Veronici Edmondo
Difensore centrale, nato a Roma il 6 novembre 1927 e ivi deceduto il 21 novembre 2021.
Originario di Testaccio e figlio di un ferroviere scomparso nel 1938. La famiglia si trasferisce alla Pineta Sacchetti: Edmondo studia in collegio, dando prova di ottime attitudini allo studio. Le precarie condizioni familiari lo costringono però a imparare presto un mestiere, diventando così un bravo tornitore. Trova lavoro all'officina Contin. In tempo di guerra, Edmondo si adopera spesso a riparare gli impianti ferroviari danneggiati dai bombardamenti Alleati. Dà i primi calci al pallone nel 1944 con le giovanili della "Pineta Sacchetti". Nel 1945 passa al Primavalle e poi alla S.S. Aurelia, dove nel 1948 vince il girone di 1^ divisione. Il maestro Walter Cruciani prima lo adocchia poi lo porta a Latina, sistemandolo con un impiego alla Cassa di Risparmio di Roma. Per non rinunciare a un posto di lavoro sicuro e ben rimunerato, Veronici rifiuta a malincuore una interessante proposta della Salernitana, allora in serie B, e persino una allettante offerta della SPAL, al tempo squadra del massimo campionato. Accetta invece, per motivi di vicinanza e fede calcistica, le lusinghe del presidente della LazioRemo Zenobi. Entra a far parte così della prima squadra a partire dalla stagione 1949/50. Le ottime prove fornite in amichevole lo pongono dinanzi a un bivio: accettare di diventare un calciatore professionista oppure abbandonare definitivamente il calcio d'alto livello, mantenendo però il lavoro in banca. Veronici sceglie nuovamente la strada più sicura e torna a giocare a Latina. Nel 1950 passa al Grosseto in IV serie. Torna nella Capitale con la Romulea e qui rimane per cinque anni sino al 1958. Edmondo abbandona il calcio giocato una prima volta, ma l'enorme passione per questo sport lo porta ad accettare presto le offerte del Rieti, con cui gioca tre campionati nelle serie minori. Disputa altre due stagioni col Formia, dove militano i vecchi campioni Cardarelli, Lecis e Franco Carradori. Negli anni seguenti Veronici è a Fiuggi, a Montefiascone e infine tra le fila del Paliano. Lì smette di giocare definitivamente nel 1972 all'età di 45 anni. Questo calciatore non ha avuto il successo che le sue indubbie qualità gli avrebbero consentito di ottenere. Veronici è vissuto al Tuscolano, da pensionato, sino alla morte.
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