Domenica 21 novembre 2010 - Parma, stadio Ennio Tardini - Parma-Lazio 1-1
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21 novembre 2010 - 3.396 - Campionato di Serie A 2010/11 - XIII giornata - inizio ore 15.00
PARMA: Mirante, Zaccardo, Paci, A.Lucarelli, Antonelli, Morrone (20' Angelo), Dzemaili (87' Dellafiore), Gobbi, Bojinov, (50' Marques), Crespo, Candreva. A disposizione: Pavarini, Pisano, Zè Eduardo, Feltscher. Allenatore: Marino.
LAZIO: Muslera, Lichtsteiner, Biava (74' Diakite), Dias, Radu, Brocchi, Matuzalem, Hernanes (71' Ledesma), Floccari, Mauri, Zarate (81' Rocchi). A disposizione: Berni, Garrido, Bresciano, Foggia. Allenatore: Reja.
Arbitro: Sig. Rizzoli (Bologna) - Assistenti Sigg. Tonolini e De Luca - Quarto uomo Sig. Mazzoleni.
Marcatori: 23' Crespo, 48' Floccari.
Note: nessun ammonito. Angoli 8-5. Recuperi: 3' p.t., 5' s.t.
Spettatori: 14.062, di cui paganti 3.408, per un incasso di 148.689 euro.
La Gazzetta dello Sport titola: "Crespo frena la Lazio che ora è a -3 dal Milan. L'ex di turno porta in vantaggio gli emiliani con un colpo di testa doc, ma nel recupero del primo tempo Floccari trova il pari, complice una deviazione di Antonelli nella propria porta".
Continua la "rosea": La Lazio esce dal Tardini con un punto che la allontana dal Milan, adesso a +3. Una partita di grande intensità, giocata a gran ritmo con il Parma per 95 minuti. I gol nel primo tempo: quello dell'ex Crespo e la rete di Floccari con la deviazione decisiva di Antonelli. Poi una ripresa in cui la squadra di Reja crea molto senza trovare però il guizzo vincente. Tutto sommato il risultato più giusto. Reja ha l'idea Matuzalem, Marino stuzzica la Lazio schierandogli contro Bojinov. Un tridente mica da ridere contro la seconda della classe. Il peggior attacco della serie A che vuole l'impresa. Le indicazioni ai gialloblù sono chiare: pressate ogni angolo del campo e non permettete ai portatori di palla di ragionare. L'affollamento a centrocampo condiziona un po' il gioco, anche se la Lazio appare più incisiva e più portata alla conclusione in porta. Ma sempre con tiri dalla distanza. Piovono palle da Hernanes, ma spesso poco calibrate. Zarate è una furia incontenibile, ma esagera un filo e genera confusione. Più pratico il Parma che perde Morrone al 20' e trova in Angelo un ottimo sostituto. Al 23' gli emiliani passano. Radu lascia tempo e spazio a Crespo che alla sua maniera nell'area piccola taglia sul secondo palo di testa cogliendo l'angolino; un po' troppo per Muslera. La reazione laziale c'è, ma la difesa di casa oppone una buona resistenza. Lucarelli è un muro, di lì non si passa e sia Zarate che Floccari devono fare i conti con la sua splendida giornata. Al 39' potrebbe arrivare anche il raddoppio del Parma. Grande discesa di Angelo sulla destra e cross teso per il piattone al volo di Crespo che sfiora la traversa.
La risposta è di Zarate che raccoglie una corta respinta di Mirante sul tiro di Hernanes ma trova sulla linea di porta Antonelli. In pieno recupero arriva il pareggio. Su un cross dalla bandierina devia di testa Floccari con la collaborazione di Antonelli: Mirante non può fare nulla. L'1-1 è giusto e diventa stretto alla Lazio quando all'inizio della ripresa, nel giro di cinque minuti, sfiora il gol a ripetizione. Floccari, Hernanes e Zarate fanno saltare le coronarie al Tardini e solo Lucarelli, Paci e Mirante limitano i danni. Marino toglie Bojinov per Marques chiedendo al nuovo entrato più fluidità nella manovra. Ma la Lazio chiude bene, sfrutta le sue fasce sfruttando gli spazi regalati dal Parma che si scopre a caccia della vittoria. Ma proprio questo atteggiamento dei ragazzi di Marino rende piacevole la partita. Non si accontenta nemmeno Reja che sostituisce Hernanes con Ledesma. Finisce la partita, per problemi muscolari, anche Biava; tocca a Diakite. Reja tenta quindi il tutto e per tutto inserendo Rocchi e rinunciando a Zarate, prova di grande cuore, ma fine a se stessa. Con il 4-4-2 e il baricentro molto alto, la Lazio assedia il Parma a caccia del colpo decisivo. Ma non c'è la lucidità necessaria per colpire al cuore. Da una parte e dall'altra.
La Repubblica titola: "La Lazio spreca col Parma è 1-1. Al vantaggio di Crespo i capitolini rispondono con un colpo di testa di Floccari deviato in rete da Antonelli: la squadra di Reja si specchia troppo e sbaglia tanto sotto porta, ottenendo un punto che forse soddisfa maggiormente i ducali".
