Diaconale Arturo
Giornalista, nato a Montorio al Vomano (TE) l'8 settembre 1945 e deceduto a Roma il 1 dicembre 2020.
Dal 1 agosto 2016 Responsabile della Comunicazione della S.S.Lazio. E' stato Direttore di molte testate giornalistiche tra cui "L'Opinione delle libertà". E' stato anche Presidente del Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga e membro del Consiglio di Amministrazione della Rai. Laziale fin dall'infanzia, nel corso della conferenza stampa di presentazione, racconta dei suoi trascorsi allo stadio in compagnia del padre. In modo particolare di aver assistito, in uno stadio gremito di tifosi avversari, all'incontro Padova-Lazio 0-1 del 30 dicembre 1956 e della sua esultanza al gol partita realizzato da Raggio di Luna, Selmosson.
Scrive Il Messaggero il giorno della sua scomparsa:
È morto nella sua casa romana Arturo Diaconale. Il giornalista, 75 anni, che era il portavoce ufficiale della Lazio, lottava da tempo contro un male incurabile e le sue condizioni si erano aggravate. Diaconale aveva 75 anni. A fine aprile era stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza alla testa, ma la lunga convalescenza non è stata semplice. Era arrivato nel club biancoceleste il 1 agosto del 2016, chiamato da Lotito a dare man forte alla comunicazione della società. Ma Arturo è stato soprattutto un giornalista e direttore dell’Opinione per 27 anni. Grazie alla sua lunga esperienza nel mondo del giornalismo e della politica, Diaconale il 4 agosto del 2015 è stato eletto come membro nel consiglio d’Amministrazione della Rai dalla commissione vigilanza della Rai, carica ricoperta fino a luglio del 2018.
Così il Presidente biancoceleste Claudio Lotito ricorda il Dirigente scomparso:
Caro Arturo, ci hai, mi hai lasciato... Per lunghi anni ci siamo frequentati, prima come semplici amici, che si incontrano, e come tutti gli amici si parlava di tutto ciò che ci accomunava; poi come collaboratore prezioso che ho fortemente voluto nella famiglia Lazio, di cui tu sei sempre stato un grande sostenitore. E subito hai iniziato a portare idee, proporre progetti, a condividere la tua esperienza con tutto il settore della comunicazione... Caro Arturo, mi parrà impossibile non vedere il tuo incedere elegante, composto, da signore d’altri tempi, per i viali di Formello... La tua voce, il tuo modo di esporre le idee, il modo pacato e sempre aperto, gentile. Arturo, pur lottando con tutte le tue forze, con dignità ed in silenzio, hai continuato a telefonare, a chiedere, ad interessarti di come andavano le cose. Esempio per molti. Arturo, sono più che certo che nostro Signore ti ha accolto e consolato, dandoti la forza di continuare, in altra maniera, ad essere vicino alla tua famiglia ed a tutti coloro a cui hai riempito la vita e che ti hanno conosciuto ed apprezzato... Ovunque tu sia...