Giovedì 16 agosto 2012 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Malmoe 2-1
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16 agosto 2012 - Amichevole precampionato 2012/13 - inizio ore 21.00
LAZIO: Bizzarri, Konko, Dias, Biava, Cavanda (84' Rozzi), Candreva (78' Radu), Onazi, Ledesma, Mauri (78' Kozak), Hernanes, Floccari (63' Zarate). A disposizione: Berardi, Scaloni, Zauri, Rocchi. Allenatore: Petkovic.
MALMOE: Dahlin, Concha (63' Stenström), Sudic, Helander, Ricardinho (77' Andersson), Nilsson, Nazari (66' Kroon), Figueiredo, Thern (77' Cibicki), Ranégie (63' Rexhepi), Rantie. A disposizione: Olsen, Pekalski, Larsson, Konate. Allenatore: Norling.
Arbitro: Sig. Calvarese (Teramo) - Assistenti Sigg.
Marcatori: 38' Hernanes (rig), 80' Rexhepi, 93' Kozak.
Note: ammonito al 37' Helander.
Spettatori: 1.500 circa.
Dal Corriere dello Sport:
L'aquila del deserto. Olimpia vola sopra i seggiolini vuoti del suo stadio dove per la seconda volta, quest'anno, gioca la Lazio di Petkovic. Nell'ultima contro il Getafe c'era qualche tifoso in più stavolta, dopo la sconfitta con gli spagnoli ed il Ferragosto appena trascorso, la maggior parte delle persone evita l'Olimpico. Anche Lotito. Siena, Torino, Galatasaray, Getafe. Solo sconfitte. I pochi fedelissimi sono stati però premiati. Con il Malmoe infatti è arrivata la prima vittoria dei biancocelesti contro una "grande". Le firme di Hernanes e Kozak. Gli svedesi, già avanti in campionato, sono scesi in campo con diversi giovani ma la squadra di Norling è attualmente seconda in classifica alle spalle dell'Elfsborg. Dunque la vittoria della Lazio stasera vale qualcosa. Soprattutto perché il 23 agosto ci sarà l'andata dei preliminari di Europa League contro il Mura 05. Si comincia con Bizzarri tra i pali e Floccari dal primo minuto. La prima conclusione in porta è proprio dell'attaccante calabrese, ora sul mercato. Al 6' girata in area controllata senza problemi da Dahlin. Al 12' inserimento di Mauri che, subito dopo aver superato il limite, conclude di sinistro a lato. Le idee di Mauri, la grinta di Ledesma, la corsa di Candreva. Le cose sembrano migliorare agli occhi dei tifosi. Al 18' proprio l'ex Cesena approfitta di un errore degli svedesi, provandoci dalla distanza. Palla a lato. La Lazio accelera, proprio come piace a Petkovic. Un minuto ed anche Hernanes tenta il gol dalla stessa posizione del compagno ottenendo lo stesso risultato. Un'altra cosa che piace al tecnico bosniaco è il gioco in verticale. Candreva lo accontenta lanciando a rete è Onazi, il giovane centrocampista non riesce però a segnare con Dahlin in uscita. Al 37' lancio illuminante di Ledesma per Mauri che viene atterrato in area da Helander. Rigore netto e Hernanes dal dischetto non sbaglia. Un gol che premia il brasiliano, stasera in netto miglioramento rispetto alle precedenti uscite. La conferma arriva al 44'. Il Profeta vede Dahlin fuori dai pali, tiro improvviso dalla distanza ma il gigante (omonimo dell'ex attaccante della Roma) riesce a deviare in extremis.
Riprende la partita. Al 53' idea di Mauri dalla destra, cross in mezzo e Candreva tenta la conclusione. Dahlin devia sulla traversa. Ottimo inizio. Petkovic incita dalla panchina Cavanda ed Onazi, calciatori che piacciono molto al tecnico di Sarajevo. Forse perché macinano chilometri, spesso ad alta velocità. La Lazio però non può fare a meno dell'esperienza e della classe. Quella di Ledesma, Hernanes e Mauri che tengono alta la squadra. L'argentino al 57' vede il capitano solo in area ma Dahlin lo anticipa. Zarate entra al 63', muovendosi da unica punta al posto di Floccari. L'argentino vuole stupire al 74' ma il suo tiro dalla distanza, dopo un'altra occasione fallita da Mauri davanti a Dahlin, finisce alto. Negli ultimi 10 minuti Petkovic prova il 4-3-3 e regala la vetrina a Radu. Il rumeno si rivede dopo tanto tempo a causa di un infortunio ma purtroppo proprio lui favorisce il pareggio degli svedesi. Stenström gli ruba palla sulla destra, serve Rexhepi che, in area, batte Bizzarri. Allo scadere però Kozak regala la vittoria alla Lazio. L'uomo dei gol "estremi" salva i compagni con un colpo di testa vincente, su angolo di Ledesma.