Continua il quotidiano: Un punto che accontenta tutti e nessuno: Parma e Lazio lasciano il Tardini con la netta sensazione di aver ottenuto meno del dovuto. I padroni di casa recriminano per il vantaggio sfumato in chiusura di prima frazione a causa di un autogol, gli ospiti fanno la partita, sprecano tanto soprattutto in fase di ultimo passaggio e tornano a Roma con un pareggio che poteva essere tranquillamente una vittoria con un pizzico di precisione in più. Un infortunio può cambiare l'andamento di un incontro anche in positivo per chi lo subisce: Marino perde Morrone dopo 20 minuti ma al suo posto entra l'ottimo Angelo. Il brasiliano si piazza sulla corsia di destra e al 23' inventa il cross giusto per la testa di Crespo: colpevole Radu per la mancata chiusura sull'esterno, incolpevole Muslera, costretto ad ammirare lo splendido movimento di "Valdanito", mortifero nella spizzata che bacia il palo lontano prima di spegnersi in rete. La Lazio potrebbe impattare al 31' ma Mauri è in netta flessione atletica e si vede: il centrocampista brianzolo si fa rimontare da Lucarelli - il migliore in campo - e l'occasione sfuma. I capitolini iniziano a spingere, al 40' sembrano poter trovare la via della rete. Tre contro due condotto da Hernanes, il brasiliano ignora Floccari e libera il destro dal limite: Mirante smanaccia, Zarate si avventa per il tap-in e con lo scavetto supera l'estremo crociato, salvato soltanto dall'intervento in stereofonia di Paci e Antonelli, provvidenziali sulla linea di porta.
Il quarto uomo segnala tre minuti di recupero, l'ultimo è quello giusto per gli ospiti: Lichtsteiner trova il cross da destra, Radu è solo sul secondo palo ma il suo tocco è messo in corner da Angelo. Sugli sviluppi del corner Floccari spizza un pallone che si impenna dopo aver colpito la testa di Antonelli: traiettoria beffarda che vola sotto l'incrocio, Mirante deve arrendersi. Dal tunnel esce un'ottima Lazio. Dopo soli tre giri d'orologio Hernanes potrebbe mandare Floccari in porta ma ci pensa troppo e quando opta per l'assist è troppo tardi. Al 10' ci prova Zarate: Mirante respinge, fondamentale l'estirada di Paci ad evitare il tap-in del "Profeta" biancoceleste, vicinissimo al vantaggio a ridosso del quarto d'ora. Mancino non potente ma preciso, il cuoio sfiora il palo e termina sul fondo. Reja invece di accelerare decide misteriosamente di amministrare i ritmi del match, inserendo Ledesma e Rocchi al posto di Hernanes e Zarate: l'unico brivido è un altro tre contro due condotto malissimo dai romani, con Lichtsteiner che prova un destro velleitario invece di servire Mauri tutto solo. Il Parma muove la classifica andando a quota 15, i capitolini vedono il Milan scappare a +3 mentre le altre, Juventus e Roma su tutte, iniziano a farsi minacciose.
Da Il Messaggero:
Lazio a Parma, pari firmato Floccari. La Lazio pareggia a Parma e il distacco dal Milan sale a 3 punti. Dopo quattro vittorie e due sconfitte fuori casa, la Lazio ottiene il primo pari lontano da Roma. Lo fa al Tardini impattando per 1-1 contro il Parma dopo una gara spettacolare e ricca di occasioni. Se gli emiliani sono stati pericolosi nel primo tempo, nella ripresa è cresciuta, e tanto, la Lazio. Agli avanti biancocelesti è però mancata la zampata vincente una volta in area di rigore: troppe imprecisioni una volta a tu per tu con Mirante. Il Parma sblocca l'incontro al 23' del primo tempo. Un cross di Angelo, entrato da pochi minuti al posto dell'infortunato Morrone, si trasforma in un assist prezioso per Crespo che di testa, anticipando Biava, infila l'angolino alla destra di Muslera. La partita, già ravvivata dalle conclusioni di Floccari al 10' e di Zarate al 13', si infiamma. Al 31' Lucarelli è bravo a coprire con il corpo lo specchio della porta su conclusione di Mauri, poi è il Parma a spingere, sopratutto in mezzo al campo grazie alla regia di Dzemaili. Con un'altra conclusione, Crespo mette di poco alta sulla traversa. Sessanta secondi più tardi i brividi sono invece per la porta del Parma con Antonelli che salva sulla linea dopo una conclusione di Zarate; Mirante era già battuto. Il gol della Lazio è maturo ed arriva al 48', ma solo grazie ad un tocco di troppo della difesa del Parma. Su calcio d'angolo di Zarate, Floccari sfiora di testa la palla, poi tocca Antonelli e la sfera finisce in rete. Sotto il diluvio inizia la seconda frazione di gioco ed al 3' la Lazio in contropiede potrebbe già bissare. Ancora una volta però è pronto Lucarelli a respingere con il corpo il tentativo di Floccari. All'8 piccolo intervallo gialloblù con Bojinov, conclusione dritta dritta fra le mani di Muslera, poi è ancora Lazio, in particolare con Hernanes e con Zarate che, una volta in area, perdono puntualmente l'attimo fuggente per colpire a rete. Marino, con un Parma ormai esausto, prova la carta Marques al posto di Bojinov ma lo spagnolo fa solo tanto movimento e poco costrutto. Nel finale allora ci riprova Matuzalem da 25 metri ma anche questa volta il fortino emiliano resiste.
