30 ottobre 1949 - Genova, - Sampdoria-Lazio 2-5
Domenica 30 Ottobre 1949
Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1949/50 - 9ª giornata - Sampdoria-Lazio 2-5
SAMPDORIA: Bonetti, Gratton, Arrighini, Ballico, Bertani, Mannocci, Lucentini, Bassetto, Baldini, Gei, Sabbatella
LAZIO: Sentimenti (IV), Piacentini, Furiassi, Alzani, Remondini, Sentimenti (III), Puccinelli, Flamini, Hofling, Cecconi, Nyers (II)
Arbitro:sig. Longagnani di Modena
Marcatori: st 8' Flamini , st 1' Flamini , 5' Nyers (II), 10' Flamini, 26' Lucentini, 31' Puccinelli , 42' Lucentini
Note: spettatori 15000. Giornata di sole leggermente ventilata. Calci d'angolo 8 a 3 a favore della Sampdoria.
Il risultato è la fotografia della partita. Anche il più accanito tifoso doriano riconoscerebbe la limpidezza di questa eclatante vittoria biancoceleste. Se nel primo tempo la superiorità degli ospiti è stata certa ma non schiacciante, nella ripresa essa si è mostrata in tutta la sua evidenza. E' necessario trovare le ragioni di questo risultato e la prima ha un nome ed un cognome: Enrique Flamini. Quello che oggi il giocatore argentino ha fatto in campo, dovrebbe essere mostrato nelle scuole calcio. Il numero otto si è mosso a tutto campo; era in difesa quando si è trattato di difendere e all'attacco quando era il momento di pungere. Ha impostato le azioni e le ha concluse; ha marcato l'interno avversario, non ha sbagliato né un passaggio, né un tiro, né un intervento. Una partita perfetta che ha lasciato ammirati pubblico e tecnici. Lo scrosciante applauso che lo ha accompagnato negli spogliatoi a fine partita, è un gesto di ammirazione per un avversario corretto e abilissimo e anche il segno di una riconosciuta superiorità. Oltre a Flamini, oggi hanno brillato tutti i giocatori biancocelesti: dal coraggioso Sentimenti (IV), agli attentissimi terzini e ai cursori Alzani e Sentimenti (III) e poi ancora un insuperabile Remondini, un imprendibile Puccinelli, un tempista Cecconi, un insidioso Hofling, un pericoloso Nyers (II). Insomma oggi al Luigi Ferraris non si è vista la sconfitta della Sampdoria, ma il trionfo di una Lazio troppo più forte. Sperone ha messo inizialmente Cecconi in mediana e la Samp si è subito disorientata perché lo aspettava in attacco. Poi quando i liguri hanno attuato le contromosse, la Lazio era già in vantaggio e a quel punto il giocatore si è posizionato nel suo ruolo naturale dove ha portato grande scompiglio nella confusa difesa blucerchiata. Eppure la partita nei primi 5 minuti aveva visto i locali in attacco e Sentimenti (V) aveva sfoderato due ottime parate su secchi tiri di Baloncieri e Gei. Poi ha giocato solo la Lazio: scambi, recuperi, assalti con cinque uomini, velocità, tattica e tecnica, rinvii poderosi e precisi e cinque reti: al 5' il corner battuto da Flamini forma una parabola mortifera ed entra direttamente in rete a mezza altezza. Ripresa: al 1' Puccinelli dribbla due avversari sulla sinistra, mette a sedere pure Bonetto e passa a Flamini che scarica in rete. Al 5' una punizione dalla tre quarti spiove in area blucerchiata, Nyers (II) colpisce al volo e una folgore si abbatte in rete. Al 10' una splendida finta di Nyers (II) lasciava sul posto Gratton, l'attaccante laziale converge e passa a Flamini: scontata la rete. Al 27' bella azione Sabbatella- Baldini, passaggio a Lucentini che in corsa indovina l'angolo basso. Al 31' azione gioiello Hofling-Flamini-Puccinelli e facile tocco di quest'ultimo. Al 41' Lucentini se ne va da solo, la Lazio è scoperta e il bravo attaccante sampdoriano supera Sentimenti (IV). Al 43' solo il palo, su tiro di Nyers (II), salva la Samp da una ancor più dura punizione. Alla fine della partita il pubblico ha applaudito la Lazio, ma conscia della disparità delle forze in campo, non ha fischiato i propri giocatori.