Giovedì 22 dicembre 2022 - Almería, Power Horse Stadium - Almería-Lazio 2-0

Da LazioWiki.

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22 dicembre 2022 - Almería (Spagna), Power Horse Stadium - Amichevole - inizio ore 18.30


ALMERIA: Fernando, Pozo (80' Mendes), Chumi (80' Kaiky), Babic, Akieme (80' Alex Centelles), Robertone (70' Samu), Cesar (70' Arnau), Melero, Ramazani (64' Portillo), El Bilal (70' Sousa), Lazaro (64' Baptistao). A disposizione: Pacheco, Kaiky, Eguaras, Embarba, Marezi, Fuoli. Allenatore: Ferrer Sicilia.

LAZIO: Provedel, Lazzari (75' Radu), Patric (80' Gila), Romagnoli, Marusic, Vecino (46' Milinkovic), Cataldi (64' Marcos Antonio), Luis Alberto (64' Basic), Felipe Anderson (70' Romero), Immobile (75' Cancellieri), Pedro. A disposizione: Maximiano, Adamonis, Kamenovic, Bertini. Allenatore: Sarri.

Arbitro: Sig. Sanchez Martinez - Assistenti Sigg. Martinez e Mir - Quarto uomo Sig. Moreno.

Marcatori: 35' El Bilal, 46' Ramazani.

Note: ammonito al 24' Ramazani ed al 25' De La Hoz entrambi per gioco falloso. Recuperi: 1' p.t., 2' s.t.

Spettatori: 5.308.


Pedro in azione
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Sergej Milinkovic-Savic
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Danilo Cataldi
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Adam Marusic
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Ciro Immobile
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Felipe Anderson
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Manuel Lazzari
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Luis Alberto alla battuta di un calcio d'angolo
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Matias Vecino
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Luis Alberto
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• Il Corriere dello Sport titola: "Il crollo di una Lazio svogliata. Ad Almeria una partita indolente dei biancocelesti. Immobile poco servito, Luis Alberto evanescente. Su un campo non all’altezza, la squadra di Sarri trafitta due volte".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Capire e spiegare la Lazio quando latita, quand’è indolente e mesta, è sempre complicato. Sono irrisolvibili le sue crisi di discontinuità. E’ crollata ad Almeria sotto due colpi, un gol per tempo. Ha riabassato guardia e ritmo e ogni volta che succede anche il disegno di Sarri diventa un magma lunare. A parzialissima scusante un campo infame, appena rifatto eppure da sabbie mobili e zolle "pazze". Sarri non ha tuonato dal pulpito solo perché non ha parlato. Ma la differenza di voglia, adrenalina e pedalata s’è notata subito. E’ stata una Lazio da tamburello monotono. Ha bivaccato a tutto campo senza mai riuscire a imbeccare Immobile, autore di un solo gol su rigore nelle tre amichevoli di dicembre. Ciro è rimasto senza vie di tiro, hanno provato ad azionarlo lanciando lungo, con traversoni fuori portata. Non s’è mai vista la fantasia di Luis Alberto, titolare in tre gare su tre, ieri a sorpresa preferito a Milinkovic. Non c’è stato pressing, al contrario l’hanno fatto gli spagnoli, neopromossi dalla B, quattordicesimi nella Liga. Rubi ha disegnato l’Almeria con il 4-3-3 in fase offensiva e il 4-5-1 in copertura. Ha consegnato assalti e prima pressione al tridente Ramazani, El Bilal, Lazaro. Ormai fanno tutti così: incollano gli attaccanti ai centrali di Sarri, soffocano le uscite in palleggio e costringono Provedel a lanciare a filo d’erba su Cataldi o sulla mezzala (nell’occasione Luis Alberto), ieri un binario morto. Non si può restare prigionieri, sta capitando spesso. E la soluzione "palla lunga e pedalare", poco sarriana, non ha dato frutti.