Dal Corriere della Sera:
Voleva risposte precise stavolta Petkovic. Non chiedeva giocate da extraterrestri ad Hernanes e a qualche altro giocatore sotto esame, ma di aiutare la squadra a trovare un'identità più definita sulla strada dei primi appuntamenti importanti della stagione. Dopo quattro sconfitte e nessun gol all'attivo la Lazio è finalmente riuscita a tranquillizzare un minimo il suo tecnico, battendo per 2-1 il Malmoe davanti ad un migliaio di spettatori. Proprio Hernanes, in sicura crescita, si è tolto la soddisfazione di firmare il vantaggio dal dischetto a fine primo tempo, dando sostanza ad una superiorità piuttosto marcata. Ancora una volta trascinata da un Candreva già in grado di mettere le marce alte, la squadra di Petkovic ha avuto molto anche da Mauri (non sempre lucido al momento di concludere), Konko, Floccari e dal baby Onazi, senza mai dare spazi ai deludenti svedesi, fino a qualche giorno fa primi in classifica in patria e con mezzo campionato nelle gambe.
Una migliore condizione fisica annullata dal palleggio di diversa qualità della Lazio, brava a gestire la seconda parte di gara fino all'errore dell'appena entrato Radu che dava via libera al colpo vincente dello svedese Rexhept, primo vero tiro in porta del Malmoe. Il colpo di testa di Kozak nei minuti finali evitava la beffa, regalando la prima piccola soddisfazione stagionale al gruppo biancoceleste. "Abbiamo dominato per novanta minuti - esordisce nel post partita l'allenatore laziale Vladimir Petkovic -, dovevamo sfruttare meglio però le otto, nove occasioni che ci sono capitate. Ho visto corsa, disciplina tattica: saremo pronti per l'inizio del campionato. Con la forza del gruppo possiamo rimediare a certe cose che ancora non vanno. Si è visto qualcosa di meglio, anche perché ho modificato certe cose - prosegue il tecnico bosniaco -. Credo sia necessario adattare lo stile di gioco alle qualità dei propri giocatori. Zarate ha dato tutto per il gruppo, come hanno fatto anche altri".
Attendendo le prime partite ufficiali e un restyling tecnico comunque indifferibile, resta calda la pista che porta allo svedese Granqvist. Preziosi ha capito di poter arrivare a Diakite e l'affare, lo scambio di difensori, potrebbe andare in porto anche in tempi relativamente brevi. Per quanto riguarda il mercato in uscita nella serata di ieri la Lazio ha ufficializzato il passaggio di Garrido al Norwich City. Dopo due anni lo spagnolo torna in Premier League con la formula del prestito con diritto di opzione a favore del club inglese.
Da La Repubblica:
La Lazio si è sbloccata. Malmoe piegato allo scadere. Prima vittoria "vera" della squadra di Petkovic, che batte 2-1 gli svedesi: segnano Hernanes e, dopo il momentaneo pareggio scandinavo, Kozak al 94'. Soddisfatto il tecnico: "Abbiamo dominato per tutta la partita".
