Sabato 11 marzo 2023 - Bologna, stadio Renato Dall'Ara - Bologna-Lazio 0-0
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11 marzo 2023 – Bologna, stadio Renato Dall'Ara - Campionato di Serie A, XXVI giornata - inizio ore 20.45
BOLOGNA: Skorupski, Posch, Soumaoro, Lucumì, Cambiaso, Moro (62' Pyythia), Schouten (62' Medel); Aebischer (80' Soriano), Fergusonon, Kyriakopoulos (57' Zirkzee), Barrow. A disposizione: Bardi, Ravaglia, Sosa, Bonifazi, Lykogiannis, De Silvestri, Sansone, Arnautovic. Allenatore: Thiago Motta.
LAZIO: Provedel, Lazzari, Casale, Romagnoli, Hysaj, Milinkovic, Vecino, Luis Alberto (63' Basic), Pedro (80' Cancellieri), Felipe Anderson, Zaccagni. A disposizione: Maximiano, Adamonis, Patric, Radu, Pellegrini, Gila, Fares, Cataldi, Marcos Antonio, Bertini, Romero. Allenatore: Sarri.
Arbitro: Sig. Maresca (Napoli) - Assistenti Sigg. Bercigli e Cecconi - Quarto uomo Sig. Feliciani - V.A.R. Sig. Mazzoleni - A.V.A.R. Sig. Paganessi.
Note: osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del naufragio di migranti a Cutro (KR). Ammonito 22' Hysaj, 24' Moro, 34' Ferguson, 45'+1' Vecino, 75' Zaccagni. Angoli . Recuperi: 3' p.t., 3' s.t.
Spettatori: .
► I calciatori convocati per la partita odierna
• Il Corriere dello Sport titola: "Poca Lazio senza Ciro. Biancocelesti spuntati quando non c’è Immobile. Il Bologna continua a sognare l’Europa. Palo di Ferguson. Mai veramente incisiva, la squadra di Sarri perde terreno nella corsa alla Champions. Thiago Motta invece può essere soddisfatto della prestazione dei suoi".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Giusto così, a volte bisogna sapersi accontentare. La Lazio, senza Ciro, ha mancato l’occasione per scavalcare l’Inter e balzare al secondo posto. Troppo pesante l’assenza del capitano, l’unico in grado di riempire l’area e concretizzare il gioco di Sarri: sta mancando in modo terribile. Va bene un punto, perché il Bologna non avrebbe meritato di perdere, e non era facile imporsi al Dall’Ara. Complimenti a Thiago Motta, ha costruito una squadra vera e ha confermato di saper studiare bene le partite, anche se si continuerà a discutere del mancato ingresso di Arnautovic, furioso per essere rimasto a guardare: 90 minuti in panchina, è un caso. Il tecnico italo-brasiliano ha puntato su Barrow, più adatto ad "allungare" il campo, indovinando le mosse giuste per limitare la Lazio. Nell’ultima mezz’ora, quando è entrato Zirkzee (non l’austriaco) e ha stravolto il centrocampo con Medel e Pyythia, il livello del Bologna si è abbassato. Sarri, dentro la volata Champions, si ritrova senza alternative nel reparto avanzato, quello che determina 8 gol nelle ultime 11 partite ufficiali, comprese Coppe, che sono pochi per pensare in grande. In prossimità del derby con la Roma, ha perso anche Vecino, ammonito da Maresca con un eccesso di severità rispetto al metro di giudizio tenuto per l’intera partita. Nono clean sheet in trasferta (record), la difesa è solida, ma sarebbe bastato un episodio per rendere la rimonta una salita impossibile. Ferguson ha colpito un palo. La Lazio, anche riprendendo il controllo, nel secondo tempo non ha mai tirato in porta.
Duelli. Thiago Motta ha scelto Barrow, funzionale al tipo di partita costruita a tavolino. L’aggressione sostenuta da cinque centrocampisti, palla lunga a cercare le ripartenze del gambiano, Aebischer e Kyriakopoulos larghissimi sulle fasce per favorire il cambio di gioco e attaccare Lazzari e Hysaj. Densità per sporcare il palleggio della Lazio. Doppia missione assegnata a Ferguson, trequartista o seconda punta di disturbo su Romagnoli quando impostava Provedel, mezzala destra con palla a Skorupski. Moro si è incollato a Milinkovic, Schouten incrociava Luis Alberto. Squadra cortissima, raccolta in 30 metri. E’ venuto fuori un corpo a corpo, ad altissima intensità, in ogni zona del campo. La Lazio, sotto pressione, ha faticato a distendersi come al solito. Ha contribuito Maresca, arbitrando all’inglese e senza fischiare (nella parte iniziale) un paio di falli evidentissimi su Felipe e Zaccagni. Hysaj ha preso il giallo per proteste dopo essere stato abbattuto e Vecino, a un sospiro dall’intervallo, ha beccato l’ammonizione che lo costringerà a saltare la Roma. Metro diverso di giudizio.
Rimpianti. Il primo tempo si è chiuso sul filo dei nervi e in equilibrio nel conto delle occasioni. Ferguson, imbeccato da Kyriakopoulos, ha timbrato il palo di testa. Un gol sbagliato dallo scozzese, giocatore di valore assoluto. Provedel, cinque minuti dopo, ha respinto il destro potente di Barrow. Il Bologna puntava sui cross (12 all’intervallo), la Lazio anche spingendo in area Milinkovic non riusciva a servirlo. Irriconoscibile e fuori forma il serbo, di nuovo peggiore in campo. Meglio la palla filtrante di Luis Alberto per Pedro, incapace di trasformare un rigore in movimento. Poi Skoruspski si è superato con un doppio intervento sul Mago, lanciato da Zaccagni, e su Felipe. Chissà quanto Sarri avrà rimpianto l’assenza di Immobile: tre volte davanti al portiere del Bologna, almeno un pallone lo avrebbe messo dentro.
Equilibrio sottile. Thiago Motta, dopo quasi un’ora, ha osato. Dentro Zirkzee, spostando Barrow a sinistra. Poi sono entrati Medel e Pyyhtia ma è sembrato subito togliessero qualcosa al centrocampo del Bologna. Sarri ha cercato freschezza con l’ingresso di Basic per Luis Alberto. I ritmi si sono abbassati, favorendo la Lazio, di nuovo capace di tirare su il baricentro e assumere il controllo, senza però sfondare o entrare in area. Più pericoloso Barrow, con un tiro a giro fuori di un soffio. Era un pareggio scritto dal destino.
• Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano: .
• Il Tempo titola: .
Prosegue il quotidiano romano: .
• La Gazzetta dello Sport titola: .
Continua la "rosea":
► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:
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