Canalini Giuseppe
Fratello del pioniere Alberto Canalini di cui si hanno scarsissime notizie. Alberto era nato il 1 settembre 1882 a Roma in Via del Mascherino 18 da Domenico e Carolina Zanasi e lo si ricorda come uno dei soci fondatori della Società 'Esperia', dai colori biancoverdi, nata in Prati in via Orazio 13, che fu assorbita dalla Società Podistica Lazio. Di mestiere falegname, aveva la bottega adiacente alla sede della Lazio, in Via Valadier 21 dove lavorava con il fratello minore Giuseppe. Sappiamo inoltre che, grazie al suo mestiere, è colui che costruì le prime porte da calcio a Roma a Piazza d'armi. Essendo, oltre che atleta, anche socio della Società, incoraggiò tanti giovani ad aderire alla società biancoceleste. Questa sua opera di proselitismo permise un grande incremento dei tesserati. La sua vicenda sportiva si confonde spesso con quella di suo fratello Giuseppe, anch'esso socio della Lazio e che ritroviamo nella formazione biancoceleste in alcune partite del calcio pionieristico romano. Quando partì per la Prima Guerra Mondiale Alberto era sicuramente tesserato con la Società Lazio. Da questa guerra Alberto Canalini non fece ritorno perché cadde in combattimento, come è ricordato sulla lapide in memoria dei Caduti del quartiere Trionfale situata ancor oggi in via Andrea Doria. Si presume che Alberto Canalini, potente e veloce, giocasse da difensore anche se, in quei tempi, i giocatori si alternavano nei diversi ruoli. Il 19 ottobre 1919 la Lazio, in occasione della nuova inaugurazione dello stadio della Rondinella, che durante il conflitto era stato trasformato in orto di guerra, organizzò un torneo in onore di Alberto, vinto proprio dalla Società organizzatrice. Essendo deceduto senza lasciare eredi non è stato possibile reperire notizie dai familiari; qualche informazione aggiuntiva su questo valoroso pioniere potrà forse venire quando i pronipoti della parte di Giuseppe, Piera e Mauro Canalini, sistemeranno in forma organica il materiale in loro possesso. Giuseppe Canalini, nato a Roma il 12 agosto 1884 in Via del Mascherino 18 da Domenico e Carolina Zanasi, fu un atleta che non si dedicò che sporadicamente al calcio. Sposatosi giovanissimo, a 16 anni, con Giuseppina Ciaffi praticò da subito diverse discipline. Egli era essenzialmente un sollevatore di pesi e si distinse vincendo nel 1906 il campionato sociale. Preferì, tuttavia, occuparsi di organizzazione all'interno della società e nel 1904, l'8 agosto, quando fu nominato presidente Fortunato Ballerini, Giuseppe divenne consigliere. L'impegno in società lo occupò per tutta la vita e viene ricordato come una figura esemplare di Laziale. Morì a Roma, nella sua casa di Viale Vaticano 53, il 28 giugno 1958.