Venerdì 16 dicembre 2022 - Manavgat, Emirhan Sport Center - Hatayspor-Lazio 2-5

Da LazioWiki.

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16 dicembre 2022 - Manavgat (Turchia), Emirhan Sport Center - Amichevole - inizio ore 18.00 locali (16.00 italiane)


HATAYSPOR: Kardesler, Corekci (82' Alici), Vranjes (82' Yilmaz), Oksuz (74' Soni), Aksoy (68' Kanak), Aabid, Ergun (74' Cagiran), Riberio (74' Bekaroglu), El Kaabi (82' Varga), Lobjanizde (68' Yildirim), Zé Luis (82' Boudjemaa). A disposizione: Yigiter, Boyar, Bas. Allenatore: Volkan.

LAZIO: Maximiano, Lazzari (73' Radu), Casale (46' Romagnoli), Patric (74' Gila), Marusic (82' Kamenovic), Vecino (46' Basic), Marcos Antonio (61' Cataldi), Luis Alberto (61' Milinkovic), Pedro (46' Felipe Anderson), Immobile (61' Cancellieri), Zaccagni (68' Romero). A disposizione: Provedel, Adamonis, Hysaj, Bertini. Allenatore: Sarri.

Arbitro: Sig. Ozturk.

Marcatori: 34' Vecino, 37' El Kaabi, 39' Immobile (rig), 40' Pedro, 48' Zé Luis, 63' Zaccagni (rig), 74' Romero.

Note: osservato un minuto di silenzio in memoria di Sinisa Mihajlovic.

Spettatori: 100 circa.


Matteo Cancellieri
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Luka Romero
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Matias Vecino
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Luis Alberto
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Pedro al tiro
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Mattia Zaccagni
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Ciro Immobile
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Patric in azione
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Felipe Anderson
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Una fase di gioco
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• Il Corriere dello Sport titola: "Immobile torna al gol. E Romero c’è sempre. Contro l’Hatayspor buone risposte per Sarri: in rete Vecino, Ciro e Zaccagni su rigore, Pedro e Luka. In un’atmosfera di grande tristezza la Lazio in Turchia ha onorato nel modo migliore la memoria di Mihajlovic".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: La partita, fosse solo per i gol e le occasioni, sarebbe pure divertente. Ma di confortante, in un pomeriggio del genere, purtroppo c’è poco da raccontare. La Lazio convince nel secondo e ultimo test in Turchia, 5-2 rifilato all’Hatayspor dopo la bella prova con il Galatasaray: due su due per chiudere il mini-ritiro a Manavgat e confermare i segnali positivi di martedì. All’Emirhan Sport Center, centro sportivo che ha ospitato la squadra, l’aria però non poteva che essere pesante, dimessa, depressa. L’eco della scomparsa di Mihajlovic, ex bandiera mai ammainata neanche 22 anni dopo il secondo scudetto della storia, ha raggiunto e comportato una fitta ai cuori di calciatori, staff tecnico e dirigenza biancocelesti. Era lecito, scontato, scendere in campo scombussolati dalla tremenda notizia arrivata a ridosso del match.

Partita. Un minuto di silenzio, facce sconvolte. Lazio in maglia nera (la terza divisa), quasi un segno del destino, rispettoso di un uomo con la maiuscola: come se la fascia al braccio per il lutto, da sola, non bastasse a esprimere il dolore che si provava in quei momenti. Il fischio d’inizio ha dato il via al confronto e alle giocate tecniche disinvolte, possibili grazie a una condizione atletica che forse neanche Sarri pensava di ritrovare così presto. La seconda amichevole, al di là del clima depresso e del risultato più abbondante, si è sviluppata sulla falsa riga della sfida con il Gala: Lazio in palla, qualche concessione di troppo dietro, ma una produzione offensiva di tutto rispetto.

