Domenica 7 febbraio 1971 - Cagliari, stadio Sant'Elia - Cagliari-Lazio 2-1
Turno precedente - Turno successivo
7 febbraio 1971 - 1671 - Campionato di Serie A 1970/71 - XVII giornata - calcio d'inizio ore 15.00
CAGLIARI: Albertosi, Martiradonna, Mancin, Nené, De Petri, Poli, Domenghini, Brugnera, Gori (75' Nastasio), Greatti, Menichelli. A disp. Reginato. All. Scopigno.
LAZIO: Di Vincenzo, Papadopulo, Wilson, Governato, Polentes, Marchesi, Manservisi, Mazzola (II), Chinaglia, Chinellato (77' Magherini), Dolso. A disp. Sulfaro. All. Lorenzo.
Arbitro: Monti (Ancona).
Marcatori: 62' Domenghini, 82' Brugnera, 90' Chinaglia.
Note: cielo sereno, terreno in perfette condizioni. Ammoniti: Dolso, Di Vincenzo e Domenghini. Calci d'angolo: 4-3 (3-1) a favore del Cagliari.
Spettatori: 35.000 circa (8.200 paganti, 22.000 abbonati) per un incasso di £. 10.400.000.
La Lazio conosce a Cagliari la quarta sconfitta consecutiva che la colloca da sola all'ultimo posto in classifica. I campioni d'Italia, a secco di vittorie da un mese e mezzo e da cinque domeniche a digiuno di reti segnate, riescono ad imporsi di misura, ma con merito. Per i sardi il gravissimo infortunio riportato in Nazionale da Gigi Riva in ottobre ha significato l'impossibilità di difendere lo Scudetto e la compagine diretta da Scopigno è già da tempo tagliata fuori dalla corsa per il titolo. I rossoblù partono bene e Gori con le sue accelerazioni mette in crisi in più di una circostanza il pacchetto difensivo biancoceleste.
Solo al 36' la Lazio si affaccia dalle parti di Albertosi con Chinellato che, liberato da una splendida apertura di Dolso, calcia però male il pallone. Nella ripresa il copione della partita non muta e dopo un'uscita volante di Di Vincenzo su Gori e un clamoroso errore di Mancin a pochi metri dalla porta, il Cagliari passa in vantaggio. Da un rilancio da metà campo il pallone filtra in area tra i piedi di Marchesi, Polentes e Menichelli con Di Vincenzo che interviene molle nello sbrogliare la situazione. Il pallone finisce così sulla sinistra dove Domenghini arriva in corsa e deposita in rete. La Lazio si scuote quindi dal torpore ed alza il ritmo. Chinaglia si danna l'anima e, prima con un colpo di testa in tuffo e quindi con una punizione bomba, fa tremare Albertosi. Anche Mazzola si rende pericoloso con alcune serpentine che però non riesce a concretizzare.
Per quindici minuti i romani danno l'impressione di poter riacciuffare il risultato, ma il Cagliari in contropiede va ancora a segno. Su un lungo lancio di Martiradonna la sfera raggiunge Brugnera con Marchesi che alza un braccio invocando un fuorigioco che non esiste. Il numero otto sardo, giunto al limite dell'area, spara un tiro forte e preciso che non dà scampo al portiere laziale. Solo allo scadere la Lazio riesce a rendere meno amara la sconfitta con Chinaglia che, ricevuto il pallone da Magherini, con una spettacolare rovesciata scuote la rete dei padroni di casa. Il pubblico applaude con un'ovazione il gesto tecnico del bomber e poi esulta al triplice fischio dell'arbitro Monti. Giorgio Tosatti, inviato del Corriere dello Sport, segnala nel suo resoconto le voci raccolte prima e dopo la partita con Lenzini che confida l'intenzione di lasciare la presidenza in caso di retrocessione, mentre la panchina di Lorenzo, dopo l'ennesima sconfitta, è in forte pericolo.