Domenica 28 settembre 1930 - Roma, stadio Rondinella- Lazio-Torino 0-0

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28 settembre 1930 - 284. Campionato di Serie A 1930/31 - I giornata - inizio ore 15,00

LAZIO: Sclavi, Tognotti, Mattei (II), Pardini, Furlani, Caimmi, Cevenini (V), Malatesta, Ziroli, Zanni, Lamon (I). All. Molnar.

TORINO: Bosia, Monti (III), Martin (II), Mongero, Martin (III), Sperone, Imberti, Baloncieri, Libonatti, Rossetti, Silano. All. Morell di Popolo.

Arbitro: sig. Scorzoni di Bologna.

Note: bella e calda giornata di sole. Terreno in ottimo stato. Il Torino ha colpito due pali.

Spettatori: 11000.

La presenza del Torino ha contribuito ad accrescere l'interesse del primo episodio del campionato, giacché l'undici granata è fra quelli che riscuotono le maggiori simpatie e l'ammirazione delle nostre folle sportive. Il Torino anche oggi non ha smentito la sua fama. La folla romana ha ammirato nei granata lo stile spigliato e franco, la pronta impostazione dei temi tattici, la compatta fusione di tutte le energie e di tutti i reparti. Non è sfuggito tuttavia il punto debole della squadra. La seconda linea, così come oggi si è allineata, non è stata pari del suo compito. Il solo Mongero si è salvato nel reparto e bisogna anzi dire che questo giocatore è stato oggi una vera e propria rivelazione nel campo delle giovani vedette messe recentemente in linea dalla squadra torinese. Mongero ha giocato con l'accortezza e ii criterio di un anziano; è stato attivissimo nell'assolvere il suo doppio compito ed ha progressivamente migliorato il suo rendimento sulla distanza dell'estenuante partita.

All'attacco solo Imberti è apparso di un tono al disotto dei compagni. Il trio centrale ha sfoggiato un repertorio stilistico di primissimo ordine ma forse ha avuto il torto di restringere sistematicamente il fronte del gioco e di trasformare lo slancio iniziale In accademia di passaggi quando invece necessitava il tiro risolutivo. Molte occasioni sono andate così perdute. Attivissimo, ma spesso inconcludente Rossetti, costruttore infaticabile Baloncieri; Libonatti è stato all'altezza dei compagni. La difesa ha alternato fasi di gioco poderoso a pause ed errori impressionanti: Monti è stato il migliore del reparto. Fra i laziali l'attacco è fallito in pieno. Ziroli al posto inconsueto di centro attacco non si è ritrovalo; Zanni ha denunziato l'assoluta capacità a legare il suo gioco con quello del compagni; Lamon è rimasto in ombra. Ottimo invece è stato il comportamento della seconda linea e particolarmente della difesa. Considerate le vicende della partita, una vittoria di misura dei granata non sarebbe stata accolta dal pubblico come un risultato ingiusto. Due pali e qualche banale errore degli attaccanti hanno pregiudicato irrimediabilmente le probabilità di vittoria del torinesi che hanno messo al loro attivo una maggiore omogeneità di squadra ed una migliore tecnica di gioco. Le due reti sono rimaste così intatte non tanto per virtù dei guardiani, che tuttavia qualche bella parata hanno compiuto, quanto per la incapacità a realizzare delle opposte linee di attacco. Al fischio d'inizio il Torino che ha la palla e gioca in favore di vento e di sole, invade con autorità l'area laziale e si sbizzarrisce in una serie di azione ben congegnate che giungono a minacciare la rete romana. Sono cinque minuti di gioco di pura marca granata durante i quali Sclavi deve parare due ottimi palloni.

La pressione torinese grado a grado rallenta e gli azzurri aiutati anche da un po' di fortuna (due paletti consecutivi al 9° minuto su tiro di Libonatti su passaggio preciso Rossetti e l'altro su tiro insidiosissimo dello stesso Rossetti) passano alla riscossa. Di tanto in tanto il Torino cerca di scrollare la pressione laziale, ma i mediani e i terzini non sono di ausilio all'attacco che si ingegna come può a sfruttare le occasioni che gli si presentano. E' così che al 18° minuto su una fuga di Silano la Lazio è costretta in corner. Tognotti salva in extremis l'azione di Libonatti sul calcio d'angolo. In seguito Bosia para un traversone di Ziroli e poco dopo un colpo di testa dello stesso. Ma una più pericolosa parata è costretto a compiere poco prima della fine del tempo su un tiro di Monti. La ripresa vede le squadre piuttosto nervose e il Torino supplisce alle manchevolezze della seconda linea con un gioco velocissimo. L'arbitro intanto frena le violenze ed ogni accenno di gioco pesano. Al 12° minuto un calcio di punizione contro la Lazio tirato da Baloncieri è parato da Sclavi. Poco dopo al 14° minuto Sperone entra a vuoto: ne approfitta Cevenini che tira una cannonata parata per miracolo da Bosia. Dal 15° al 30° minuto Sclavi para tiri di Libonatti e Rossetti mentre Tognottl e Mattel II sventano numerose azioni che l'attacco torinese conduce fino all'area laziale. Al 30° minuto una centrata di Silano è calciata fuori da Baloncieri. La fine è prossima e la preoccupazione di segnare trasforma ancora il gioco già arruffato in una sequela di azioni sconclusionate da ambo le parti.

Fonte: La Stampa



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