Dal Corriere dello Sport alcune dichiarazioni post-gara:
Reja: "Una buona Lazio ma dobbiamo fare più gol". Il tecnico biancoceleste: "Abbiamo costruito tantissimo ma non siamo riusciti ad essere cinici sotto porta. Quando crei cinque o sei opportunità da gol nettissime ne devi approfittare". E' questa la considerazione finale di un Edy Reja piuttosto affranto, segnato dall'amarezza per aver visto la sua Lazio dominare a Parma e portare a casa un solo punticino che la stacca ulteriormente in classifica da un Milan in fuga. "L'amarezza è figlia di un secondo tempo nel quale loro erano sulle gambe mentre noi stavamo ancora bene. Nella ripresa abbiamo sciupato molte opportunità ma la squadra ha fatto un'ottima partita e siamo stati padroni del campo per gran parte del match. Dico solo che quando giochiamo così la partita la dobbiamo vincere". Il mister biancoceleste è comunque soddisfatto della "reazione dopo lo svantaggio. Poi però nella ripresa la dovevamo chiudere".
Su Zarate parole positive ma anche un piccolo rimprovero: "A Mauro avevo chiesto di stazionare in attacco ma lui rientrava molto a cercare palla a centrocampo. Facendo questo movimento, ha messo in difficoltà Floccari che non aveva più l'appoggio di un compagno in avanti. Manca l'uomo da venti gol a stagione? Tra Hernanes, Mauri, Zarate e Floccari devono dividersi i gol che servono per arrivare alla fine della stagione con un buon bottino di gol. Zarate è una seconda punta ma può arrivare a concludere meglio perché la qualità non gli manca di sicuro". La serenità torna però sul suo volto quando parla della prestazione della sua squadra al Tardini: "Se continuamo a giocare come abbiamo fatto oggi, a noi non fa paura nessuno. Sono soddisfatto della partita, non del risultato. La verità è che oggi non c'è stato nessuno sotto il sei in pagella". Ultima battuta su Lichtsteiner e su quel contropiede finale che poteva portare i tre punti ai biancocelesti: "Perché non ha passato il pallone a Mauri, solo davanti alla porta? Lui mi ha detto che non l'ha visto e io gli credo".
Nota[modifica | modifica sorgente]
Tratto dal Corriere dello Sport, il racconto del gesto di grande sportività effettuato nel corso della gara da Sergio Floccari:
Floccari, campione a tutto tondo: gol e fair play. L'attaccante calabrese, oltre ad aver segnato il gol del pareggio ieri contro il Parma, si è distinto per un gesto di fair play nei confronti dell'avversario parmigiano Paci.
Sergio Floccari ha regalato al mondo del calcio un bel gesto di fair play oltre che un gol. Prima di segnare, aveva commesso un fallo su Paci a centrocampo: era intervenuto a gamba alta e il difensore gialloblu era stato costretto a uscire. Floccari non ha ripreso a giocare, prima di farlo ha atteso che il giocatore avversario rientrasse, ha verificato le sue condizioni, ha aspettato stazionando fuori il rettangolo di gioco, vicino la panchina di Reja. Ha rimesso piede in campo solo quando Paci ha avuto il via libera dai medici e dell’arbitro. Floccari da applausi, rivendica il suo gol: "Lo sento mio pure se c’è stata la deviazione di Antonelli, ci sono andato su quella palla, ci ho creduto". E' il quinto firmato in campionato in undici partite (il numero 42 in serie A su 151 presenze totali). Avrebbe potuto segnare più reti se Hernanes gli avesse servito quel pallone d'oro davanti a Mirante (ha tirato e sulla ribattuta il pallonetto di Zarate è stato respinto sulla linea, Sergio era libero). Solo un gol è riuscita a sfornare la squadra di Reja. Eppure i biancocelesti hanno avuto innumerevoli occasioni per buttarla dentro. Floccari ha capitalizzato una delle azioni più limpide sfruttando il calcio d'angolo di Zarate. Nei primi minuti della gara si era reso pericoloso, era andato via proprio a Paci, era entrato in area di rigore ma il suo tiro era stato respinto con il corpo da Lucarelli. Ci si è messa anche la pioggia a complicare il tutto. Floccari ha rivendicato i meriti della Lazio e, nonostante il pareggio, la formazione capitolina si trovi ancora salda al secondo posto in classifica. In casa Lazio l'imperativo è sempre e soltanto uno: godersi il momento, e magari valutare gli obiettivi nel girone di ritorno.