Giovedì 6 ottobre 2022 - Graz, Sturmstadion Liebenau - Sturm Graz-Lazio 0-0
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6 ottobre 2022 – Graz (Austria), Sturmstadion Liebenau - Europa League – Fase a gironi Gruppo F, gara 3 - inizio ore 18.45
STURM GRAZ: Siebenhandl, Gazibegovic, Affengruber, Wuthrich, Dante, Hierlander (76' Ljubic), Stankovic, Prass (84' Ingolitsch), Horvat (70' Kiteishvili); Ajeti (76' Sarkaria), Boving (70' Fuseini). A disposizione: Maric, Schutzenauer, Borkovic, Jantscher, Oroz, Schnegg, Wels. Allenatore: Ilzer.
LAZIO: Provedel, Hysaj, Gila (74' Patric), Romagnoli, Marusic (46' Lazzari), Milinkovic (63' Vecino), Cataldi, Luis Alberto, Felipe Anderson (46' Zaccagni), Immobile, Pedro (72' Cancellieri). A disposizione: Maximiano, Magro, Radu, Marcos Antonio, Basic, Romero. Allenatore: Sarri.
Arbitro: Sig. Bastien (Francia) - Assistenti Sigg. Zakrani e Berthomieu - Quarto uomo Sig. Pignard - V.A.R. Sig. Dieperink (Olanda) - A.V.A.R. Sig. Oostrom (Olanda) – Delegato UEFA Sig. Kazancioğlu (Turchia) - Osservatore arbitro Sig.?
Note: osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dello stadio di Malang in Indonesia. Espulso all'81' Gazibegovic per doppia ammonizione. Ammonito al 23' Ilzer per proteste, al 25' Cataldi, al 34' Hierlander, al 35' Gazibegovic, all'88' Patric, al 90' Siebenhandl, al 90'+5' Kiteishvili tutti per gioco falloso. Angoli 6-2. Recuperi: 0' p.t., 5' s.t.
Spettatori: 14.171.
► I calciatori convocati per la partita odierna
• Il Corriere dello Sport titola: "E' vero, la Lazio non è pronta. Regge in difesa ma non fa valere la propria superiorità. Annullato un gol a Immobile per fuorigioco. Dalle frasi di Sarri della vigilia alla prova di ieri a Graz: i biancocelesti deludono. In Europa è un’altra squadra".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Lentezza di pensiero in campo, lentezza di marcia in un girone senza marziani. Nulla di irreparabile, il pareggio bianco di Graz. Ma la Lazio è condannata a vincere le prossime due all’Olimpico (giovedì di nuovo contro gli austriaci e il 27 contro il Midtjylland), meglio essere bruschi. Nessun "ruttino" da pancia piena come per la débâcle danese, ma errori e sbadigli di troppo. Si poteva e si doveva battere lo [Sturm Graz|Sturm]], sarebbe accaduto se non si fosse giochicchiato. Se il gol di Ciro, un cobra che ha morso quell’unica briciola di occasione limpida, non fosse stato annullato per fuorigioco di spalla (destra) a 10 minuti dalla fine, il che lo costringe ancora all’asciutto in Europa. Ha tirato 3 volte e 4 sono stati i tiri totali della squadra, record negativo dal 2009. Non si può dire che la Lazio abbia riscaldato i cuori dei mille presenti a Graz, ma neppure che abbia tradito. Non ha preso gol, Gila e Romagnoli sono rimasti ben assemblati, e questa è una notizia per cui vale la pena brindare sempre.
L'analisi. E’ un pari in linea con le esigenze minime, non con le ambizioni massime. Quando il vento sarrista scade a innocente brezza, quando la Lazio non si esibisce da macchina di calcio, quando Milinkovic (ieri prima da titolare in Europa) fa fumo e si ostina con i tacchi (facendo imbestialire Sarri), succede quello che è successo ieri. La Lazio ha sofferto il piglio bersaglieresco degli austriaci, schierati con un 4-3-1-2 ricco di fervore atletico, in Europa non manca mai. La squadra di Mau non è mai riuscita a far correre gli austriaci senza palla. Sono mancati palleggio e velocità anche per i reticolati disposti dai rivali. Bøvin e Ajeti, gli attaccanti di Ilzer, hanno sempre attaccato la linea a 4. Stankovic, il regista tuttofare, si lanciava su Luis Alberto, sporcava le traiettorie di Cataldi, raddoppiava le marcature, rubava palla e creava blitz. Horvat, il trequartista, folleggiava tra le linee. Gli altri centrocampisti (Hierländer e Prass) erano sempre in zona "palla", è stato un continuo via-vai. I terzini (più Gazibegovic di Dante) venivano innescati da cambi di gioco. Marusic ne ha pagato le conseguenze, non riusciva ad autolanciarsi. Lo Sturm è riuscito ad annullare il palleggio dei biancocelesti, mai capaci di issarsi al centro del ring. Pedro, a sinistra, ha regalato i primi spunti, soprattutto quando è riuscito ad entrare dentro al campo e a duettare con Luis Alberto. Dante ha salvato in diagonale un triangolo tra Immobile e il Mago. Siebenhandl si è impaperato sull’angolo successivo, sfiorando l’autogollonzo. Lo Sturm s’è scosso, Provedel ha salvato su Bøving e Ajeti, poi ha regalato un tiro a Horvat. Pedro ha offerto un pallone d’oro a Ciro, salvato da Dante. Lo Sturm s’è rifatto vivo sfruttando due palloni rubati a Pedro e Milinkovic (tacco suicida). Volo di Provedel su tiro di Stankovic, diagonale provvidenziale di Marusic su Bøving. Lo Sturm, nel primo tempo, ha tirato 10 volte, 5 nello specchio, altro record negativo stagionale.
