Domenica 2 ottobre 1949 - Roma, Stadio Nazionale - Lazio-Genoa 1-0
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2 ottobre 1949 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1949/50 - IV giornata
LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Remondini, Furiassi, Sentimenti (III), Montanari, Puccinelli, Magrini, Hofling, Cecconi, Penzo (I). All. Sperone.
GENOA: Piani, Becattini, Cattani, Pellicari, Bergamo, Castelli, Dante, Magni, Aballay, Alarcón, Boyè. All. Astley.
Arbitro: sig. Camiolo di Milano.
Marcatori: st 6' Cecconi.
Note: cielo parzialmente coperto e poi sereno. Terreno soffice non guastato dalla pioggia caduta fino a poco prima dell'inizio. Al 23' della ripresa espulso Boyè per fallo su Furiassi. Al 28' espulso Sentimenti (III) per fallo di reazione. Presente in tribuna l'Ambasciatore dell'Argentina.
Spettatori: 18.000
Una partita non bella, ma combattuta e aspra. Il comportamento degli atleti in campo è stato ai limiti della regolarità: falli, ripicche, interventi maligni, scorrettezze. La Lazio ha attaccato per gran parte della partita, ma dava l'idea di un insetto che cozza su un vetro della finestra. Anche l'arbitro ci ha messo del suo. Lassista e poco deciso ai primi falli, ingiustificatamente severo più tardi: ne hanno fatto le spese i giocatori più corretti delle due squadre: l'argentino Boyè, reo di un fallo veniale su Furiassi, e Sentimenti (III) che ha reagito un po' sopra le righe all'ennesimo fallaccio subito da Dante. L'ultimo quarto d'ora di gara è sembrato un combattimento tra gladiatori. La Lazio, al di là di tutto questo, ha meritato ampiamente la vittoria. Se nel primo tempo i biancocelesti avessero segnato due o tre goal non ci sarebbe stato nulla da ridire, perché solo la stolidità e la precipitazione degli avanti biancocelesti ha salvato il Genoa da una dura punizione. Due i giocatori laziali che si sono distinti in campo: Penzo, che umile e caparbio ha dato l'anima buttandosi su ogni pallone e ha costituito una spina nel fianco della difesa rossoblù e Cecconi, che giudicato in settimana non ancora pronto, è stato messo in formazione mezz'ora prima dell'inizio a causa di un forte attacco febbrile che ha colpito Flamini. Ventiquattro ore prima aveva partecipato ad una amichevole che le riserve avevano in programma. Cecconi, all'esordio in questo campionato, è stato l'unico che ha sferrato tiri secchi e precisi verso la porta di Piani e ha segnato il bellissimo goal del successo. In difesa la Lazio ha spento sul nascere gli attacchi, rari, dei liguri con Remondini, Antonazzi e Montanari su tutti e con Sentimenti (III) che ha supportato benissimo il centro campo. Il Genoa è squadra disordinata, approssimativa e slegata e dovrà lavorare molto per trovare un gioco proficuo. Veramente indecoroso il comportamento di Dante che più che giocare a calcio ha dato calci. Deludenti Castelli e Bergamo, mentre sufficienti Becattini, Pellicani; ineccepibile Piani. La Lazio inizia la gara con un secco tiro di Cecconi che Piani blocca in bello stile. Al 16' Magrini, ben lanciato da Hofling, colpisce la parte esterna del montante. Poi si registra una serie di punizioni tirate da Remondini con la solita forza, ma oggi molto impreciso. Al 24' ancora Magrini non riesce a domare il pallone che l'aveva trovato solo davanti a Piani, dopo uno scambio pregevole Hofling-Puccinelli. Al 36' è Penzo, servito da Cecconi, che sbaglia un facile tiro. Dopo 4 minuti è Hofling che fallisce un'occasione da 10 metri. Nella ripresa al 6' Penzo serve Cecconi spostato all'ala sinistra: fuga rapida e decisa, lieve conversione al centro e bolide dai 15 metri che rade l'erba e s'infila vicino al montante. Il Genoa non reagisce ed è sempre Piani il portiere più impegnato. Poi il gioco si fa più aspro, ma occasioni da rete non se ne registrano più.