Segnali. Più minuti (un’oretta) e il ritorno al gol di Immobile, freddo dal dischetto. Pedro rigenerato dalla sosta, pronto a ribadire la voglia di protagonismo. L’intera partita di Maximiano, sparito dai radar dall’errore commesso all'esordio con il Bologna. Poi l’impiego part-time di Milinkovic, tenuto a riposo nella prima uscita della preparazione-bis: Vecino e Luis Alberto, in attesa del recupero totale del Sergente, hanno comandato a centrocampo dove ha trovato spazio dall'inizio Marcos Antonio. Ci è voluto il timbro dell'uruguaiano, uno dei due laziali impegnati in Qatar, per stappare il match: fino a quel momento c'erano state tante chance potenziali (nate dalla riconquista alta in pressing), ma poca precisione.

Prova. Lazzari ha spinto sulla destra, Immobile ha colpito al volo, sul tiro si è avventato Vecino, bravo a spingerla col corpo da pochi passi (34’). In 5 minuti s'è scatenato l'inferno, dallo 0-0 si è passati al 3-1 al 39'. Quattro gol in sequenza. Scivolone di Casale, Patric ha temporeggiato, El Kaabi s'è presentato a tu per tu con Maximiano fulminandolo. Il pareggio è durato poco. Pochissimo. Reazione immediata, altro aspetto da sottolineare: tocco di mano di Aksoy (passaggio di Vecino per Immobile), Ciro si è presentato senza indugi e ha spiazzato Kardesler dal dischetto. Bellissima l'azione corale del terzo sigillo laziale: in successione Vecino, Luis Alberto, Immobile e infine Pedro. Il mancino dello spagnolo non ha lasciato scampo.

Cambi. All'intervallo i primi cambi: dentro Romagnoli, Basic e Felipe Anderson per Casale, Vecino e Pedro. L'Hatayspor (zona salvezza in Süper Lig) ha accorciato al 48' di testa con Zé Luis, riferimento offensivo del 4-2-3-1 turco. La Lazio ha resistito e allungato alla distanza: Cancellieri (inserito al 61' con Milinkovic e Cataldi, fuori Luis Alberto, Marcos Antonio e Immobile) è stato atterrato al primo possesso: 4-1 di Zaccagni dagli 11 metri. Ha arrotondato il baby Romero: solita cattiveria, si è avventato su un passaggio sbagliato, ha anticipato Oksuz, saltato il portiere e infilato il 5-2. Nel finale sono entrati Radu, Gila e Kamenovic. Sinisa, nel giorno più triste, è stato onorato con una prestazione di carattere. Quello che gli non è mai mancato.


Il Messaggero titola: "Lazio, bis col cuore infranto. Dopo il Galatasaray, successo contro l’Hatayspor. Ciro e Romagnoli: "Ma pensavamo solo a Sinisa"".

Prosegue il quotidiano romano: Sette marcatori diversi per due amichevoli di successo, ma il mini-ritiro turco non si chiude certo col sorriso: "Per me stasera è difficile parlare di calcio. Avevo provato a chiamare Sinisa un paio di settimane fa, ma non mi ha risposto. Ci ha lasciato un personaggio di uno spessore enorme, che si è fatto volere bene da tutto il mondo", chiosa Sarri, con l’occhio lucido al termine dell’incontro vinto con l’Hatayspor. Quasi tre ore prima, sono le 17.15 (in Italia primo pomeriggio) quando a Side, provincia di Antalya, si sparge la triste notizia della scomparsa dell’ex biancoceleste, e cala un assordante silenzio, già prima del minuto muto accordato al fischio d’inizio. Ed è nera la maglia, la fascia al braccio, il lutto all’Emirhan Spor Kompleksi di tutta la Lazio.

