Domenica 23 settembre 1951 - Torino, stadio Comunale - Juventus-Lazio 5-3
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23 settembre 1951 - Campionato di Serie A 1951/52 - III giornata
JUVENTUS: Viola, Corradi, Manente, Mari, Parola, Piccinini, Muccinelli, K.Hansen, Praest, J.Hansen, Caprile. All. Bertolini.
LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Furiassi, Alzani, Malacarne, Fuin, Puccinelli, Magrini, Antoniotti, Flamini, Sukrü. All. Bigogno.
Arbitro: sig. Tassini di Verona.
Marcatori: 7' Muccinelli, 8' Sukrü (rig), 13' Praest, 15' K.Hansen (rig), 32' J.Hansen, st' 11 Antoniotti, 13' Muccinelli, 44' Flamini.
Note: Parola è rimasto a terra stordito per qualche minuto perché colpito nel plesso solare da un tiro di punizione calciato da Sukrü.
Spettatori: 17.000 circa.
Umberto Maggioli su La Gazzetta dello Sport scrive: Una Juventus irresistibile. Football da esposizione. Un football di alta qualità, come si addice ad una squadra di gran classe che pone impegno nello svolgimento dei suoi compiti e che appare in progressivo crescendo di condizioni. Sicuramente gli «striscioni» non hanno mantenuto identico elevato e vibrante il ritmo per tutti i novanta minuti dell’esibizione, ma questo non era nelle loro intenzioni, e forse nemmeno nelle loro possibilità perché se una squadra riuscisse a mantenere un massimo livello di rendimento come quello che oggi la Juventus ha fornito a tratti, perché non sarebbe una formazione calcistica che si esibisce su un campo, ma un autentico fenomeno; non si tratterebbe di una squadra di atleti, ma di ultra perfetti robots; non materia da campo calcistico, ma da esposizione, se non addirittura da museo. Il punteggio dice poco e niente giacché la vittoria torinese avrebbe potuto essere assai più sonante. I laziali venivano presi d’infilata nei primi trenta minuti, poi si sono trovati per un momento in parità: mera illusione numerica dovuta al rigore di Tassini concesso agli azzurri con eccessiva larghezza di giudizio. Ma subito dopo veniva ristabilito il divario e si aveva persino l’impressione che il passivo degli ospiti assumesse proporzioni disastrose. L’undici bianconero, pur in formazione completa, ed anche con un esordiente nel reparto arretrato ha superato nettamente gli ospiti in qualità ed in rendimento di gioco. Al 7', su corner battuto da Caprile, Muccinelli si abbassava, riprendeva di testa ed insaccava; dopo due minuti Parola strappava la palla dai piedi di Antoniotti, che inciampava e cadeva, ma Tassini, tra la meraviglia generale, decretava il rigore che veniva trasformato da Sukrü; al 13' azione iniziata da Praest e sviluppata da John Hansen che entrava indisturbato in area, «Cochi» usciva ed il mezzo sinistro bianconero alzava abilmente la palla facendola battere con uno spiovente ma il pallone dalla traversa, ripreso di testa da Praest che lo spediva in rete; al 15' rigore contro la Lazio: fuga di Praest che mentre stava per sferrare il tiro veniva mandato a gambe all'aria da Malacarne, Tassini decretava il rigore che K.Hansen trasformava; la quarta rete juventina: fuga e cross di Muccinelli per J.Hansen che di testa indirizzava in rete; al 65° su punizione, battuta da Sukrü, Viola parava ma bloccava per cui interveniva prontamente Antoniotti che metteva disinvoltamente in rete; al 68' J.Hansen lanciava Muccinelli, spostato sulla destra, ed il piccolo juventino puntava direttamente verso la porta azzurra battendo Sentimenti IV° con un abile tiro. All'ultimo minuto i laziali mandavano un pallone a Flamini, incustodito sulla sinistra, che con una abile tiro portava a tre le reti per la sua squadra.