Domenica 20 settembre 2009 - Catania, stadio Massimino - Catania-Lazio 1-1
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20 settembre 2009 - 3.341 - Campionato di Serie A 2009/10 - IV giornata - inizio ore 15.00
CATANIA: Andujar, Potenza, Silvestre, Spolli, Capuano, Delvecchio (66' Ricchiuti), Carboni, Biagianti (81' Plasmati), Mascara, Martinez (81' Izco), Morimoto. A disposizione: Campagnolo, Bellusci, Llama, Augustyn. Allenatore: Atzori.
LAZIO: Muslera, Lichtsteiner, Diakite, Siviglia, Kolarov, Mauri, Baronio, Matuzalem (79' Cribari), Meghni (46' Cruz), Foggia (70' Perpetuini), Zarate. A disposizione: Bizzarri, Inzaghi, Radu, Del Nero. Allenatore: Ballardini.
Arbitro: Sig. Morganti (Ascoli Piceno) - Guardalinee Sigg. Rossomando e Lanciano - Quarto uomo Sig. Calvarese.
Marcatori: 12' Martinez, 58' Cruz.
Note: giornata calda, terreno in buone condizioni. Angoli 6-4 per il Catania. Recuperi: 0' p.t., 3' s.t. Ammoniti: Silvestre, Spolli e Matuzalem per gioco falloso. Osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime della strage di Kabul. Le due formazioni hanno giocato con il lutto al braccio.
Spettatori: 12.000 per un incasso di 23.900 euro.
Un punto basta per schiodarsi dal fondo della classifica, ma non per evitare i fischi dalle curve a fine partita e qualche coro contro Atzori. Al Catania non è sufficiente la migliore prestazione di questo avvio di stagione per ottenere la prima vittoria in campionato. La Lazio, non particolarmente brillante dopo le fatiche di coppa, fa sfoggio, nella ripresa, di quel cinismo che agli etnei manca portando a casa un punto che le permette di rimettersi in marcia dopo la sconfitta interna con la Juventus. I rossazzurri, più tonici e quadrati delle precedenti uscite, spingono a più riprese dopo il pari ospite, ma pagano un pizzico di sfortuna e qualche errore sotto porta. Una girata alta di Zarate e un tiro di Foggia respinto da Andujar certificano l'avvio spigliato della Lazio, ma è il Catania a passare al primo affondo. È Martinez a duettare con Morimoto prima di scoccare un destro che s'infila all'incrocio dei pali. I biancocelesti ci riprovano con una conclusione dalla distanza di Baronio, ma nonostante i guizzi di Foggia non riescono a trovare varchi. Nella ripresa Ballardini aumenta il peso offensivo rimpiazzando Meghni con Cruz e passando al 4-3-3. Il centravanti potrebbe andare a segno dopo soli sei minuti, quando un traversone basso di Kolarov lo trova libero di calciare nell'area piccola: palla fuori d'un soffio. Il gol dell'argentino arriva poco più tardi, grazie un pallone ben lavorato sulla destra da Foggia, autore di un preciso cross, corretto di testa in porta dal nuovo entrato.
Dalle tribune i tifosi rumoreggiano e il Catania reagisce costruendo tre chiare occasioni da gol in pochi minuti: prima un destro di Potenza sibila vicino al palo, poi Martinez colpisce il legno con un tiro a botta sicura, quindi è Morimoto a vedere la propria girata respinta in scivolata da Lichtsteiner con Muslera ormai fuori causa. Gli etnei insistono, ma il forcing finale non produce effetti. Davide Ballardini accoglie di buon grado il pareggio. "Ottenere un risultato positivo in trasferta contro una formazione che da sempre è abituata a costruire le proprie fortune in casa non è cosa da poco. Il Catania non aveva ancora raccolto un punto, sapevamo che avrebbe cercato con grande determinazione la vittoria, ma ci siamo fatti trovare preparati". Dopo le sconfitte in campionato con la Juventus e in Europa contro il Salisburgo, la Lazio si è rimessa in marcia. "Le fatiche di coppa - spiega Ballardini - si fanno sentire sia sul piano fisico sia su quello mentale, ma la squadra si è ben comportata. Nel primo tempo la squadra ha creato gioco ma non ha finalizzato a dovere e ha concesso il gol con troppa facilità a Martinez, nella ripresa siamo stati bravi a trovare concretezza, poi abbiamo sofferto nel finale. Il pari è un buon risultato. La posizione di Pandev e Ledesma? Stiamo giocando bene, direi che non influenza il gruppo".
Fonte: Il Messaggero
La Gazzetta dello Sport titola: "Catania, c'è il primo punto. Alla Lazio non basta Cruz. Finisce 1-1 la gara del Massimino: siciliani avanti con Martinez nel primo tempo, poi i biancocelesti pareggiano nella ripresa con Cruz su assist di Foggia ma non hanno la forza per insistere. I ragazzi di Atzori salutano il fondo della classifica, anche se resta qualche rimpianto".
Continua la "rosea": A parole nessuno sarà contento probabilmente. Ma l'1-1 tra Catania e Lazio non è disprezzabile per nessuna delle due squadre. I siciliani ottengono il primo punto di un campionato fin qui molto complicato e confermano che la squadra può comunque salvarsi e ha conservato alcune delle doti dell'anno scorso, mentre la Lazio dopo la sconfitta con la Juve e lo shock di Europa League conquista un pari che evita a Ballardini le prime pesanti critiche. Per una squadra rimaneggiata e non al meglio della condizione atletica, un punto al Massimino, campo tradizionalmente ostico per la Lazio, ci può stare. Ballardini schiera il solo Zarate di punta, con Meghni e Foggia a sostegno. Il centrocampo con Mauri-Baronio-Matuzalem è ricco di piedi buoni ma ha limiti in interdizione. Il Catania punta sul solito tridente per fare male soprattutto con il contropiede. Un inizio abbastanza noioso è rotto dall'uno-due Martinez-Morimoto, che mette l'uruguaiano in condizione di battere Muslera con un bel destro. Zarate è troppo isolato, il centrocampo di Ballardini filtra poco e il primo tempo offre pochi altri spunti.
La Lazio riparte con Cruz al posto di Meghni e passa al 4-3-1-2. I biancocelesti producono un bel quarto d'ora, in cui il Catania non riesce più ad uscire e a proporsi. Ma ci vuole una gran giocata del solito Foggia, che mette sulla testa di Cruz il cross dell'1-1, per ristabilire la parità. Il gol, complice anche il calo fisico della Lazio, rivitalizza i siciliani. Martinez a tratti è incontenibile, peccato per Atzori che Mascara e Morimoto non siano altrettanto ispirati. Il giapponese è troppo lento a tirare sull'invito dell'uruguaiano e consente a Lichtsteiner di evitare un gol fatto. E' l'occasione più clamorosa per un 2-1 che resta incompiuto. La Lazio chiude sulla difensiva. Alle assenze si somma anche la stanchezza per la sciagurata partita di giovedì scorso contro il Salisburgo in Europa League e il finale biancoceleste è poco brillante. Per il Catania un pizzico di rimpianto, ma la convinzione che anche in questa stagione la salvezza passerà dal Massimino.
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