Il finale. Sarri ha avuto di più da Zaccagni (inserito a sinistra), Lazzari (al posto di Marusic) ha tentato qualche serpetina. Zac è stato murato da Siebenhandl, il tap-in (respinto) di Pedro era in fuorigioco. Lo Sturm ha tiracchiato, sgonfi andosi. I pruriti di vittoria della Lazio hanno prodotto un mini-bombardamento. Ciro ha un po’ lisciato su un lancione di Pedro, non ha colpito su assist di Cancellieri (entrato da ala destra). L’ha imbeccato Hysaj (spostato a sinistra), bravo a trasformare la linea difensiva in una rampa di lancio. Ciro s’è infilato tra Affengruber e Wuthrich, solcando il campo, s’è bevuto Siebenhandl. Il Var ha negato gioia, record di gol europei (sempre di Simone Inzaghi) e vittoria. Lo Sturm è rimasto in dieci. Patric, al posto di Gila (fastidio alla coscia destra), s’è immolato su Fuseini. Si è tremato.
• Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano: .
• Il Tempo titola: .
Prosegue il quotidiano romano:
• La Gazzetta dello Sport titola: .
Continua la "rosea": .
• Il sito web "Uefa.com" commenta così la gara:
• Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
Matita blu, errori anti-sarriani: "A livello mentale non abbiamo sbagliato, ma abbiamo fatto tanti errori dal punto di vista tecnico, la qualità del gioco è l’aspetto negativo, troppi palloni persi in maniera ingenua, c’è stata scarsa qualità, abbiamo subito l’aggressività degli avversari stando però in partita". Sarri, in Europa, ormai si è abituato ad accontentarsi di poco: "Con tutti i palloni che abbiamo perso in uscita non avremmo portato a casa il risultato se non ci fossimo stati mentalmente, il risultato si accetta con più serenità. Nel secondo tempo si poteva anche vincere". Tutti si aspettavano una Lazio diversa, più padrona del campo, non troppo schiava: "Qualche pallone lo abbiamo perso sull’aggressività loro, ma anche per colpe banali. In Europa bisogna adeguarsi all’aggressività". Milinkovic l’ha fatto imbestialire, poca incisività, troppi tacchi stucchevoli: "Quando si gioca così spesso la serata negativa, sporca dal punto di vista tecnico, è da mettere in conto. Quando ho visto che non era la serata ideale, ho preferito preservarlo". Sarri è tornato sulle parole della vigilia, sul deficit di competitività rispetto ai tre fronti, ha provato ad aggiustare il tiro per evitare polemiche: "Era un riferimento alla cilindrata mentale, se hai una cilindrata duemila puoi giocare una volta a settimana, per giocare ogni tre giorni bisogna avere una testa con quattromila di cilindrata". Nel prepartita, sul tema, s’erano registrate le parole del diesse Tare, ha smorzato: "Sarri ha tolto tanta pressione alla squadra e all’ambiente, penso che abbia fatto bene a dire in quel modo, è presto per dare un giudizio finale sulla squadra".
La difesa. Provedel non ha beccato gol. Gila e Romagnoli meritano i complimenti: "Gila ha fatto una gara di altissimo livello. La difesa si è trovata sotto pressione - ha aggiunto Sarri - difensivamente siamo andati bene. Una squadra che perde così tanti palloni mette la linea arretrata in difficoltà. La solidità è un aspetto positivo". Il girone F è equilibrato, lo sarà fino alla fine: "Il girone è difficile, appena sbagli una partita ti stanno sopra". Servono due vittorie nelle prossime due gare, come minimo: "E dobbiamo vincere anche con il Feyenoord per provare ad arrivare primi, ma questo è un girone che potrebbe rimanere equilibrato fino alla fine". C’è differenza tra Serie A e calcio europeo: "In Italia abbiamo un’idea sbagliata delle squadre europee, il calcio è cambiato, le due o tre top di un qualsiasi campionato sono squadre molto competitive. Ora la testa va a Firenze". Gila è da verificare, è uscito per un problema alla coscia destra: "Penso una contrattura. Romagnoli ha avuto un disturbo gastrointestinale a fine gara".
Il gioco. Dopo il Feyenoord, in Europa è sparito il gioco: "Una spiegazione non ce l’ho, abbiamo fatto 60 minuti col Feyenoord, i migliori della stagione, in partite così aggressive perdiamo fluidità". Stadion Graz-Liebenau, 14.000 posti sold out, s’è fatto sentire: "L'atmosfera è stata bella, ma sono stato 3 anni a Napoli, non è che mi impressiono", ha detto Sarri. Non crede che la Lazio soffra il fattore campo, anche se in Europa League ha vinto solo una volta nelle ultime 11 trasferte: "Penso di no. Se togliamo il Midtjylland, l’ultima partita fuori casa l’abbiamo persa a gennaio. Non direi che soffriamo il fattore campo, l’anno scorso abbiamo iniziato peggio in trasferta, poi è accaduto il contrario. Non mi sembra che siamo in grande sofferenza. Solo che in Europa ci sono altri fattori, tante squadre giocano col coltello tra i denti. C’è un’intensità maggiore, in Italia si vede raramente. Il campionato italiano ha mille difetti, ma non c’è una gara facile. Magari gli altri nei rispettivi campionati ogni tanto vanno via facilmente...".
► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:
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