Il ritiro di Maximiano. Difficile concentrarsi sul campo. Più facile per Maximiano, motivato perché finalmente fra i pali dopo la papera al 6’ contro il Bologna, nella lontana vigilia di Ferragosto. Il portiere è attento, ma ancora in uscita poco reattivo, anche se sulla seconda rete nulla può. Buone le indicazioni in regia da Marcos Antonio, a parte qualche errorino. Pedro è il solito trottolino, Immobile dimostra di essere completamente guarito e si muove in lungo e in largo. Dopo il gol annullato a Casale per un fallo, è proprio Ciro a sforbiciare un bel cross di Lazzari al centro: inserimento e tap-in di Vecino. Uruguagio decisivo anche subito dopo, con il rigore conquistato, per cancellare il provvisorio pareggio di El Kaapi con un contropiede fortunoso. Immobile trasforma il penalty e poi assiste pure il tris di Pedro col mancino: "Mi mancava il campo e questo ritiro è servito per ripartire, ma il mio pensiero stasera va a Sinisa. Eravamo amici, le nostre famiglie pure, ci mancherà tanto", giura il capitano.

La grinta dei baby. Nella ripresa entra Romagnoli, proprio il ragazzo che Mihajlovic ha lanciato alla Samp e poi voluto al Milan a ogni costo. Da bambino era un idolo di Alessio, che ora finalmente gioca nella Lazio e a fine incontro esplode in un pianto commosso: "A Sinisa devo tutto. Era un uomo vero, un papà, un amico. Ricevuta la notizia non m’interessava nient’altro". E infatti in mezzo a lui e Patric, arriva un cross di Corekci e, di testa, Andreda batte Maximiano. La Lazio si schiaccia e Sarri urla, non gli piace comunque l’atteggiamento. Entrano Cancellieri, Cataldi e soprattutto Milinkovic, attenzionato in campo dal 60’. Il serbo gioca da fermo, il passo è compassato per evitare qualunque rischio perché c’è un edema interno alla caviglia con cui dovrà convivere sino all’inizio del campionato, a Lecce il 4 gennaio. Ma sono i baby a mettersi in risalto: stavolta anche Cancellieri ha il veleno e regala a Zaccagni il rigore del quarto gol. Il solito Luka Romero sfrutta i suoi minuti e trova il pokerissimo dall’angolo. Sarri è soddisfatto: "Anche se ci sono da limare due-tre errori dietro, i ragazzi han fatto un grande lavoro dal primo dicembre e mi hanno trasportato con il loro entusiasmo. Abbiamo fatto sinora un ottimo campionato e vogliamo continuare su questa strada anche al ritorno. Non sarà mai come il mio ex Napoli, questa Lazio. É un’altra squadra e stiamo costruendo un progetto giovane per il futuro con Lotito". Ma il patron da Roma non dimentica il passato: "Piangiamo Sinisa, un guerriero nella vita e in campo. Un esempio, campione d'Italia, ne resterà traccia indelebile nella storia della Lazio".


Il Tempo titola: "Super attacco, Lazio in crescita. In Turchia si sblocca Ciro, a segno Vecino, Pedro, Zaccagni e Romero. 5-2 all'Hatayspor".

Prosegue il quotidiano romano: Buona anche la seconda. La Lazio termina la mini tournée in Turchia con due vittorie in altrettante amichevoli. Dopo aver battuto il Galatasaray in rimonta (2-1) martedì sera, la squadra di Sarri ha fatto il bis anche contro l'Hatayspor, altra società di SuperLig (5-2). Vantaggio iniziale di Vecino, poi il pareggio dei turchi. Immediata però la reazione biancoceleste: prima il rigore di Immobile, poi il tris firmato da Pedro. In apertura di secondo tempo sono i padroni di casa ad accorciare le distanza, ma Zaccagni (ancora dal dischetto) e Luka Romero completano la manita laziale. "La squadra ha fatto bene - le parole dell'allenatore nel post gara ai microfoni del canale ufficiale - Abbiamo fatto due buone gare con un carico di lavoro pesante. Quella di oggi è stata una partita discreta contro una squadra fisicamente più avanti di noi, sono soddisfatto anche se ci sono da limare due-tre errori difensivi. I ragazzi dal 1 dicembre a oggi hanno fatto un grande lavoro con applicazione ed entusiasmo. Sono stato io a essere trasportato da loro e non il contrario. Questo mi da più soddisfazione dell'aspetto tecnico". È già la seconda volta che il tecnico sottolinea questo aspetto. Il gruppo ha voglia di fare, di dimostrare. Lo si è visto sia durante gli allenamenti che in partita. Merito anche delle rotazioni scelta da Sarri stesso. Nel doppio confronto sono stati impiegati tutti i calciatori: non è un caso che tutti si sentano coinvolti, anche chi è stato impiegato meno nella prima parte di stagione.

