Pizzetti Alberto
Portiere, nato a Roma il 4 gennaio 1911. Prelevato dalla Virtus Goliarda, arriva alla Lazio nell'estate 1928 e rimane in organico dal 1928/29 al 1932/33, senza peraltro mai essere impiegato in partite ufficiali della prima squadra. Per lui solo amichevoli e partite con la squadra riserve nei Campionati di pertinenza.
Difende la porta della Lazio nell'amichevole Lazio-Budapesti III Kerulet (3-1) del 26 dicembre 1929. Nell'occasione si rende protagonista di un'ottima prestazione che viene evidenziata nella cronaca della gara, riportata su "Il Messaggero": ... Occorre qui a fare l'elogio del giovane Pizzetti al quale va tributata più di una lode. E' un portiere che ha veramente dinanzi a sè un grande avvenire. Non gli fanno difetto la classe e l'intuito; conosce a perfezione la tecnica; ragiona e non si lascia salire il sangue alla testa. Lo abbiamo visto in momenti più che sconcertanti vivere l'emozione del fuoco ma non perdersi mai d'animo. Ha questa grande dote e gli sono di sicuro ausilio l'abilità dei movimenti e il preciso piazzamento. Pizzetti non ha sfigurato dinanzi al suo glorioso avversario Feher che ieri ha fatto parate indescrivibili ...
L'anno successivo, sempre nel giorno di Santo Stefano, viene prescelto come estremo difensore della Rappresentativa Romana nell'amichevole vinta per 3 a 2 contro il Sabaria.
Nel settembre 1931 passa in prestito al Monopòli ma poi rientra alla Lazio e riprende il posto di portiere di riserva dietro Sclavi e Bonadeo.
Con l'infortunio di Sclavi del febbraio 1933, sembra possibile un suo esordio con la maglia di titolare, ma la Lazio decide di non dargli fiducia e ingaggia Carniato.
Il quotidiano romano "Il Tevere" ne caldeggia l'impiego, pubblicando due foto con le seguenti didascalie: "Pizzetti superate le prime emozioni si accinge a fare il suo ingresso in prima squadra il più trionfalmente possibile. Per ora è impacciato dinnanzi all'obbiettivo: poi acquisirà disinvoltura" e "Ecco Pizzetti in un bellissimo tuffo. Contuttociò il portierino non persuaderà i laziali a preferirlo a Carniato. Nella Lazio avviene così: i più discussi e osteggiati sono sempre i migliori. Vedi Pepe, Pastore, Ratto ...".
Nella stagione 1933/34 è ceduto al Sora. Nel 1935/36 gioca con la Virtus Nova.