Martedì 14 agosto 2007 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Dinamo Bucarest 1-1
14 agosto 2007 - 3.237 - Champions League 2007/08 - III turno preliminare, gara di andata
LAZIO: Ballotta, Scaloni, Stendardo (46' De Silvestri), Cribari (22' Kolarov), Zauri, Behrami, Ledesma, Mutarelli, Mauri (65' Del Nero), Pandev, Rocchi. A disposizione: Berni, Manfredini, Mudingayi, Makinwa. Allenatore: D.Rossi.
DINAMO BUCURESTI: Lobont, Blay, Radu, Nastase (32' Goian), Pulhac, Cristea, Ropotan, Izvoranu, Zicu (8' Oprita), Niculescu (76' Chacu), Danciulescu. A disposizione: Romanovs, Munteanu, Fernandes, Stoican. Allenatore: Rednic.
Arbitro: Sig. Henning Ovrebo (Norvegia).
Marcatori: 22' Danciulescu, 53' Mutarelli.
Note: serata calda, terreno in buone condizioni. Al 73' espulso Behrami per gioco violento, all'87' Mutarelli per doppia ammonizione e al 90' Goian per doppia ammonizione. Ammoniti: Nastase, Cristea, Pandev, Blay, Izvoranu, Mutarelli, Kolarov, Goian. Al 38' Rocchi sbaglia un calcio di rigore. Recuperi: 3' p.t., 4' s.t.
Spettatori: paganti 35.172 per un incasso di 556.790 euro.
All'Olimpico la Lazio pareggia 1-1 con la Dinamo Bucarest nell'andata del terzo turno preliminare di Champions League. Danciulescu al 21' porta i romeni in vantaggio con un colpo di testa su cui Ballotta non può nulla. Veemente la reazione della Lazio che sbaglia più volte. Rocchi al 38' si fa parare da Lobont un rigore. Non sbaglia Mutarelli e i biancocelesti al 53' pareggiano. Espulsi Behrami, Mutarelli e Goian. Incidenti tra i tifosi, con feriti, prima della gara.
"La squadra ha giocato bene e non potevo chiedere di più ai ragazzi - commenta a fine gara un Delio Rossi ancora fiducioso sul possibile passaggio della Lazio alla fase a gironi di Champions League - La sfortuna ci ha colpito, con tre infortuni subiti dallo stesso reparto. Poi, quando stavo per cambiare Cribari ed eravamo momentaneamente in dieci, è arrivato il loro gol. Visto dalla panchina sembrava rigore anche il fallo di mano di un loro difensore nel secondo tempo. Comunque a Bucarest ce la giocheremo. Abbiamo ancora cinquanta per cento di probabilità di passare il turno". Per quanto riguarda l'ordine pubblico, si sperava che l'approccio alla partita fosse sufficientemente soft. E invece parte dei solo annunciati 7 mila tifosi rumeni presenti all'Olimpico (in verità non sembravano più di 3 mila, molti dei quali "romani") sono comunque venuti a contatto con la tifoseria laziale.
Bilancio del prepartita: cinque tifosi rumeni feriti, di cui due da arma da taglio. Uno di questi, un trentatreenne, è stato ricoverato al Santo Spirito per una ferita al fianco che richiederà dieci giorni di prognosi. A proposito di questi incidenti, il Codacons ha chiesto che "in applicazione delle norme sulla responsabilità oggettiva, alla Lazio venga sospeso il campo per tutto il 2007-2008. Non si può aspettare il morto per prendere provvedimenti, la severità può servire a prevenire questi scontri" - conclude la nota del Codacons - "solo a condizione che venga costantemente applicata. Da qui la nostra richiesta: un segnale preciso da lanciare prima che inizi il campionato". Dopo il gol della Dinamo firmato Danciulescu e la conseguente esultanza di qualche centinaio di rumeni "nascosti" in tribuna Monte Mario, solo per un attimo si è temuto qualche scaramuccia, con unico a rimetterci un vetro divisorio mandato in frantumi dalla festa ospite. Il rigore mancato da Rocchi suscitava qualche canto di scherno (tipicamente italiano) ai supporters in trasferta, in un clima diventato quasi surreale per i 35 mila cuori laziali presenti all'Olimpico.
Lo zigomo forse fratturato che costringe Cribari ad una preoccupata visita alla clinica "Mater Dei" e l'infortunio muscolare che mette ko anche Stendardo, paiono essere la ciliegina su una serata a dir poco sfortunata. Cori offensivi di un esigua minoranza sono stati sovrastati da tutto lo stadio, poi l'ingresso di Kolarov ed il bel gol di Mutarelli hanno ridato improvvisamente speranza al tifo di casa e tutto viene rimandato a Bucarest tra due settimane. Fortunatamente con un arbitro diverso e meno protagonista.