Il bilancio. Al terzo e ultimo test è arrivato il primo ko. Contro il Gala (vittoria 2-1) i biancocelesti avevano reagito con forza allo svantaggio, lasciando però il possesso palla. Contro l’Hatayspor (vittoria 5-2) il livello era bassino. Ieri non c’è stato pathos, nessuno ha acceso la lampadina: né Luis né CataldiVecino. E la difesa è rimasta aperta a troppi venti (5 gol in 3 gare). Francamente solo Romagnoli ha retto. Patric, di nuovo titolare per l’assenza di Casale (è in Nazionale), è andato in tilt ed è stato rosolato di brutto. Provedel non è più tempestivo. Entrambi, nel primo tempo, sono entrati nelle azioni clou degli spagnoli. Patric ha salvato dopo che Provedel ha sbandato su un cross. Poi lo spagnolo è intervenuto in modo scombinato sul tacco innocuo di El Bilal e il portiere ha avuto un riflesso lento (1-0, autogol di Patric). Ha toppato anche Marusic, concedendo il cross a Pozo. Ha fatto peggio Lazzari, sballottato dal debordante Ramazani, belga, attaccante esterno classe 2001. Erano passati solo 30 secondi dall’intervallo e l’Almeria ha bissato.

Ramazani, dopo aver bruciato Patric ed essersi bevuto Lazzari in dribbling, ha calciato centralmente. Il tiro è passato sotto la pancia di Provedel. Le marcature dell’Almeria non erano fisse, ma rognose. Qui e là sono affiorate rudezze, di Ramazani e del regista Sousa (gialli per colpi a Lazzari e Luis Alberto). Timido cenno di risveglio: bolide di Immobile dalla trequarti (deviazione di Martinez). Dopo l’intervallo Sarri ha lanciato Milinkovic, s’aspettava di giocare titolare, è entrato svuotato. Ha lisciato un assist di Luis, poi ha sparacchiato. Sousa ha rischiato il rosso (fallo su Lazzari). Pedro ha regalato qualche serpentina e i tifosi spagnoli gli hanno dedicato un’ovazione quando sembrava pronto a uscire (il cambio era stato ordinato male). E’ entrato Basic al posto di Luis (fa notizia il cenno di saluto a Sarri). A Ramazani, incubo di Lazzari, il tris l’ha negato Provedel in volo. Pregano tutti affinché torni a miracolare.


Il Messaggero titola: "Lazio, l'anno finisce male. Sconfitta in casa dell’Almeria nell’ultimo test prima della ripresa del campionato. Squadra spenta e con poche idee: l’attacco non va, la difesa soffre e Provedel stecca".

Prosegue il quotidiano romano: Altro che passi in avanti. Dopo le due vittorie in terra turca, in Spagna la Lazio torna insicura e crolla sotto i colpi dell’Almeria. La squadra di Cesc Rubi scende in campo in formato Copa del Rey. Quella di Sarri invece sembra quella di Grassau, quando ancora non girava. Battuta d’arresto inaspettata quella del Power Horse Stadium tra errori difensivi e di Provedel che portano il conto dei gol subiti a 5 in tre amichevoli, e una fase offensiva che impegna Martinez solo da fuori area.

Ingolfati. Eppure la partita comincia con un buon ritmo. Uno, massimo due tocchi la richiesta esplicita di Sarri. Ogni volta che viene rispettata la Lazio sembra poter colpire. Alla fine però conta la concretezza, e in questo fa meglio l’Almeria. I biancocelesti si fanno vedere solo con un inserimento di Vecino, scelto al posto di un Milinkovic non ancora al meglio con la caviglia destra, ma il primo squillo tarda ad arrivare. La squadra di Rubi preferisce restare più accorta dietro, senza farsi troppi scrupoli quando serve dare qualche calcio a metà campo. La scelta è sfruttare la velocità del giovane tridente formato da Lazaro, Touré e Ramazani, età media di 20,6 anni. Senza dubbio più bassa di quella dei tre attaccanti della Lazio, dove il più esperto è Pedro, in formato campionato nelle ultime uscite, ma stavolta appannato. L’unica gioia sono gli applausi dei tifosi di casa per il numero 9 dei biancocelesti. Fa sicuramente meglio però quello avversario, Touré, che con un colpo di tacco sbagliato al 35’ disorienta Patric (dopo averlo seminato in area) e lo costringe all’autogol. Battuto Provedel, poco reattivo e ancora in difficoltà sulle uscite. Il vantaggio dell’Almeria sveglia solo Immobile che, dopo 38 minuti costretto a vagare solo lì davanti, lascia partire un destro da fuori che impegna Martinez. Il ruggito del capitano sembra sbloccare Felipe Anderson, ma il brasiliano spara a salve come tutta la Lazio, ingolfata nella serata spagnola.

