Domenica 24 novembre 1940 - Roma, stadio del P.N.F. - Roma-Lazio 1-1
Turno precedente - Turno successivo
24 novembre 1940 - 623 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1940/41 - VIII giornata
ROMA: Ippoliti, Brunella, Acerbi, Jacobini, Donati, Bonomi, De Grassi, Pantò, Amadei, Coscia, Borsetti.
LAZIO: Giovannini, Romagnoli (II), Brondi (II), Baldo, Ramella, Gualtieri, Zironi (I), Dagianti, Piola, Flamini, Vettraino. All. Molnar.
Arbitro: sig. Barlassina di Novara.
Marcatori: 31' pt Zironi (I), 35' st Amadei.
Note: Cielo grigio, terreno discreto. Discusso annullamento di un gol di Vettraino. Presente il segretario del PNF, due Ministri, il federale di Roma ed alcuni esponenti delle SS tedesche.
Spettatori: 25.000.
Un tempo ed un gol per parte. Il derby di andata della capitale finisce 1-1 e, se secondo le cronache il gioco è stato intenso e spumeggiante, le analisi più tecniche indicano invece l’emergere, nelle due squadre, di tutti i difetti tipici che hanno accompagnato fino a questa partita il campionato delle romane. Un gioco d’attacco eccessivamente manovrato per la Lazio, e un’eccessiva attenzione della fase difensiva per i giallorossi hanno fatto si che, anche nei periodi di maggiore supremazia, nessuna delle due squadre abbia portato numerosi pericoli alle porte di Ippoliti e Giovannini. Il primo tempo, dopo un’iniziale sfuriata romanista, era tutto di marca laziale, con Zironi, Piola (alle prese con un'influenza intestinale, secondo Il Littoriale) e Flamini pronti ad impensierire Ippoliti, che si faceva però trovare sempre presente. Il gol, al 31’ del primo tempo, nasceva però da una sua disattenzione. Dopo aver bloccato in tuffo un pallone calciato di Piola, rinvia con le mani fuori dall’area di rigore: l’arbitro Barlassina non ha dubbi e concede una punizione dal limite che Zironi, con un potente rasoterra alla sinistra del portiere insacca.
Vantaggio laziale che potrebbe anche essere raddoppiato nel primo tempo se la squadra biancoceleste fosse più efficace in attacco (le cronache criticano gli attacchi laziali, descritti come molto “orizzontali” e che quindi danno tempo alla difesa avversaria di riposizionarsi). Nel secondo tempo è ancora la Lazio a rendersi pericolosa, prima con Flamini che da comodissima posizione spara alto e poi con Vettraino che segna, ma la cui rete viene annullata per fuori gioco (che secondo il Messaggero c’era, mentre Il Littoriale sospende il giudizio). La Roma, nonostante De Grassi sia zoppicante, o forse proprio per questo, ridisegna la linea d’attacco e comincia un forcing che costringe la Lazio in difesa, dove Baldo, Romagnoli ed Anche Ramella non sfigurano. Il pareggio, comunque, arriva a 10’ dalla fine quando Amadei, raccolto un cross dalla sinistra si trovava a 5 metri dalla porta e trafiggeva l’incolpevole Giovannini. Il risultato non sarebbe più cambiato.
Fonti:
Il Messaggero del 25 Novembre 1940
Il Littoriale del 25 Novembre 1940