Domenica 30 maggio 1982 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Cremonese 0-1
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30 maggio 1982 - 2125 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie B 1981/82 - XXXVI giornata
LAZIO: Moscatelli, Spinozzi, Chiarenza, Bigon, Pochesci, Sanguin, Vagheggi, Badiani (56' Montesi), D'Amico, De Nadai (46' Ferretti), Surro. A disp. Marigo, Pighin, De Angelis. All. Clagluna.
CREMONESE: Casari, Montani, Ferri, V.Marini, Paolinelli, Di Chiara (63' Montorfano, 72' Galbagini), Vialli, Boni, Bonomi, Bencina, Finardi. A disp. Reali, Frutti, M.Nicolini. All. Mondonico.
Arbitro: Sig. Redini (Pisa).
Marcatori: 74' Bonomi.
Note: ammoniti Montani, Spinozzi e Vialli. Angoli 6-3 per la Lazio.
Spettatori: 4.500.
Con la sesta sconfitta interna consecutiva la Lazio tocca il fondo della sua stagione visto che peggior rendimento interno lo ha solo il rassegnato Pescara fanalino di coda. Stavolta gli arbitri non c'entrano. Se Barbaresco prima e Lo Bello poi avevano maramaldeggiato sulla combriccola biancoceleste, stavolta Redini ha poche colpe, anzi forse una sola: non aver punito con l'ammonizione un'uscita di Casari che ha toccato con la mano fuori dalla sua area di rigore. Per la verità la giovane squadra del giovane Mondonico, questa Cremonese che cercava più che altro un punticino di tranquillità, si è ritrovata fra le mani due punti insperati facendo il minimo indispensabile: un'azione di rimessa neanche irresistibile, a un quarto d'ora dal termine, avviata dal promettentissimo ragazzino Vialli, schierato unica punta, continuata da Bencina sulla destra, il cui cross ha trovato Bonomi libero in mezzo all'area, capace di liberarsi con facilità del goffo tentativo di Pochesci di arginarlo e di battere Moscatelli come su calcio di rigore. Stop, Lazio non pervenuta. Né prima del gol (in tutto il primo tempo un tentativo di D'Amico alzato oltre la traversa dal portiere, né dopo in una serie di batti e ribatti da comica finale in cui a volte erano gli stessi laziali, ammucchiati scriteriatamente in area avversaria, a ribattere fortuitamente i tiri dei compagni. Un rigore che non c'era reclamato in vano per un contatto lieve ai danni di Vagheggi è quanto di più eccitante accaduto. Bigon da libero si è confermato inutile con la sua trotterellante impostazione, mentre Clagluna a inizio ripresa aveva invano cercato di dare mordente alla squadra inserendo Ferretti e Montesi al posto degli irriconoscibili De Nadai e Badiani. I pochi presenti tra i tifosi sono sfollati senza più la forza neanche di contestare.