Rossi, Cuttone (75' Traini), Cavasin, Bordin, Pancheri (69' Barozzi), F.Cucchi, Aselli, Sanguin, Rizzitelli, P.Sala, Simonini. A disp. Dell'Oglio, Minotti, Leoni. All. Bolchi.
Arbitro: Sig. Luci di Firenze.
Marcatori: 65' Fiorini.
Note: giornata calda, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Simonini per proteste e Sanguin per gioco scorretto. Calci d'angolo: 7-3 a favore del Cesena.
Spettatori: 33.000 circa con 18.154 paganti con un incasso al botteghino di £. 200.989.000.
Il numero 13 non ha portato fortuna al Cesena che ha perduto contro la Lazio la partita e la testa della classifica. I romagnoli, in serie positiva appunto da 13 giornate, hanno seguito la sorte di altre «grandi» del campionato di serie B che hanno trovato disco rosso all'Olimpico. Tuttavia c'è voluta una prodezza di Fiorini al 65' per consentire alla Lazio di segnare il gol del successo, quando sembrava che la gara fosse avviata verso un giusto risultato di parità, il centravanti raccoglieva un passaggio in verticale di Magnocavallo, si liberava in area con un ottimo dribbling di un avversario e quando il portiere Rossi gli usciva incontro, insaccava di precisione. Un gol molto bello che illuminava una partita piuttosto deludente. Il Cesena ha commesso l'errore di impostare una gara di contenimento, quando invece avrebbe potuto sfruttare la scarsa vena dei padroni di casa, chiaramente in debito di energie fisiche e psicologiche, dopo lo stress e la fatica accumulati mercoledì in Coppa Italia contro la Juventus. I romagnoli non sono stati neppure fortunati. Infatti al 22' si facevano sfuggire una clamorosa occasione per portarsi in vantaggio: Sanguin pescava Aselli lasciato solo in area avversaria in presunta posizione di fuorigioco non rilevata dall'arbitro. La difesa laziale si fermava. Lo stesso Aselli aveva un attimo di perplessità tirando con scarsa convinzione. Il portiere Terraneo si tuffava d'intuito deviando la palla in angolo. I laziali reclamavano vivacemente contro il direttore di gara il quale dimostrava anche in seguito di non aver azzeccato la giornata buona, ignorando al 27' un atterramento in area del laziale Pin e incappando in altri interventi non sempre felici. Nel complesso le emozioni offerte dalla partita sono state poche. Il Cesena ha messo in mostra una difesa ben organizzata, un efficace pressing a protezione della sua area, ma non ha saputo infondere consistenza al suo contropiede. Dopo aver incassato il gol, la squadra di Bolchi si produceva in una vivace reazione che creava serie difficoltà ai romani. Al 70' Terraneo volava sventando un insidioso colpo di testa sferrato da Simonini Lo 0-0 sarebbe stato il risultato più logico. Ma, a differenza degli avversari, la Lazio ha saputo trovare il gol vincente di Fiorini.
Eugenio Fascetti, negli spogliatoi, sembra contento a metà: E' stata una vittoria importante - esordisce -, anche perché molte squadre che ci sono dietro hanno fatto risultato. Non riusciamo ad uscire definitivamente dalla zona pericolo e questo mi preoccupa. Venticinque punti non sono pochi, ma se anche gli altri vincono... Questo Cesena vi ha fatto soffrire... Si chiudevano molto bene, spesso anche con gli attaccanti. Per questo abbiamo avuto difficoltà ad andare avanti sulle fasce ed abbiamo deciso di sfondare al centro. Qualche pericolo però lo avete corso. Solo nel primo tempo, in un'occasione, per aver sbagliato il fuorigioco. Per il resto dell'incontro non abbiamo più corso rischi, anche perché nella ripresa loro hanno rinunciato ad attaccare. Piuttosto deluso, invece, appare Bolchi: Non mi avrebbe soddisfatto neanche il pareggio, figuriamoci la sconfitta! Sono comunque contento perché i miei ragazzi hanno giocato bene, mettendo spesso alle corde la Lazio. Abbiamo avuto almeno tre palle gol, senza considerare che l'arbitro ha fermato inspiegabilmente. Sanguin lanciato a rete, imputandogli un fallo assurdo. La Lazio ha fatto un tiro in porta ed ha segnato. Purtroppo sono le leggi del calcio.