Domenica 19 settembre 1954 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Sampdoria 1-3
19 settembre 1954 - Campionato di Serie A 1954/55 - I giornata
LAZIO: De Fazio, Antonazzi, Sentimenti (V), Fuin, Giovannini, Sassi (II), Burini, Bredesen, Vivolo, Hansen, Puccinelli. All. Allasio.
SAMPDORIA: Pin, Farina, Podestà, Mari, Bernasconi, Chiappin, Conti, Tortul, Testa, Ronzon, Baldini. All. Tabanelli.
Arbitro: sig. Piemonte di Monfalcone.
Marcatori: 15' Tortul, 17' Burini, 44' Baldini, 70' Ronzon.
Note: giornata bella, terreno perfetto. Nessun incidente di rilievo. Calci d'angolo 4 a 1 a favore della Sampdoria.
Spettatori: 40.000.
L'avvio del campionato è assai problematico per i biancocelesti. La Sampdoria passa all'Olimpico mostrando una migliore organizzazione rispetto alla squadra di Allasio. I problemi della Lazio emergono in ogni reparto: in difesa specialmente, dove i tre terzini faticano contro i vivaci attaccanti ospiti, tra cui brillano Ronzon e il giovane Testa; a centrocampo dove il solo Hansen finché gli regge il fisico riesce a illuminare la manovra, mentre l'esordiente Sassi (II) e il più offensivo mediano Fuin non riescono proprio a farsi valere in fase di contenimento; e perfino in attacco dove, nonostante il gol molto bello come manovra corale di Burini, mancano l'incisività e la cattiveria sotto porta che ha contraddistinto gli avversari doriani. Grandi parate di Pin, un palo clamoroso di Hansen sull'1-1, occasioni fallite di un niente, perfino la sfortuna di aver subìto il secondo gol alla ripresa del gioco...ovvero dopo che il disattento arbitro Piemonte aveva fischiato con cinque minuti d'anticipo la fine del primo tempo per poi tornare sui propri passi una volta accortosi dell'errore. E' pur vero di converso che i biancocelesti nella ripresa hanno sofferto anche fisicamente il gran caldo perdendo energie, sprecando fiato anche per la giornata storta di Bredesen, e rischiando di essere ancora infilati in contropiede, dopo i gol regalati a Tortul, di testa tra le belle statuine della difesa, senza opposizione alcuna (Baldini) e infine di rimessa, con Ronzon capace di mettere a sedere con una finta anche De Fazio.
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