Domenica 11 dicembre 1983 - Napoli, stadio San Paolo - Napoli-Lazio 3-0

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11 dicembre 1983 - 2187 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1983/84 - XII giornata

Napoli: Castellini, Bruscolotti, Frappampina (76' Boldini), Ferrario, Krol, Dal Fiume (46' Casale), Caffarelli, Celestini, De Rosa, Dirceu, C.Pellegrini. A disp. Di Fusco, Masi, Palanca. All. Santin.

Lazio: Cacciatori, Filisetti, Piscedda, Manfredonia, Batista, Spinozzi, Podavini (70' Della Martira), Vinazzani, Giordano (60' Meluso), Laudrup, Piraccini. A disp. Orsi, Fonte, Dell'Anno. All. Morrone.

Arbitro: Paparesta (Bari).

Marcatori: 47' De Rosa, 65' Dirceu, 86' De Rosa.

Note: giornata soleggiata. Espulso Batista al 30' del pt.

Spettatori: 50.000 circa.

La prima rete di De Rosa
L’arbitro Paparesta espelle Batista
Il raddoppio di Dirceu
Il biglietto della gara
Manfredonia in marcatura stretta

Una Lazio colpevole e sfortunata è stata nettamente sconfitta a Napoli: 0-3. Colpevole perché i laziali hanno giocato freddamente, quasi come se il risultato loro interessasse poco, e sfortunata, per un incidente che mandava Giordano anzitempo negli spogliatoi, e per una strana decisione dell'arbitro che dopo appena mezz'ora di gioco espelleva Batista con un «cartellino rosso», veramente inaccettabile. La premessa non dev'essere intesa come una critica al Napoli, Gli azzurri campani hanno giocato di più del loro avversari, con tanta confusione, ma anche con maggiore grinta, portando in porto una vittoria che potrebbe essere di buon auspicio per il prosieguo del campionato. Tre gol, comunque, sono tanti, troppi, Per la Lazio si avvicina un periodo difficile, e lo stesso Chinaglia alla fine ammetteva che «qualcosa si dovrà pur fare». Preludio a decisioni importanti? E' presto per dirlo. Certo la Lazio vista a Napoli dev'essere «corretta». La squadra ha sofferto la confusione dei suoi centrocampisti, e il disordine è diventato caos dopo l'uscita di Batista. Il fallo non meritava tanta severità, l'abbiamo già detto. Era il 25' appena. Da poco Giordano aveva sbagliato un gol su contropiede in modo puerile. Batista lanciava in avanti con il Napoli tutto sbilanciato alla ricerca della rete. Giordano si trovava solo, spostato sulla destra, palla al piede. Castellini usciva, e Giordano poteva fare tutto, avanzare, o calciare a pallonetto. Tentava la seconda strada, ma sbagliava direzione e forza. Torniamo però all'episodio che ha determinato la svolta della partita: Paparesta concedeva alla Lazio un fallo nella metà campo del romani. Batista si accingeva a battere la punizione, ma rallentava. Paparesta invece aveva fretta, e ammoniva il brasiliano che rispondeva applaudendo. Offeso da tanto coraggio, l'arbitro barese decideva l'espulsione. Forse anche giustificata, data la reazione del giocatore, ma era assolutamente cervellotica l'ammonizione che l'aveva preceduta. Ridotta in dieci la Lazio ha palesato i suoi limiti. Sarebbe stato necessario aumentare la volontà, sfoderare la grinta, invece i «bianchi» (per dovere di ospitalità) hanno accettato il gioco del Napoli, che però aveva il vantaggio di un uomo in più. Nonostante il vantaggio numerico, il Napoli balbettava con un calcio stucchevole. E soltanto a un minuto dalla fine del tempo provava De Rosa. Cacciatori si esibiva nella sua prima parata senza trattenere. Bruscolotti di testa deviava, ma trovava pronto Filisetti a respingere dalla rete sguarnita. Nella Lazio la situazione precipitava all'inizio della ripresa. C'era Casale al posto di Dal Fiume, e proprio Casale creava il calcio d'angolo da cui nasceva il gol. Batteva Caffarelli corto, Frappampina deviava al centro, dove De Rosa aveva il tempo di addomesticare là palla e battere Cacciatori (48'). Ma i guai laziali non finivano qui. Poco dopo c'era uno scontro Casale-Giordano. Il centravanti della nazionale zoppicava e al 60' lasciava il posto al giovane Meluso. Un gol da recuperare e il cannoniere in infermeria. Il Napoli giocava ancora con foga, ma il secondo gol veniva da un regalo del giovane terzino Piscedda, che nel tentativo di respingere serviva il pallone proprio a Dirceu. Il brasiliano faceva due passi e batteva un potente tiro rasoterra che sfiorava il palo sinistro della porta di Cacciatori e finiva in rete (65'). Morrone tentava la carta Della Martira, ma all'86' ancora De Rosa, con un gran tiro, portava a tre le reti napoletane. Risultato troppo netto, ma vittoria meritata. Il Napoli ha giocato con maggiore volontà.

Fonte: La Stampa