Domenica 14 febbraio 1954 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Novara 2-1
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14 febbraio 1954 - Campionato di Serie A 1953/54 - XX giornata
LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Furiassi, Montanari, Sentimenti (V), Bergamo, Puccinelli, Bredesen, Vivolo, Burini, Fontanesi (I). All. Sperone.
NOVARA: Lena, Pombia, De Togni, Feccia, Molina, Baira, Arce, Colombi, Piola, Passarin, Savioni. All. Senkey.
Arbitro: sig. Campanati di Milano.
Marcatori: 11' Fontanesi (I), 52' Arce, 66' Fontanesi (I).
Note: cielo coperto con qualche spruzzo di pioggia. Terreno leggermente scivoloso.
Spettatori: 20.000 circa.
Dopo due sconfitte la Lazio torna alla vittoria e sistema la sua traballante classifica. Non si deve pensare ad una squadra che abbia superato tutti i suoi problemi perché anche oggi si sono registrate incongruenze nella manovra, incapacità tecnico-tattiche e insicurezze caratteriali. Però i due punti sono arrivati e vanno presi con l'auspicio che contribuiscano a dare più convinzione nelle proprie possibilità. La partita si è svolta all'insegna delle iniziative personali più che basata sul gioco e sugli schemi. Tutto appare confuso e non lineare, i giocatori vagolano per il campo dimenticando il proprio ruolo e i compiti ad esso connessi. Poi può scapparci anche il gesto tecnico entusiasmante e risolutivo ma il calcio è gioco di squadra e ciò va tenuto nel massimo conto. Neanche si possono fare rimproveri ai biancocelesti, oggi rossoazzurri per dovere di ospitalità, per quel che riguarda l'impegno in quanto sono usciti dal campo stremati e con le maglie zuppe di sudore. Il Novara non è giudicabile perché al 29' ha dovuto rinunciare al grande ex Piola che, dopo un fortuito scontro con Sentimenti V, è stato costretto al ricovero in clinica e dal 75' è rimasto in nove per la meritatissima espulsione di un rancoroso Arce che non trovava di meglio che commettere un fallo micidiale ai danni del vecchio compagno di squadra Antonazzi. Eppure, sia pure in nove, i novaresi hanno cercato il pareggio fino all'ultimo e perciò, vista l'impossibilità di un giudizio tecnico, vanno elogiati per il coraggio e l'ardore mostrati in campo. Al 3' una bella azione manovrata dei biancocelesti con Puccinelli, Vivolo, Fontanesi e passaggio finale a Burini si conclude con un bel tiro di quest'ultimo deviato in extremis da De Togni in angolo. Al 6', sugli sviluppi di un corner battuto da Puccinelli, Fontanesi si esibisce in una acrobatica rovesciata intercettata da Pombia a portiere battuto. All'11' Bredesen se ne va sulla sinistra e crossa per Fontanesi; l'ex spallino supera con un secco dribbling Pombia e arrivato a distanza di tiro fulmina Lena con un colpo di biliardo che il numero uno sfiora ma non devia. Al 12' su spiovente di Montanari, Bergamo si fa luce con un colpo di testa che colpisce il palo e un minuto dopo Fontanesi se ne va da solo ma trova un reattivo Lena che sventa la minaccia. Al 14' uno scambio Burini-Puccinelli con finta di Fontanesi, dà modo a Bergamo di scagliare un pallone a fil di palo. Ma a questo punto la Lazio smette di giocare e la partita assume i contorni descritti all'inizio. Solo Bredesen si mette in evidenza al 28', dopo un duetto Fontanesi-Burini, con un tiro che s'infrange sulla traversa. Al 29' c'è da registrare il grave incidente tra Sentimenti V e Piola che costringe i sanitari ad applicare cinque punti di sutura sulla testa del laziale, uscito svenuto in barella e a consigliare il ricovero immediato del novarese. Al 38' Sentimenti fa il suo ritorno in campo con un vistoso turbante sul capo. Il tecnico del Novara Senkey sposta Arce a centravanti e al 39' su passaggio di Savioni, Feccia sfiora il montante con un secco tiro in corsa. Altro pericolo per la Lazio al 42', quando ancora Savioni pesca Arce solo davanti a Sentimenti IV ma il tiro è fiacco e fuori centro. La ripresa si apre con qualche iniziativa personale degli attaccanti romani ma i tiri conclusivi di Burini, Vivolo e Fontanesi o peccano di precisione o vengono parati facilmente dall'attento Lena. Nulla fa presagire il pareggio dei piemontesi ma al 52' uno sfortunato controllo di palla di Sentimenti V permette ad Arce di impadronirsi della sfera, filare indisturbato verso Sentimenti IV e batterlo con un dosato e maligno tiro. La Lazio reagisce disordinatamente ma intensamente e al 55' Fontanesi di testa indirizza in rete ma Lena si distende e devia in calcio d'angolo. Ancora al 65' Bredesen si fa largo tra due avversari e spara in rete da dodici metri: Lena stavolta è battuto ma Molina II respinge sulla linea. Il pubblico è indispettito e fischia sonoramente ogni possesso di palla laziale. Ci pensa però Fontanesi a mettere tutti d'accordo al 66' quando scambia con Puccinelli che scatta sulla fascia e mette al centro ancora per l'estremo laziale che ha seguito l'azione: colpo di testa su contrasto di Pombia e Feccia sulla linea respinge di petto sui piedi di Fontanesi che non ha difficoltà a realizzare. Sentimenti IV e Bergamo cominciano a richiamare indietro i compagni e forse il suggerimento è giusto perché il Novara, nonostante sia rimasto in nove per l'espulsione di Arce, non demorde e fino alla fine, sebbene non porterà pericoli effettivi alla porta laziale, avrà il predominio in fase di attacco. Il fischio finale viene accolto come una liberazione dai biancocelesti e dal pubblico che esce dallo stadio irritato e scontento. I migliori sono stati Fontanesi, Bergamo, Sentimenti V e Antonazzi per la Lazio, mentre i migliori tra i novaresi sono risultati Molina, Feccia, Baira e il portiere Lena. Il sig. Campanati ha complessivamente ben diretto anche se qualche errore l'ha commesso nella valutazione dei falli di ambedue le compagini.