Sono arrivate buone risposte da Marcos Antonio e Cancellieri, inoltre si sono rivisti sul campo sia Vecino (titolare) che Milinkovic. Il Sergente è entrato a partita in corso, ha ritrovato confidenza con il terreno di gioco. Tanto basta in vista dell'ultima amichevole, quella che si disputerà giovedì 22 in Spagna contro l'Almeria. Tra le note liete anche il ritorno al gol di Immobile, che a causa dell'infortunio era a digiuno da più di due mesi. "Credo che il gioco e la mentalità siano gli obiettivi da migliorare", ha spiegato Immobile. Poi il capitano ha aggiunto: "Ci siamo allenati davvero bene sia a Formello sia qui, abbiamo risposto bene sia col Galatasaray sia oggi. Avevamo queste partite per mettere la testa sul campionato, non è facile passare dalle amichevoli alle partite ufficiali. Il 22 ne avremo un’altra, dobbiamo entrare in partita. Mi mancava il campo, è stato bello rientrare e segnare. Mi mancava la squadra e tutto quello che ci gira intorno. Ho tanta voglia di ripartire".


La Gazzetta dello Sport titola: "Sarri può sorridere, squadra d’attacco con il ritorno di Immobile al gol. Cinque reti segnate nel test in Turchia con Hatayspor. In campo anche Milinkovic-Savic. Buone indicazioni".

Continua la "rosea": La Lazio rispolvera il suo potenziale offensivo. Il 5-2 inflitto all’Hatayspor esalta gli interpreti e le trame di gioco. Dopo due mesi si riaffaccia tra i goleador Ciro Immobile, a segno su rigore. Brilla Pedro non solo per la rete firmata. Si fa valere in zona conclusiva Vecino: gol, rigore provocato e basista sulla terza rete. Mattia Zaccagni si mostra abile pure dal dischetto. E Maurizio Sarri può tirare un sospiro di sollievo anche rivedendo Sergej Milinkovic in campo. Il serbo, tornato dal Mondiale con la caviglia in disordine, entra nella ripresa dopo chenell’allenamento del giorno prima si era riaggregato ai compagni. Il Sergente si muove con sicurezza. E arriva una bella conferma o meglio una promessa da goleador che sta sbocciando. Chiude i conti Luka Romero. Il gol al Monza non è un pezzo isolato. A Manavgat, si avventa su un pallone sfuggito dal radar dei turchi, si defila, ma arcua il diagonale che serve per segnare. Non hanno firmato il tabellino ma si sono fatti notare Cancellieri, che da centravanti si è procacciato un rigore e ha inseguito il gol, e Luis Alberto, un assist e poi un paio di lanci illuminanti per Felipe Anderson.

