Mercoledì 28 luglio 1993 - Karlsruhe, Wildparkstadion - Karlsruhe-Lazio 1-0
Amichevole precedente - Amichevole successiva
28 luglio 1993 - Amichevole precampionato 1993/94
KARLSRUHE: Kahn, Neustadter, Bonan, Novotny, Bender, Rolff, Schuster, Schmidt, Schmitt (75' Krieg), Schutterl (68' Fritz), Kiriakov (46' Shmarov).
LAZIO: Marchegiani (79' Orsi), Negro, Favalli (60' Corino), De Paola (46' Di Matteo), Bergodi, Cravero (77' Bacci), Fuser (81' Di Vaio), Doll (46' Saurini), Winter (79' Sclosa), Gascoigne (60' Marcolin), Signori (77' Stroppa). All. Zoff.
Arbitro: sig. Fuchs.
Marcatore: 24' Bender.
Note: n.d.
Spettatori: n.d.
Primo test impegnativo della Lazio di Zoff contro il Karlsruhe, una delle migliori formazioni tedesche che nella stagione precedente ha conquistato un posto in Coppa UEFA. I padroni di casa molto più in avanti nella preparazione, a dieci giorni dall'inizio della Bundesliga, mostrano logicamente una freschezza atletica e una velocità che creano subito qualche imbarazzo ai biancocelesti ancora imballati dopo pochi giorni di preparazione. La Lazio comunque non sfigura, la difesa gioca con ordine mentre il centrocampo funzione a corrente alternata. Al 24' la mancanza di copertura sulla linea mediana del campo fa si che Bender possa tranquillamente avanzare dalla sua area e concludere con un gran tiro dai venti metri che finisce la sua corsa all'incrocio dei pali della porta difesa da Marchegiani. L'occasione di pareggiare i conti arriva presto, ma Signori spreca in modo clamoroso un delizioso suggerimento di Gascoigne calciando addosso al portiere tedesco. Quindi, prima dello scadere, una grande punizione di Fuser costringe a un volo acrobatico Kahn, mentre dall'altra parte Marchegiani deve superarsi su un colpo di testa di Novotny. Nella ripresa Zoff fa entrare Saurini al posto dell'impalpabile Doll e Di Matteo a quello di De Paola. La squadra in avanti appare più convinta e al 56' Signori manca ancora una favorevole occasione. Due minuti più tardi una bella iniziativa di Gascoigne non è premiata dalla fortuna. Scendono in campo quindi altri giocatori, ma la partita non riserva sino al termine più alcuna emozione.