Senza idee. Neanche Milinkovic riesce a svegliare i compagni dal torpore. Sarri gli concede quindici minuti in più rispetto all’Hatayspor, ma il Sergente, entrato al posto di Vecino all’intervallo, è ancora su ritmi bassi e spara pure in cielo un’occasione dai 20 metri. Corre come una gazzella invece Ramazani che ci mette 35 secondi nella ripresa a raddoppiare. Prima brucia un Patric troppo precipitoso, poi si beve un Lazzari ancora in fase di rodaggio. Il suo destro non è di certo irresistibile, ma Provedel completa il disastro facendosi passare il pallone sotto le braccia. Troppo lento l’ex Spezia, irriconoscibile in questa fine del 2022 nonostante qualche guizzo dei suoi. Il portiere è lo specchio della Lazio in salsa spagnola, lontana parente di quella apprezzata nel mini ritiro turco. A Side ci ha pensato Luis Alberto ad accendere la luce, al Power Horse Stadium invece la bacchetta non va. Il Mago ci prova a incitare tutti, ma lui è il primo ad avere poche idee, anche se il suo destro un paio di chance le concede ai compagni su punizione prima di lasciare il campo al 64’. Sarri si affida a Basic e poi a Marcos Antonio in cabina di regia, deluso dal risultato: "Stiamo bene, ma oggi abbiamo sbagliato tutto. È stata una gara difficile". Nel finale spazio anche a Radu, Gila, Cancellieri come falso nueve e al baby talento Romero, ma le emozioni principali corrispondono agli applausi per i cambi di Rubi. Meglio resettare tutto fin dalla seduta di stamattina a Formello, dove torneranno in gruppo Casale, Hysaj e Zaccagni. Poi riposo di tre giorni e rientro in campo mercoledì pomeriggio con allenamenti fino al 31 e solo il 1 gennaio a casa prima di Lecce.


Il Tempo titola: "Passo indietro. Decidono El Bilal e Ramazani, la difesa di Sarri riscopre le difficoltà. I biancocelesti cadono sul campo dell’Almeria: muscoli pesanti e idee annebbiate prima di Natale".

Prosegue il quotidiano romano: Troppo brutta per essere la vera Lazio. Quella che in campionato marcia a passo spedito, con la media di due punti a partita. In Spagna al contrario si è vista una squadra in balia degli eventi, incapace di rispondere ai due gol banali concessi all'Almeria, club che occupa il 14esimo posto in Liga. Agli errori grossolani in difesa sono corrisposti assenza di idee e voglia di incidere. Nonostante Sarri abbia deciso di puntare sui migliori, preservando Milinkovic ancora non al top della condizione, è venuta fuori una prestazione a dir poco incolore. L'unico aspetto positivo è che uno schiaffo del genere aiuti il gruppo a riportare i piedi per terra e approcciare al meglio con l'inizio del nuovo anno. Preoccupano però i cinque gol subiti nelle tre amichevoli: ai due di ieri, si devono aggiungere i tre contro Galatasaray e Hatayspor nel doppio test in Turchia. Il primo a salire sul banco degli imputati è Provedel, tutt'altro che impeccabile nella sfida di ieri. Poco reattivo sulla deviazione sfortunata di Patric sul primo palo e quanto meno goffo nello scendere sul tiro non certo irresistibile di Ramazani. Male anche gli altri interpreti del pacchetto arretrato: da Lazzari allo stesso Patric, a salvarsi è solo Romagnoli. Non che a centrocampo la squadra abbia regalato lampi di gioco, anzi.

