Mercoledì 22 marzo 1967 - Roma, stadio Flaminio - Lazio-Spartak Trnava 1-1
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Mitropa Cup 1966/67 - Quarti di Finale - Gara di Andata.
LAZIO: Cei, Masiello, Adorni, Carosi, Pagni, Castelletti, D'Amato, Burlando, Morrone, Dolso, Bagatti. All. Neri.
SPARTAK TRNAVA: Gerik, Kravarik, Majernik, Jarabek, Dobias, Hrusecky, Farkas, Svec, Kuna, Adamec, Kabat. All. Malatinsky.
Arbitro: Bircsak (Ungheria).
Marcatori: 55' Bagatti, 62' Adamec.
Note: pomeriggio di sole, leggero vento; terreno in discrete condizioni. Debutto nella Lazio di Masiello. Un centinaio di tifosi giunti dalla Cecoslovacchia al seguito dello Spartak. Calci d'angolo: 14-0 per lo Spartak.
Spettatori: 5.000 circa con 4.630 paganti per un incasso di £. 4.308.000.
In una settimana iniziata con grandi fermenti societari, in cui il Commissario Straordinario Lenzini viene nominato liquidatore della Sezione Calcio e al tempo stesso primo protagonista della nascente Lazio S.p.A., il mercoledì di Coppa propone un incontro di grande interesse. Ad affrontare i biancocelesti vi è lo Spartak Trnava, la compagine cecoslovacca che a sorpresa e per la prima volta nella sua storia è in testa al suo campionato. Gli ospiti che hanno in panchina una ex stella come Malatinsky, schierano tre nazionali (Kravarik, Kuna e Kabat) e un attaccante giovane (Adamec) che con 13 reti in 15 incontri è il capocannoniere in patria. Alla vigilia Lenzini chiede ai giocatori una prova di orgoglio dopo l'infausta trasferta di Ferrara in campionato e il capitano Pagni a nome di tutti i compagni assicura il massimo impegno. Neri, visto il grave infortunio capitato a Zanetti, che ha riportato un'infrazione ossea al perone destro, si affida al giovane Masiello riproponendo tra i pali Cei, assente negli ultimi tre incontri, e nella posizione di libero Castelletti. Nelle prime battute di gioco lo Spartak desta subito una grande impressione. Senza libero fisso gli ospiti si dispongono a zona muovendosi a fisarmonica e con una continuità incredibile. Quello che più stupisce i tifosi laziali e la stampa è il coraggio mostrato nel tirare tutti e da ogni posizione. Dopo qualche imbarazzo, la Lazio comincia comunque a farsi vedere. Dopo un tentativo di Bagatti, al 10' scambio tra Morrone e D'Amato e tiro di quest'ultimo che Gerik respinge in tuffo. Al 24' una leggerezza di Dolso per poco non favorisce Farkas in zona goal. Poco più tardi, dopo un tiro insidioso di D'Amato che costringe Gerik a una difficile risposta, gli ospiti sono pericolosissimi con due conclusioni violente del terzino Kravarik e del mediano Hrusecky su cui Cei deve tirar fuori il meglio del suo repertorio. A inizio ripresa ancora una "bomba" di Kabat fa venire i sudori freddi, ma è poi la Lazio a riuscire a passare in vantaggio. E' il 55' quando Carosi serve Dolso il cui cross sulla sinistra raggiunge D'Amato il quale opera un elegante pallonetto che supera in uscita il portiere: proprio sulla linea Bagatti dà il colpo di grazia al pallone. Dopo sette minuti lo Spartak perviene al pareggio. E' Adamec che con un formidabile tiro al volo dai trenta metri colpisce il palo interno con il pallone che schizza in rete senza che Cei possa minimamente fare qualcosa. I Cecoslovacchi continuano a spingere e collezionano un gran numero di angoli a favore, ma vere e proprie occasioni, tranne una in chiusura con Farkas, non ne riescono più a costruire. Negli spogliatoi moderata soddisfazione dei biancocelesti e un Neri letteralmente scatenato contro Morrone. "E' un coniglio, sta tradendo la squadra e i compagni in questo momento particolarmente difficile che richiede il massimo impegno da parte di tutti."