Giovedì 6 gennaio 2022 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Empoli 3-3
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6 gennaio 2022 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XX giornata - inizio ore 14.30
LAZIO: Strakosha, Hysaj (89' Lazzari), Luiz Felipe, Acerbi (24' Patric), Marusic, Milinkovic, Cataldi (59' Leiva), Luis Alberto, Pedro (59' Zaccagni), Immobile, Felipe Anderson. A disposizione: Reina, Adamonis, Radu, Vavro, Andrè Anderson, Basic, Moro, Muriqi. Allenatore: Sarri
EMPOLI: Vicario, Stojanovic, Ismajli, Luperto, Parisi (32' Marchizza), Zurkowski (46' Bandinelli), Ricci (73' Viti), Henderson; Bajrami (62' Stulac), Di Francesco, La Mantia (73' Pinamonti). A disposizione: Ujkani, Furlan, Fiamozzi, Pezzola, Asllani, Mancuso. Allenatore: Andreazzoli
Arbitro: Sig. Giua (Olbia) - Assistenti Sigg. Dei Giudici e Moro - Quarto uomo Sig. Miele - V.A.R. Sig. Banti- A.V.A.R. Sig. Di Iorio.
Marcatori: 6' Bajrami (rig.), 8' Zurkowski, 14' Immobile, 66' Milinkovic, 75' Di Francesco, 90'+3' Milinkovic.
Note: ammonito al 10' Parisi, al 18' Luiz Felipe, al 34' Marchizza, al 52' Pedro, al 62' Marusic, al 71' Luis Alberto, all'86' Luperto, al 90'+5' Bandinelli. All'86' Immobile ha fallito un calcio di rigore. Angoli . Recuperi: 3' p.t., 7' s.t.
Spettatori: .
► I calciatori convocati per la partita odierna
La Gazzetta dello Sport titola: "Colpi di classe ed errori, Lazio-Empoli da brividi. Toscani avanti per due volte, però non la chiudono. Biancocelesti belli e spreconi, ma concedono troppo".
Continua la "rosea": Ah, se nel calcio ci fosse solo la fase offensiva. Lazio ed Empoli sarebbero da scudetto, senza se e senza ma. E invece, per sfortuna di Sarri e Andreazzoli, c’è anche quella difensiva. Che i due tecnici cureranno sicuramente in maniera maniacale, come l’altra, ma con risultati diametralmente opposti. La prima recita del nuovo anno della formazione romana e di quella toscana si trasforma così nel festival dei gol e degli errori. Delle occasioni perse, ma anche di un gioco che da ambo le parti non annoia mai. Finisce 3-3 (giusto così) in coda ad una partita in cui succede di tutto, nel bene e nel male. E i gol potrebbero essere anche di più: la Lazio colpisce una traversa, sbaglia un rigore, crea un’altra mezza dozzina di occasioni; l’Empoli grazia i biancocelesti nel corso di un primo tempo in cui parte alla grande e va avanti d’inerzia fino all’intervallo.
Comanda il Sergente. Nel momento del bisogno i campioni salgono in cattedra. Ad evitare alla Lazio una sconfitta dolorosa non può così che provvedere Sergej Milinkovic Savic. Il tuttocampista serbo lo fa, fissando il punteggio sul 3-3, in coda ad una gara (minuto 93) in cui ha già riacciuffato il momentaneo 2-2 a metà ripresa e tenuto in vita la sua squadra nel primo tempo, con l’assist per l’1-2 di Immobile. Semplicemente immenso. Non altrettanto si può dire dei suoi compagni di squadra che tuttavia, specie nella ripresa, danno vita ad una prova in cui ci mettono cuore e raziocinio, perché vanno all’assalto senza fare mai confusione. Ma sbagliano troppo sottoporta. Compreso un rigore che Immobile si fa parare a cinque minuti dalla fine. Ma gli errori di mira (la traversa di Felipe Anderson, il tiro alto d’un soffio di Pedro) non sono nulla paragonati agli strafalcioni difensivi. Vedere, per credere, i due gol che i biancocelesti concedono nei primo otto minuti (l’1-0 è un rigore trasformato da Bajrami dopo pasticcio Hysaj-Strakosha, il 2-0 lo fa Zurkowski, che sfrutta un rimpallo in area con la difesa di casa imbambolata). Ma la Lazio concede anche altro e, soprattutto, si fa impallinare sul 2-2 (Di Francesco sfrutta un assolo di Marchizza) nel suo momento migliore. Sarri mette il dito nella piaga a fine partita: «Siamo all’ultimo posto in A nei duelli difensivi uno contro uno». Sta a lui risolvere il problema che sta impedendo a questa Lazio di decollare.
Rivincita Aurelio. Vola invece, eccome se vola, l’Empoli di Andreazzoli. La rivelazione del campionato «rischia» di sbancare pure l’Olimpico laziale dopo aver violato lo Stadium juventino e il Maradona napoletano. È una squadra fresca e imprevedibile, dalla cintola in su, la matricola toscana. Capace di colpire anche con protagonisti diversi. Contro la Lazio il tecnico lascia il solo Bajrami come trequartista, puntando su una coppia di attaccanti leggeri, La Mantia-Di Francesco. E poi, dopo il 2-2, si mette col 3-5-2 e torna in vantaggio, sfruttando proprio l’azione di un «quinto», Marchizza. Davvero bravo Andreazzoli a costruire questo piccolo miracolo. Tanto di cappello, nonostante la beffa finale (beffa non perché il pari della Lazio non sia meritato, ma perché matura a tempo scaduto). Una beffa che gli impedisce anche di prendersi una rivincita contro quella Lazio che, quando era sulla panchina della Roma, gli sfilò in finale la Coppa Italia. Certo, pure il suo Empoli, in quanto a solidità difensiva, lascia un po’ a desiderare. Ma intanto in classifica è lì, a ridosso delle grandi. E la salvezza è già in cassaforte.
Il Corriere dello Sport titola: .
Prosegue il quotidiano sportivo romano:
Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano:
► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:
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