La Gazzetta dello Sport titola: "In 9 tra errori e infortuni. La Lazio complica tutto. Un gol regalato alla Dinamo, un rigore sbagliato da Rocchi. Poi il pari di Mutarelli, due cartellini rossi e quattro giocatori k.o. La Lazio si qualifica se vince o pareggia segnando almeno 2 gol".
Continua la "rosea": Lazio masochista. Prima regala un gol in momentanea e colpevole inferiorità numerica, poi sbaglia un rigore con Rocchi e, nel bel mezzo della rimonta che così si ferma solo all'1-1, trova il modo di farsi male chiudendo in nove per le espulsioni dello scellerato Behrami e, per doppia ammonizione, di Mutarelli, l'autore del pareggio. Il 28 agosto a Bucarest sarà durissima e viste le premesse dell'andata farà un gran caldo: tra Dinamo e Lazio tre espulsi (a tempo scaduto è toccato pure al rumeno Goian), sei ammoniti e sei infortunati. Quasi una guerra. Ma non tutto è perduto, specie se l'impresentabile Pandev dell'Olimpico si ricorderà di essere un giocatore da contropiede, buono non solo per fare gol in amichevole. Match non fortunato che forse compromette l'accesso alla fase ai gironi della Champions (a Lotito lo scherzetto costerebbe una decina di milioni di euro) ma consegna a Delio Rossi indicazioni importanti: il meglio della Lazio, complici gli infortuni a catena (Cribari, Stendardo e Mauri), è venuto dalla panchina. Kolarov e De Silvestri, segnatevi questi due nomi: 21 e 20 anni, terzino sinistro e terzino destro, tutti e due con una gran voglia di attaccare. Saranno famosi. Nel calcio che conta però un'esitazione può costare tutto. È fatale quella della panchina della Lazio quando si fa male Cribari, alla metà del primo tempo. Colpito accidentalmente al volto (sospetta frattura dello zigomo) nell'area della Dinamo, il brasiliano resta tre minuti fuori campo, accanto alla porta di Lobont. Rossi vuole sapere, ma il verdetto medico tarda.
Quando arriva e si procede - fuori Cribari, dentro Kolarov - è già arrivata la sentenza della Dinamo. Un cross dalla trequarti di Pulhac, il lungo Danciulescu libero di saltare proprio dove dovrebbe esserci Cribari e dove invece due piccoletti come Mutarelli e Zauri possono opporre solo tanta buona volontà. Non è un colpo di testa irresistibile, ma per Ballotta, che si rifarà nella ripresa, basta e avanza. Il match, già complicato di suo, diventa una scalata. La Lazio ci mette cuore, gambe, ma pochissima lucidità. La collezione di punizioni, cominciata ben prima dello 0-1, continua e serve solo a mettere in mostra Lobont, che ferma i tiri di Pandev, Kolarov e Ledesma. Un modo per caricarsi per l'altro momento decisivo, che arriva quando all'intervallo mancano dieci minuti: il regalo di Radu, che schiaffeggia il pallone entro l'area, non bisognerebbe mai rifiutarlo. Ma dal dischetto Rocchi calcia un rigore molle, che esalta le doti acrobatiche di Lobont. Notte fonda. Dopo Cribari, Rossi perde anche l'altro centrale Stendardo, che si stira. Dall'inizio della ripresa la difesa della Lazio è inedita: De Silvestri-Scaloni-Zauri-Kolarov, l'improvvisazione al potere. Ma al giovane serbo, che già nel primo tempo aveva mostrato notevoli qualità di spinta e di tiro (con entrambi i piedi), si aggiungono sulla corsia opposta il temperamento, la personalità e la corsa di De Silvestri.
È dal suo cross, bellissimo, che dopo appena cinque minuti arriva l'incornata dell'1-1 di Mutarelli. Ci sarebbe tutto il tempo per finire di raddrizzare una partita maledetta. Lo meriterebbero i 35mila paganti dell'Olimpico (tantissimi), che tifano e zittiscono anche il minimo accenno di imbecillità d'una parte della curva che il peggio di sé lo ha dato fuori dallo stadio. Ma la Lazio è all'arrembaggio in pratica dal primo minuto e la stanchezza comincia a farsi sentire. Con essa, spuntano i fragili nervi d'una squadra non adusa al palcoscenico internazionale e ad arbitraggi "europei" come quello del bravo norvegese Henning. L'espulsione di Behrami, dopo che Pandev si è divorato un gol su assist di Del Nero (subentrato all'infortunato Mauri), è sacrosanta e stoppa la Lazio quando alla fine mancano ancora venti minuti. Quella di Mutarelli, quasi allo scadere, è frutto dell'ultima grande ingenuità. E, contando feriti e squalificati, suggerisce un inquietante interrogativo: a Bucarest, tra due settimane, chi gioca?
