Domenica 1 novembre 1953 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Palermo 3-0
Turno precedente - Turno successivo
1 novembre 1953 - Campionato di Serie A 1953/54 - VIII giornata
LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Montanari, Fuin, Sentimenti (V), Bergamo, Puccinelli, Bredesen, Vivolo, Lofgren, Fontanesi (I). All. Sperone.
PALERMO: Pendibene, Martini, Bettoli, De Grandi, Marchetti, Bizzotto, Di Maso, Cavazzuti, La Rosa, Martegani, Prunecchi. All. Hiden.
Arbitro: sig. Marchetti di Milano.
Marcatori: 42' Vivolo, 54' Martini (aut), 60' Puccinelli.
Note: terreno buono, cielo sereno. Curioso il vestiario di Fuin e Bergamo che sono privi di calzettoni.
Spettatori: 35.000 circa.
La Lazio parte favorita dal pronostico e per di più il Palermo all'ultimo momento deve rinunciare a Giarrizzo, infortunato, e a Giaroli, colpito da un grave lutto familiare. A ciò si deve aggiungere che, dopo 12' di gioco, il portiere Pendibene, nel parare un forte tiro di Vivolo, si infortuna seriamente alla mano destra e, dopo essere rimasto dolorante tra i pali nel primo tempo, nella ripresa è costretto a cedere la maglia all'ala Di Maso. La Lazio è stata superiore ma non si deve pensare a una squadra che ha risolto tutti i suoi problemi. Ancora una volta è mancato il collettivo e il gioco è apparso frammentario e poco fluido. Tutto si basa sull'individualità, fidando sulla classe superiore di alcuni giocatori. In questa partita la Lazio non è partita bene: incerta in difesa, sterile nei due interni ma discreta nella coppia dei laterali Fuin-Bergamo. Il Palermo si affida solo al contropiede innescato da Martegani ma mai portato a compimento da La Rosa e da Prunecchi. Ci sono voluti ben 42' per segnare la prima rete in quanto prima non c'è stato nessun tiro in porta eccettuato quello, descritto prima, che ha comportato l'infortunio del numero 1 rosanero. E' proprio al 42' che Vivolo sfrutta un invito eccezionale di Fuin e infila Pendibene, molto timoroso nel difendere la sua porta. Nella ripresa il pubblico è incuriosito dallo spostamento in porta di Di Maso che, dopo una strepitosa parata, subisce il goal su un retropassaggio del suo compagno Martini che gli aveva appoggiato debolmente la palla. Il terzo goal è segnato da Puccinelli con un tiro da oltre 30 metri e con un Di Maso perfettamente immobile a seguire la palla che finisce la sua corsa in rete. Gli applausi di incoraggiamento dei tifosi laziali al portiere improvvisato nascondono una malcelata ilarità. A rendere ancora più surreale questa partita ci sono da registrare quattro pali nel giro di pochi minuti, due di Vivolo e uno ciascuno di Bredesen e Lofgren e che non sono stati i soli perché già nel primo tempo De Grandi aveva colto la traversa della sua porta. Sul 3-0 la Lazio decide di non infierire e allora è il Palermo che tenta di segnare almeno il goal della bandiera e, ad andarci più vicino nel contesto di questa strana partita, è stato l'infortunato portiere Pendibene. La partita non ha detto molto, né riguardo alle aspettative future della squadra biancoceleste, né per lo sviluppo del difficile campionato del Palermo. I migliori in campo sono stati nell'ordine: Fuin e Bergamo per la Lazio e Martegani e Bizzotto per i siciliani.