Giudizi. "Una prova discreta contro una squadra fisicamente più avanti di noi, sono soddisfatto anche se ci sono da limare due-tre errori difensivi", ha ammesso Sarri, riferendosi alle incertezze emerse in occasione dei due gol dell’Hatayspor. Dopo il test di martedì vinto (2-1) con il Galatasaray, si conclude il ritiro di cinque giorni in Turchia. "La squadra ha disputato due buone gare con un carico di lavoro pesante. I ragazzi dal primo dicembre a oggi hanno fatto un grande lavoro con applicazione e entusiasmo. Sono stato io a essere trasportato da loro e non il contrario. Questo mi da più soddisfazione dell’aspetto tecnico", ha aggiunto il Comandante. Non segnava Immobile dal 13 ottobre, in Europa League, contro lo Sturm Graz. "Stiamo alzando il livello di concentrazione per ricominciare al meglio -ha dichiarato il capitano biancoceleste -. Mi mancava il campo, sono felice di essere tornato e di aver segnato. Ho tanta voglia di ripartire". Dopo quattro mesi si è rivisto tra i pali Luis Maximiano, titolare alla prima di campionato col Bologna quando venne espulso dopo 6 minuti. Ha giocato l’intera gara. In capo dal via pure Marcos Antonio, che sta facendo progressi in regia. E otto minuti finali per Kamenovic dopo 13 gare in panchina senza mai giocare. Il difensore serbo attende una squadra per gennaio.


• Tratte dal Corriere dello Sport alcune dichiarazioni post-gara:

Due vittorie su due e allenamenti intensi. Si torna a Formello con una certa soddisfazione. Per Sarri, l'unica notizia negativa, è quella che arriva in Turchia da Roma e che ha scosso la squadra quando stava per iniziare il test con l'Hatayspor, il secondo della mini-permanenza a Manavgat. "Faccio fatica a parlare di calcio", sono state le prime parole del tecnico biancoceleste una volta terminata l'amichevole. Tra i pensieri, più che la prestazione convincente, c'era più che altro la tristezza infinita per la scomparsa di Mihajlovic. L'allenatore l'ha ricordato prima di passare all'analisi dei cinque giorni a Manavgat. La rosa svolgerà stamattina la seduta di scarico, poi prenderà il volo da Antalya verso Fiumicino. Arrivo previsto intorno alle ore 16. "La squadra ha fatto bene", ha proseguito Sarri. "Abbiamo disputato due buone gare con un carico di lavoro pesante. Contro l'Hatayspor è stata una partita discreta contro una squadra che fisicamente era più avanti di noi".

Convizione. La stessa cosa era successa martedì scorso con il Galatasaray: la Lazio era riuscita a vincere in rimonta (2-1) nonostante davanti avesse un'avversaria con già tre amichevoli sulle gambe. Sarri ha impiegato tutti i calciatori a disposizione tranne Hysaj, rimasto a riposo per una contusione rimediata in allenamento. La preparazione-bis finora ha dato segnali confortanti: "Sono contento anche se ci sono da limare due-tre errori difensivi", ha spiegato a Lazio Style Channel riferendosi alle leggerezze che hanno portato a subire tre gol totali nei 180 minuti disputati contro Galatasaray e Hatayspor. "I ragazzi, fin dal 1° dicembre, hanno fatto un grande lavoro con applicazione ed entusiasmo. Sono stato io a essere trasportato da loro e non il contrario. Questo è ciò che mi da più soddisfazione dell'aspetto tecnico".

Ritorno. Già mercoledì, all'indomani della prima amichevole vinta, si era espresso con toni simili: "Raramente ho visto una squadra allenarsi a questi livelli così lontana da partite ufficiali", aveva esclamato sempre utilizzando i canali del club. Mancano altri 18 giorni alla ripartenza in campionato fissata a Lecce il 4 gennaio. La spedizione in Turchia si è conclusa, una terza amichevole dovrebbe essere affrontata in Spagna giovedì 22 dicembre contro l'Almeria. Un impegno ancora da ufficializzare da parte della società.



La formazione del primo tempo:
Maximiamo, Immobile, Casale, Vecino, Marusic, Luis Alberto;
Marcos Antonio, Lazzari, Pedro, Patric, Zaccagni
La formazione iniziale biancoceleste in grafica




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