Giovedì 8 dicembre 2005 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Cittadella 2-0
8 dicembre 2005 - 3.168 - Coppa Italia 2005/06 - Ottavi di finale - gara d'andata
LAZIO: Ballotta, Belleri, Stendardo, Cribari, Zauri, Keller, Baronio (64' Dabo), Mudingayi, Manfredini (73' Behrami), Pandev, S.Inzaghi (81' Tare). A disposizione: Peruzzi, De Silvestri, Mea Vitali, Giallombardo. Allenatore: D.Rossi.
CITTADELLA: Pierobon, Milani, Damien (86' Cherubin), Giacobbo, Stancanelli, Sestu, Mazzocco, Carteri, Marchesan (66' Karlovic), De Gasperi, Ghirardello (66' Colussi). A disposizione: Peresson, Rubin, Musso, Amore. Allenatore: Foscarini.
Arbitro: Sig. Pantana (Macerata).
Marcatori: 39' S.Inzaghi (rig), 84' Pandev.
Note: serata fredda, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Marchesan, Stendardo, Musso. Calci d'angolo: 3 - 3 .Recuperi: 1′ p.t., 3′ s.t. .
Spettatori: 5.000 circa con 2.216 paganti per un incasso di euro 23.425; ingresso gratis per gli abbonati.
La Gazzetta dello Sport titola: "Simone Inzaghi rompe il digiuno e la Lazio-2 può sorridere. L'attaccante sblocca il risultato su rigore a un anno dall'ultimo gol, poi Pandev chiude i conti con un buon Cittadella".
Continua la "rosea": Tutto come previsto, ma con più fatica del previsto. La Lazio delle seconde linee ipoteca il passaggio ai quarti di coppa Italia con un 2-0 che è una punizione eccessiva per un Cittadella che esce dall'Olimpico a testa alta e con qualche rammarico. Delio Rossi, comunque, può ritenersi soddisfatto. E non solo per il risultato finale. La sua squadra ha archiviato la pratica senza spendere troppe energie grazie al drastico turnover operato. E, soprattutto, il tecnico ha avuto modo di constatare che, dietro il blocco dei titolari, c'è un discreto numero di elementi che gli torneranno certamente utili in avvenire. Come, ad esempio, il danese Keller, che non avrà grandi fondamentali, ma che ha dimostrato di saper macinare chilometri con un certo costrutto. Come il belga-congolese Mudingayi che è rimasto in campo fino alla fine senza fare una piega: forse è finalmente uscito dal tunnel dei guai fisici che, fino ad oggi, ne hanno fatto una sorta di oggetto misterioso. Come gli stessi Stendardo e Baronio che hanno riproposto la loro candidatura ad un ruolo da protagonisti. A togliere le castagne dal fuoco hanno però provveduto gli elementi più esperti della formazione biancoceleste. Zauri (uno dei due titolari schierati inizialmente, l'altro era Cribari) si è procurato il rigore che Inzaghi ha trasformato nel gol dell'1-0. Poi nella ripresa ci ha pensato Pandev a mettere al sicuro il risultato per il 2-0 finale. Sulla rete che ha sbloccato il risultato, peraltro, i veneti hanno avuto parecchio da ridire. Ma la decisione dell'arbitro Pantana di punire con il rigore il contatto tra Milani e Zauri è parsa giusta: il difensore ospite, arrivando da dietro, cerca di colpire il pallone, ma trova il piede di Zauri che si appresta a calciare verso la porta, impedendogli di tirare.
Dal dischetto Inzaghi ha realizzato senza problemi, tornando così al gol a distanza di un anno dalla sua ultima marcatura (il 25 novembre del 2004 in coppa Uefa contro il Partizan Belgrado). Il centravanti dell'ultimo scudetto laziale ha anche avuto l'occasione di raddoppiare a metà ripresa, ma sulla sua conclusione Pierobon è riuscito a parare in due tempi. Il 2-0 è così arrivato per merito di Pandev che, nel finale, ha evitato che la gara si chiudesse con il minimo scarto per una Lazio che, dopo un primo tempo accettabile seppur non trascendentale, nella ripresa ha affrontato la gara con sufficienza e con un ritmo troppo lento. Un calo però comprensibile se si considera che molti degli elementi schierati da Rossi non disputavano una gara intera da tempo memorabile. E che i pochi che invece di solito giocano hanno pensato bene di tirare un po' i remi in barca in vista dell'impegno di campionato di domenica a Livorno. E così il Cittadella, accompagnato all'Olimpico da qualche centinaio di tifosi, è riuscito a fare una discreta figura, nonostante le due categorie di differenza. Grazie anche ad un uso chirurgico della tattica del fuorigioco (i biancocelesti sono caduti nella trappola dieci volte), la formazione veneta ha concesso solo 4-5 palle-gol ai più titolati padroni di casa. Guidata in difesa dall'esperto Giacobbo e vivacizzata in avanti dalle iniziative del sempreverde Ghirardello, la squadra di Foscarini ha fatto capire a quella di Rossi che, nella gara di ritorno fra un mese in Veneto, sarà meglio non distrarsi.
La Repubblica così racconta la gara:
La Lazio delle seconde linee, e a volte anche terze, sbriga la pratica Coppa Italia con il minimo sforzo indispensabile, in un Olimpico semideserto e ghiacciato. 2-0 al Cittadella di Foscarini, squadra che ha fatto una bella figura e che ha messo in mostra qualche buona individualità, tipo l'ala Sestu che la Lazio sta osservando con attenzione da tempo. Risultato giusto: c'è però voluto un rigore molto generoso trasformato al 38' del pt da Simone Inzaghi che ha permesso alla partita di cambiare volto dopo un inizio equilibrato. Per Simone Inzaghi si tratta del ritorno al gol dopo un anno: l'ultima rete l'aveva segnata nel novembre 2004 contro il Partizan in Coppa Uefa. La seconda rete di Pandev: al 38' del st il macedone ha controllato un pallone filtrante di Keller e ha anticipato l'uscita del portiere al limite dell'area.