Atmosfera quasi surreale per l'ultima amichevole estiva della nuova Lazio di Petkovic con appena 1500 tifosi ad assistere alla partita contro il Malmoe. L'amichevole post ferragostana è stata voluta fortemente dall'allenatore di Sarajevo per testare il gruppo a una settimana esatta dal primo impegno ufficiale contro il Mura 05 e finalmente sono arrivati riscontri positivi. Il tecnico croato ha confermato il 4-2-3-1 con Bizzarri in porta, davanti a lui Konko, Biava, Dias e Cavanda, a centrocampo Ledesma e Onazi, con Mauri, Hernanes e Candreva dietro all'unica punta Floccari. La Lazio questa volta non parte con il freno a mano tirato e sin dal primo minuto di gioco riesce ad avere costantemente il possesso del pallone creando tante occasioni da rete e arrivando anche al primo gol in partite "vere" con un calcio di rigore di Anderson Hernanes. È Stefano Mauri a procurarsi il tiro dagli undici metri con un bell'inserimento dei suoi interrotto dall'azione fallosa del centrale svedese Filip Helander. A parte il penalty, la Lazio dà segnali di ripresa: si muove tanto con Floccari, punto di riferimento offensivo, sempre pronto a spostarsi lateralmente per facilitare le incursioni dei centrocampisti. Bella partita di Onazi che si è suddiviso benissimo tra i compiti di copertura e quelli di costruzione del gioco. Prova positiva anche per Hernanes, molto più propositivo e al centro della manovra rispetto alle partite precedenti. Nonostante la grande mole di gioco costruita e la presenza costante nell'area di rigore avversaria, la Lazio è ancora poco cattiva sotto porta e i tiri nello specchio sono pochi. Il primo tempo si conclude con la Lazio in vantaggio di una sola rete.
Nessun cambio nella seconda frazione e i biancocelesti continuano a macinare gioco. Passano appena sette minuti e Candreva, ancora una volta tra i più pericolosi, colpisce una traversa con un tiro in diagonale deviato dall'estremo difensore Dahlin. Dopo pochi minuti altro grande inserimento di Mauri che da buona posizione prova un complicato pallonetto che viene agevolmente intercettato da un difensore svedese. Al 65' è il momento di Mauro Zarate che subentra al posto di un buon Sergio Floccari. L'argentino entra subito in partita proponendosi come vertice alto dell'undici di Petkovic e cercando delle buone iniziative ma perdendosi talvolta in alcuni dribbling fine a se stessi. È Mauri a sfiorare ancora la rete e al 33' viene sostituito, insieme a Candreva, da Radu e Kozak. Prima apparizione stagionale quindi per Radu che un minuto dopo, però, regala la rete del pareggio a Rexhepi perdendo un pallone in apparenza innocuo. Per la Lazio è una vera e propria beffa. Dopo aver gestito senza problemi, i biancocelesti vedono sfumare incredibilmente questa vittoria. Petkovic inserisce un altro attaccante, Antonio Rozzi (acclamatissimo dai tifosi anche prima del fischio d'inizio), e al 92' arriva la rete del nuovo vantaggio con Libor Kozak che incorna alla grande un calcio d'angolo di Zarate, chiudendo di fatto l'incontro.
Timidi segnali di ripresa per una Lazio che a pochi giorni dall'inizio della stagione è ancora in evidente ritardo. La squadra si muove tanto, crea anche molto ma fatica decisamente troppo a trovare la via del gol, un dato evidenziato anche da Petkovic nella consueta conferenza stampa di fine partita: "Abbiamo fatto una buona partita al contrario dell'ultima. Non c'è paragone, stasera abbiamo dominato per 90' senza subire niente. L'unica cosa che manca è saper sfruttare le occasioni che creiamo. Siamo a buon punto, oggi abbiamo messo disciplina tattica". È proprio sulla cattiveria sotto porta che dovrà lavorare la Lazio: "Dobbiamo imparare a sfruttare meglio le occasioni. Si parlerebbe in un'altra maniera se noi non avessimo segnato il secondo gol o se ne avessimo fatte altre cinque come avremmo potuto fare. Questi progressi vanno migliorati, manca ancora più velocità nella palla. Stasera abbiamo fatto meglio ma possiamo ancora migliorare, oggi è stato buono l'approccio e come abbiamo affrontare il pressing. Gli automatismi arrivano dopo un processo. Stasera ho visto una squadra che ha avuto grinta, dimostrandolo per 90 minuti". Infine la domanda su Zarate, partito un po' a sorpresa dalla panchina anche in questa occasione nonostante l'assenza di Klose: "Alla Lazio devono essere tutti campioni. Ognuno deve dare tutto per il gruppo, Zarate lo ha fatto stasera come lo hanno fatto gli altri".
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