Martedì 12 febbraio 1980 - Sarzana (SP) - Juventus-Lazio 0-3
Turno precedente - Turno successivo
12 febbraio 1980 - Torneo di Viareggio 1980 - Gruppo D gara 3
JUVENTUS: Baratella, Salvalaio, Chiampan, Asquin, Marangon, Barbagli, Russo (55’ Koetting), Galasso, Antelmi (63’ Palano), Formoso, Satriano. All. Grosso.
LAZIO: Budoni (77’ Belli), Pochesci, Simoni, Bonometti, Piccinini, Perrone, Campilongo, Labonia (17’ Pesce e dal 76’ Aghilarre), Todesco, Ferretti, Scarsella. All. Clagluna.
Arbitro: sig. Vallesi (Pisa).
Marcatori: 36’ Ferretti (rig), 63’ Todesco, 73’ Ferretti (rig).
Note: giornata di sole. Espulsi al 60’ Marangon e Scarsella per reciproche scorrettezze ed al 62’ Satriano per somma di ammonizioni. Presenti in tribuna il presidente Lenzini, Lovati, Morrone, Acconcia, Lucchi, Simoni, Janich e De Sisti.
Spettatori: 2.000 circa.
Sergio Romanini su "La Gazzetta dello Sport" scrive: Gara nervosa con tre espulsi. Per ottenere il passaggio ai quarti di finale alla Juventus sarebbe stato sufficiente il pareggio; la Lazio, invece, aveva l’imperativo di vincere. È stata la Lazio ad ottenere il suo scopo superando i bianconeri con un punteggio che alla lunga è divenuto rotondo. Come si spiega questo cedimento degli juventini? A nostro avviso non solo con la consistenza della Lazio, più squadra, che dispone di elementi come Ferretti, Todesco, Simoni e Perrone, tanto per citare quelli più in vista, che danno un tono ed un equilibrio alla loro squadra di cui la giovane rappresentativa juventina non dispone.
Ed inoltre con il maturarsi di una situazione sfavorevole nei loro confronti. Come rilevava obiettivamente Janich a fine gara: «Gli juventini sono saltati sul piano nervoso e questo è comprensibile perché sono ragazzi impegnati in un tour de force, qualcosa come tre incontri, e tutti tirati, nel giro di cinque giorni», questo spiega anche certe reazioni e certi atteggiamanti dei ragazzi non certo in linea con lo «stile-Juventus». La partita era cominciata in modo piuttosto blando, con due sole azioni iniziali di Todesco al 4’ che, servito da Scarsella, tirava fuori ed a questa la Juve aveva risposto con un tito di Formoso deviato da Budoni. Nella Juventus si poneva in evidenza la vivacità di Sadriano e la mobilità di Formoso, oggi al suo esordio.