Luis Alberto e Vecino sono apparsi irriconoscibili, in ombra anche Cataldi. I carichi di lavoro potrebbero aver pesato sulle gambe dei calciatori, così come l'arrivo delle feste dal punto di vista psicologico. In avanti Immobile è stato servito poco e male, l'unico squillo è arrivato con un tiro da fuori area. Felipe Anderson e Pedro si sono dati da fare ma a intermittenza: il brasiliano nella prima frazione, lo spagnolo è uscito alla lunga. I cambi non hanno inciso né sul ritmo né sul risultato finale. Un passo indietro evidente rispetto alle altre sfide di dicembre. Al termine della partita è stato Marcos Antonio a dire la sua sul momento che sta attraversando la Lazio: "Dobbiamo continuare a lavorare e migliorare in vista della ripresa del campionato. Quella di stasera è stata una partita sbagliata ma ci stiamo allenando duramente e nel modo giusto per gennaio". Intanto stamattina (appuntamento alle ore 11), la rosa si ritroverà a Formello per il lavoro di scarico. Sarà l'ultima seduta prima del rompete le righe per le vacanze natalizie. La Lazio tornerà in campo martedì 27, quando mancherà poco più di una settimana alla ripartenza della serie A.


La Gazzetta dello Sport online titola: "Una brutta Lazio si arrende all'Almeria: 2-0. Milinkovic in campo per un tempo. All'ultima amichevole prima della gara ufficiale contro il Lecce, la squadra di Sarri si scioglie contro la quattordicesima della Liga. Decidono le reti di Touré e Ramazani".

Continua la "rosea": Una brutta figura. La Lazio chiude il ritiro invernale perdendo in casa dell'Almeria, quattordicesimo in Spagna, per 2-0. Decidono le reti di Touré (al 36') e Ramazani (al 46'). Una rete per tempo alla quale la squadra di Sarri non è riuscita a reagire. I biancocelesti vengono così sconfitti nella prova generale, l'ultima uscita che precede il ritorno in campo in gare ufficiali: si giocherà il 4 gennaio in casa del Lecce.

La gara. Contro l'Almeria la Lazio non è mai riuscita ad alzare il ritmo. Centrocampo compassato (Luis Alberto poco ispirato), difesa disattenta (male Patric sul primo gol, Provedel sul secondo), attacco isolato e privo di idee. Non bastano a giustificare la figuraccia le assenze di Hysaj (problema al polpaccio), Zaccagni (influenzato) e Casale (impegnato in uno stage voluto dal ct Mancini). Non ha convinto in particolare Provedel, che già aveva lasciato perplessi nell'amichevole che la Lazio aveva invece vinto in Turchia contro il Galatasaray. Il portiere biancoceleste, in occasione del secondo gol degli spagnoli, è apparso goffo e incerto. Era da inizio settembre, nelle gare con Napoli e Feyenoord, che la squadra di Sarri non subiva almeno due reti in due gare di fila. Benché sia quella con l'Hatayspor che quella con l'Almeria fossero amichevoli, è un'indicazione da non sottovalutare. L'unica nota positiva della serata è rappresentata da Milinkovic, che ha giocato tutto il secondo tempo aumentando così il minutaggio rispetto all'ultima uscita. Segno che il problema alla caviglia è sotto controllo. Ma la brutta figura fatta in Spagna resta.



La formazione del primo tempo:
Provedel, Immobile, Vecino, Romagnoli, Marusic, Luis Alberto;
Lazzari, Pedro, Felipe Anderson, Patric, Cataldi
La formazione iniziale biancoceleste in grafica




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