Domenica 12 aprile 1981 - Bari, stadio Comunale - Bari-Lazio 1-0
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12 aprile 1981 - 29 - Campionato di Serie B 1980/81 - XXIX^ Giornata
BARI: Grassi, Punziano, Frappampina, Bitetto, Canestrari, Sasso, Bagnato, La Torre, Iorio, Tavarilli (85' Belluzzi), A.Serena. A disp. Venturelli, Ronzani, Mariano, La Palma. All. Catuzzi.
LAZIO: Marigo, Spinozzi, Citterio, Perrone, Pighin, Simoni (83' Cenci), Viola, Manzoni (72' Marronaro), Chiodi, Mastropasqua, Greco. A disp. Di Benedetto, Ghedin, Scarsella. All. Castagner.
Arbitro: Sig. Angelelli (Terni).
Marcatori: 51' Manzoni (aut).
Note: ammoniti Frappampina e Pighin. Angoli 9-5 per la Lazio.
Spettatori: 20.000 circa.
Brutta partita della Lazio che a Bari perde la prima delle due trasferte consecutive in Puglia. Indubbiamente non era una gara facile, perché il Bari da questa prova doveva trarre stimoli a proseguire un cammino spedito verso la salvezza, con la nuova guida tecnica di Catuzzi (al suo esordio casalingo). Ebbene, contro un Bari contratto per tutto il primo tempo e non incoraggiato dal pubblico, in chiara posizione di...attesa, la Lazio non ha spinto a fondo. A tratti ha dato l'impressione di giochicchiare, senza tentare con decisione l'affondo risolutore. Indubbiamente le assenze di Bigon e Sanguin avranno avuto il loro peso, ma non ci si aspettava una squadra così a disagio contro avversari che palesavano notevoli scompensi.
La Lazio si accontentava, evidentemente, di ottenere un pareggio, e, chiusa la prima parte della gara sullo 0-0, sembrava voler mantenere quel risultato fino alla fine. Un pari, se pur onorevole, però non poteva bastare ai padroni di casa, alla ricerca non solo di punti, ma soprattutto di una buona dose di sicurezza psicologica per continuare a giocare con tranquillità questo finale di campionato. Quella tranquillità che il Bari non aveva raggiunto nei primi 45 minuti, quando aveva concretizzato ben poco, permettendo alla Lazio di arrivare, senza troppa fatica, ad impensierire il portiere barese Grassi, chiamato a respingere soprattutto tiri di Greco (al 20' e 26'), mentre una conclusione dello stesso attaccante è andata fuori di poco al 35'. Grassi compiva un'ottima respinta in angolo anche al 44', su tiro di Citterio, che aveva rubato un pallone a centrocampo a Tavarilli. Questa Lazio avrebbe potuto conquistare il massimo, se avesse giocato con un pizzico di determinazione in più nella ripresa.
Invece, dopo il riposo, era il Bari a ripresentarsi più agguerrito (e la partita in qualche occasione ha messo in mostra azioni spettacolari). Da una punizione per fallo di Pighin su Serena, nel settore sinistro, è nato l'unico gol della gara. Batteva Tavarilli per Bagnato, che porgeva a La Torre. Il tiro di quest'ultimo era verso la rete: sembrava poter trovare il portiere della Lazio Marigo sulla traiettoria, ma c'era una deviazione involontaria di Manzoni, che spiazzava completamente il suo portiere. Ottenuto il vantaggio, il Bari si è «sbloccato», ha incominciato a giocare meglio (ed ha incominciato soprattutto a ricevere l'incoraggiamento del pubblico). La Lazio cercava subito di riportarsi in parità.
Al 56' Citterio (il più incisivo in zona gol nella ripresa), sfiorava la base del palo, ma c'era anche una deviazione di un barese in calcio d'angolo. Dalla bandierina batteva Greco, e trovava Manzoni e Pighin ben appostati in area, ma il colpo di testa di quest'ultimo veniva deviato ancora in angolo. La Lazio cercava di acciuffare il pareggio, anche se i riflessi non erano i migliori. Citterio mandava fuori su punizione al 74' e Greco mandava alto all'82. Ma clamorosamente, a due minuti dal termine, Citterio di testa da pochi passi mandava sulla traversa, raccogliendo un cross di Mastropasqua.
Fonte: La Stampa