10 settembre 2012 - La cena organizzata da Lotito
Dal Corriere dello Sport il racconto dell'evento:
Una Lazio alla "Dolce Vita". In campo con Vlado, a cena da Vlado: "Nulla è lasciato al caso...", se la ride Lotito. Riti propiziatori e formule scaramantiche tra i segreti dell'invito fatto dal presidente. "Con i Vladimir si trova bene", sogghigna chi lo conosce. Svelato il giochetto: Vlado è Vladimir Petkovic, il nuovo mister Lazio. Vlado è Vladimiro, il ristorante scelto dal patron per ospitare tutta la squadra ieri a tavola, ad un passo da Via Veneto. Metti una sera a cena con Lotito: "Questa è la cena, poi ci aspetta un duro dopocena...", è in vena di battute il presidente. Il dopocena è il tour de force che attende i laziali. Sette gare in venti giorni e passa, un'abbuffata di calcio. In alto i calici perché così si vince, stando tutti uniti. In alto i cuori laziali, nel cuore di Roma. Cena da Champions e potere taumaturgico, Lotito ha riunito la famiglia alla vigilia di un periodo ricco di impegni e fascino. Ha riunito i suoi figliocci per affratellarli ancora di più, per trasmettergli il senso d'appartenenza, per fargli sentire affetto, stima, fiducia. Un po' presidente e un po' papà, il patron ha accolto tutti col sorriso, s'è complimentato per l'ottimo inizio di stagione, s'è augurato un futuro roseo.
Appuntamento conviviale, invito aperto ai dirigenti, allo staff tecnico e ai giocatori, alle mogli e alle famiglie, circa settanta posti a sedere. C'erano tutti ieri sera, sono arrivati a bordo dei bolidi fiammeggianti. Mancavano all'appello solo i nazionali Klose, Lulic, Gonzalez, Alfaro e Cana e i fuori rosa, ahiloro. Floccari e signora sono stati i primi ad arrivare, la sfilata è partita intorno alle 21. Primo gruppo a braccetto: capitan Rocchi e Candreva, Biava e Bizzarri. Spunta un taxi lampeggiante, sbuca Ederson accompagnato dalla moglie, l'ex manager Patrizia Pighini. In lontananza s'intravede il diesse Tare, arriva di gran passo, vicino a lui Stankevicius, redivivo. E' il momento di Vladimir Petkovic, eccolo insieme alla moglie Ljiljana. Si fermano davanti all'entrata, i flash scattano a raffica, illuminano il cielo. La Dolce Vita la assapora il novello Vlado: "Mister di qua, mister si giri", se lo contendevano i fotografi, è il gusto del successo. E quei cinque chi sono? Schierati da destra a sinistra: Konko, Diakite, Ciani, Cavanda e Onazi, un clan scanzonato e affiatato, s'imbucano nel ristorante dopo aver fatto la foto ricordo. E via via ecco tutti gli altri, da Carrizo e compagna a Scaloni e signora col figlioletto, da Radu e la moglie a Mauri e la fidanzata sino al solitario Kozak. Tutti a chiedersi dov'è Zarate? Attesa ripagata, Maurito c'è, s'è fatto desiderare, parcheggia la fuoriserie, è tiratissimo, sorride, è sereno, prende per mano Natalie, la sua sposa, si mettono in posa come due star. All'appello mancano Hernanes e Dias, sono stati gli ultimi a varcare la porta del ristorante.
Cin-cin collettivo a fine serata, ma prima un menu prelibato da gustare. Cena romana? Non proprio. Lo chef s'è dato da fare per accontentare tutti i palati. La serata s'è aperta con un aperitivo di benvenuto: spiedini di pesce in composizione di frutta, mozzarella di bufala, insalatine di mare. I primi piatti: risotto alla pescatora oppure penne con asparagi e tartufo bianco. Avanzino i secondi: gamberoni alla brace e patate lunette di contorno. Scelta doppia, pronto in tavola dello stinco alla fiamma, tagliato in sala. Il gran finale: una mega torta biancoceleste, lo stemma laziale in bella vista, la scritta 1900 ornata con la crema. Per una volta si sono allenate le mandibole, s'è potuto ingurgitare un numero di calorie superiore alle rigide abitudini, i fisicacci non ne risentiranno. Prima di accomodarsi a tavola la Lazio aveva sudato in campo, l'allenamento era fissato alle 18, la cena dalle 20 in poi. Conto salato, l'ha pagato Lotito, lo ripaghi la Lazio. Così è la dolce vita da Champions. Cameriere, champagne.
Estratto da Il Tempo che racconta così la serata:
E allora, per certificare l'idillio biancoceleste, il presidente Lotito ha riunito squadra, tecnico, staff e rispettive signore intorno a un tavolo per la cena di inizio anno (appuntamento successivo per Natale sperando di ritrovarsi nella stessa posizione di classifica). Alla vigilia di un tour de force che servirà a capire le ambizioni della Lazio con cinque partite di campionato e due di Europa League in soli 23 giorni, il numero uno del club ha voluto offrire la cena a tutti suoi giocatori. Appuntamento alle 21 in un noto ristorante del centro di Roma, mancavano solo Klose, Lulic, Alfaro, Gonzalez e Cana impegnati con le rispettive nazionali nelle qualificazioni per Brasile 2014, gli altri c'erano tutti per la gioia di Petkovic che, con l'aiuto dei risultati, sta entrando nel cuore dei suoi calciatori anche in quelli che avevano un rapporto privilegiato con Reja. Spesso l'anno scorso i giocatori erano andati a cena fuori insieme nei momenti di difficoltà ma non c'era Lotito che stavolta ha pensato di organizzare in prima persona l'incontro per confermare la vicinanza del club quando la stagione sta per entrare nel vivo. Poche parole, tante prelibatezze culinarie per non pensare al Chievo e rinsaldare la forza di un gruppo che vuole stupire in questa stagione cominciata tra tanto scetticismo.
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