Il sito web "Uefa.com" commenta così la gara:
Si complica il cammino della S.S. Lazio per la qualificazione alla fase a gironi di UEFA Champions League. Allo Stadio Olimpico, davanti a oltre 35mila spettatori, gli uomini di Delio Rossi pareggiano 1-1 in rimonta contro la FC Dinamo 1948 Bucuresti: sotto all'intervallo per il gol di Ionel Danciulescu, i biancazzurri sbagliano un rigore con Tommaso Rocchi ma evitano la sconfitta grazie alla "zuccata" nel secondo tempo di Massimo Mutarelli. Per tornare dopo quattro anni a giocare la massima competizione europea per club, la Lazio tra due settimane in Romania dovrà vincere o pareggiare segnando due reti: un risultato da raggiungere senza Valon Behrami e lo stesso Mutarelli, espulsi nelle fasi finali insieme con Lucian Goian. Rossi conferma le aspettative della vigilia: 4-3-1-2 con Stefano Mauri trequartista alle spalle di Rocchi e Goran Pandev, in difesa la coppia centrale è formata da Emilson Cribari e Guglielmo Stendardo per l'indisponibilità di Sebastiano Siviglia. Mircea Rednic decide invece due cambi rispetto alla squadra che venerdì scorso ha sconfitto 3-0 l'FC Ceahlaul Piatra Neamt: a centrocampo Ianis Zicu e Silviu Izvoranu prendono il posto di Daniel Oprita e Catalin Munteanu.
Il primo affondo è dei padroni di casa: dopo 4', una punizione di Pandev costringe Bogdan Lobont – fenomenale questa sera – all'intervento in due tempi. Passano tre minuti e i romeni sono già costretti a effettuare una sostituzione: Zicu, ex FC Internazionale Milano e Parma FC, lascia il campo per infortunio e lo rimpiazza Oprita. Al 16' azione corale degli uomini di Rossi: Pandev innesca Mauri, che serve un perfetto assist a Rocchi il cui tiro trova però attento l'ex portiere dell'ACF Fiorentina, che devia in angolo. Al 18' ci prova Cribari di testa, ma il suo tentativo non ha fortuna. Nella sortita offensiva il difensore brasiliano si infortuna, ma la Lazio non riesce a effettuare il cambio: la Dinamo ne approfitta e al primo affondo passa. Cross dalla sinistra di Cristian Pulhac, Danciulescu sovrasta Mutarelli e mette all'incrocio dei pali, dove Marco Ballotta non può arrivare. Kolarov rileva Cribari ed è subito protagonista: Lobont smanaccia un suo cross sui piedi di Rocchi, ma Stefan Radu respinge di testa sulla linea il tiro a botta sicura dell'attaccante. Due punizioni dello stesso Kolarov e di Cristian Ledesma impegnano ancora Lobont, nel mezzo un rinvio di Stendardo colpisce in pieno Danciulescu e la palla termina alta di un soffio.
Poi gli ospiti devono ricorrere a un'altra sostituzione: Goian prende il posto dell'infortunato Vasile Nastase, ammonito nel primo tempo insieme con Adrian Cristea. Quello della Lazio diventa un assedio, ma Rocchi, Mauri, Kolarov e Ledesma non riescono a trovare la porta. Al 38' i padroni di casa si vedono assegnare un calcio di rigore dall'arbitro norvegese Tom Henning Ovrebo per un fallo di mano di Radu sugli sviluppi di un corner: Lobont è però in serata di grazia e respinge il piatto dagli undici metri di Rocchi. La ripresa si riapre con Lorenzo De Silvestri al posto di Stendardo. Il primo spunto è di Pandev, ma il suo sinistro sfila a lato. Al 51' bella ripartenza della Dinamo: Danciulescu imbecca il suo "gemello" Claudiu Niculescu, sul sinistro dell'attaccante Ballotta è attento e alza sopra la traversa. Tre minuti dopo la Lazio trova il meritato 1-1: De Silvestri affonda sulla destra, sul suo cross Mutarelli svetta in mezzo a due avversari e di testa mette nel sacco. Al 64' Rossi si "gioca" l'ultimo cambio: Mauri, toccato duro da Izvoranu (ammonito nell'occasione), lascia il posto al neo-acquisto Simone Del Nero.
A cavallo tra il 69' e il 70', i padroni di casa costruiscono due ottime occasioni: prima spreca Pandev, poi su un tiro di Ledesma deviato da Rocchi i riflessi di Lobont sono di nuovo fenomenali. La Lazio rimane in dieci al 73' per l'espulsione di Behrami, autore di un pericoloso intervento a piedi pari su un avversario. All'87', dopo l'ennesimo tentativo di Rocchi, anche Mutarelli rimedia il rosso per due ammonizioni ricevuti nel giro di pochi minuti. Per Henning Ovrebo ci sono gli straordinari, visto che finisce anzitempo sotto la doccia anche Goian. A Bucarest, tra due settimane, ci sarà da soffrire.