Domenica 10 febbraio 1929 - Brescia, stadio - Brescia-Lazio 4-2
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10 febbraio 1929 - 236. Campionato della Divisione Nazionale 1928/29 - XVII giornata
BRESCIA: Trivellini, Gadaldi, Pasolini, Frisoni I, Scaltriti, Morselli, Reggiani, Giuliani, Chitò, Moretti, Barbieri III
LAZIO: Nicolini, Saraceni, Bottacini, Berti, Furlani, Nesi, Griggio, Pardini, Spivach, Rier, Lamon. All. Rangone
Arbitro: sig. Osti di Ferrara
Marcatori: 8’ Barbieri, 16’ Giuliani, 25’ Reggiani, 36’ Moretti; 67’ Lamon, 77’ Furlani
Note: pubblico molto scarso. Giornata freddissima. Campo ghiacciato.
Polvere di carbone e segatura per mascherare il lastrone di ghiaccio che ricopre il terreno dello Stadio, ma che non gli tolgono la pericolosa caratteristica di essere sdrucciolevole: i ventidue giocatori in campo hanno pagato tutti, chi più e chi meno, il loro tributo di cadute allo stato del terreno; il guaio maggiore lo ha riportato Gadaldi con una profonda incisione sul palmo della mano. Ciò non ha impedito alle due squadre di buttarsi animatamente nella partita, interessante per la velocità e per la rapida alternativa di minacce tra le due porte. Il gioco, pur tecnicamente imperfetto, non è mancato di ottimi spunti e d'altronde non era possibile fare di meglio con un campo simile. Meritatissima la vittoria del Brescia che ha sfoggiato maggior logica nelle azioni in tutti i reparti. La Lazio invece ha alternato gemme di stile e di tattica a momenti d’incertezza. Anche il Brescia aveva in campo delle giovanissime riserve, che nel complesso si sono mostrate all'altezza dei titolari. Le redini sono sempre rimaste nelle mani degli atleti della Leonessa eccetto un periodo d’oro per i romani dal ventesimo della ripresa.